L'INDICE : ■Idei libri delmeseBì O o • K> o co Alfio Cortonesi e Luciano Palermo, La pri- ma espansione economica europea. seco- li XI-XV, pp. 210, € 18,10, Carocci, Roma 2009 Come sia avvenuto che l'Europa occi- dentale abbia conosciuto, tra i secoli XI e XV, un imponente processo di espansio- ne economica è l'interrogativo che apre il volume. Gli autori affrontano il complesso insieme di fattori alla base di questa espansione, mostrando come i cambia- menti nel campo delle istituzioni, dei rap- porti sociali, della cultura, oltre alle inno- vazioni tecnologiche, l'abbiano resa pos- sibile. La prima parte del volume è dedi- cata agli strumenti che hanno portato alla creazione del surplus necessario agii in- vestimenti in campo agricolo e artigiana- le, ma soprattutto monetario e mercantile. Sono individuate diverse fasi, riconducibi- li allo schema crescita-crisi-ripresa. La crescita è individuabile già nel secolo X e fino agli ultimi decenni del XIII, seguita da una serie di crisi nel corso del secolo XIV, per poi giungere alla ripresa nel XV. Il ta- glio di questa prima parte è più stretta- mente economico e sottolinea la possibi- lità di applicare all'età medievale concetti elaborati per l'economia moderna. La se- conda parte colloca i meccanismi econo- mici nel contesto europeo: i tempi, così come i modi dello sviluppo non sono ovunque gli stessi, e la supremazia in un settore (come l'esportazione di un prodot- to o l'organizzazione di fiere o mercati) poteva essere raggiunta o perduta da uno stato regionale o da un insediamento ur- bano con il mutare del mercato, delle rot- te mercantili, della densità della popola- zione, delle scelte dei ceti dominanti, del manifestarsi di conflitti o epidemie. Nello stesso tempo la sintesi tie- ne conto delle tendenze ge- nerali dello sviluppo, che non sono smentite dalle sin- gole vicende locali. Entram- be le sezioni del volume si appoggiano a una biblio- grafia aggiornata e sottoli- neano le principali obiezioni alle teorie sullo sviluppo economico che sono state confutate o corrette da ri- cerche più recenti, puntualmente integra- te in queste pagine. Francesca Druetti Ferdinand Chalandon, storia della domi- nazione normanna in italia e in sicilia, ed. orig. 1907, a cura di Alberto Tamburrini, pp. 702, € 80, Ciolfi, Cassino (Fr) 2008 È oggi disponibile, a un secolo di di- stanza dalla prima pubblicazione france- se (Parigi 1907), la Storia della domina- zione normanna in Italia e in Sicilia di Fer- dinand Chalandon. Accolta agli inizi del Novecento come l'opera finalmente in grado di presentare in maniera completa la storia dei normanni in Italia (quelle pre- cedenti si fermavano molto prima del con- ferimento del titolo di re di Sicilia a Enrico VI, con cui termina la dominazione nor- manna), è divenuta da allo- ra un punto di riferimento classico per la storia del Mezzogiorno normanno. Si tratta infatti di un'opera det- tagliata e magistralmente scritta, dedicata per due terzi alla narrazione degli avvenimenti della domina- zione normanna, ricostruita attraverso un esame atten- to delle fonti non solo nar- rative ma anche documen- tarie (in parte allora ancora inedite). Segue una terza e ultima parte riservata alle istituzioni del re- gno. Nel complesso, l'autore descrive con ammirevole lucidità la complicatissima si- tuazione del Mezzogiorno italiano, prima e dopo l'arrivo dei normanni, dovuta alla coesistenza di gruppi etnici diversi: bi- zantini, longobardi, arabi. La narrazione di Chalandon, attenta e puntuale, rimane dunque una lettura necessaria e impor- tante nel panorama della storiografia sui normanni, ma sicuramente non insupera- ta, come potrebbe invece sembrare da una tanto entusiastica quanto ingenua re- censione di Anacleto Verrecchia, pubbli- cata nella sezione "Tuttolibri" della "Stam- pa" del 1° agosto 2009: perché, nel frat- tempo, gli storici hanno lavorato, a diffe- renza di quanto quel recensore crede. Rosa Canosa 3 k S SO ^ «Sì O SL. o GQ Massimo Venturi Ferriolo, percepire pae- saggi. La potenza dello sguardo, pp. 282, € 26, Bollati Boringhieri, Torino 2009 il testo prende avvio dalle difficoltà della definizione di paesaggio: Dardel, Rilke, Farina, Vico. Le quarantotto defi- nizioni raccolte da Zagari sono uno specchio solo incompleto. Venturi Fer- riolo richiama il diluvio che la nozione genera e fa intravedere la possibilità di più costruttive ipotesi di ricerca in cam- po antropologico. Proprio là dove, in questo momento, si incomincia a soste- nere l'esigenza di una non-definizione e si mette in discussio- ne ii bisogno di teo- ria. Come se si fosse ormai disegnato un cerchio. Dopo venti anni di esuberanti ri- torni, funziona meglio ciò che riesce a pren- dere un po' di distan- za. Forse è inevitabi- le. E comunque è ii punto di partenza del libro che "vorrebbe occupare una posi- zione a sé: la riflessione di un filosofo che raccoglie la propria esperienza tra ricerca e azione, teoria e progetto". Punto privilegiato la metafora del teatro che mantiene con lo sguardo un rap- porto stretto. Giocato dal fatto che en- trambi offrono le migliori condizioni per l'esperienza dello sguardo. Il libro si struttura in due parti: Luce: origini miti- che dell'agire dell'individuo costruttore di luoghi. Narrazione: percorsi utili a en- trare nei luoghi, nella loro "identità este- tica" con la quale il progetto deve rap- portarsi. Così che è poi lo spazio metro- politano il campo più complesso di que- sta sfida, più dello spazio agrario, o di qualsiasi altro. Il legame indissolubile tra luogo, etica e azione rende ogni cit- tadino un "paesaggista informato" in potenza, e il paesaggio un'opera d'arte offerta allo sguardo. Il ragionamento si appoggia a una letteratura filosofica classica e a un apparato iconografico che potrebbe dirsi, con qualche ironia, teatrale. Forse il diluvio non è ancora del tutto passato. Cristina Bianchetti Vittorio Gregotti, L'ultimo hutong. Lavorare in architettura nella nuova Cina, prefaz. di Fe- derico Rampini, pp. 142, € 19,50, Skira, Mila- no 2009 L'esperienza di Gregotti in Cina data or- mai dieci anni. Questo libro ne ripropone al- cuni aspetti: quelli di un pensiero critico che usa la dislocazione culturale e sociale, per interrogarsi sul modo in cui si possa impa- rare da quel che altrove accade, entro una riflessione sulla propria esperienza e sulla tradizione europea, sfuggendo le ambiguità di un pensiero coloniale, quanto quelle di un postcolonialismo di facciata. Sull'internazio- nalismo era l'ultimo fascicolo della "Casa- bella" diretta da Gregotti e poi un libro usci- to da Einaudi. Era il 1999. Ad avventure ci- nesi appena iniziate. Quest'ultimo libro pro- pone una riflessione a partire da lì. Una ri- flessione sui disegno delle città, sul proble- ma della dimensione, sulla posizione dei va- ri elementi, il rapporto con l'acqua, i principi insediativi anche di tipo semantico, sul pia- no dell'immagine geometrica che in qual- che modo potrebbe richiamare la geometria della polis greca, ma con la polis greca, na- turalmente, non ha nulla a che fare. Tratta della necessità di occuparsi del pensiero fi- losofico per spiegare alcune di queste diffe- renze e le loro paradossali, apparenti coin- cidenze. Molti sono gli aspetti interessanti del libro. Uno, forse, più di altri. Ci viene spesso ripetuto che uno dei problemi rile- vanti (delle patologie) della nostra epoca è il fallimento degli ordini simbolici tradizionali: complessi sistemi di regole cui facciamo ri- ferimento e che qualche volta si materializ- zano a mezzo dell'architettura (tanto che l'é- tablissement public è, a giudizio di Carlo Ol- mo, segno di questa materializzazione lun- go tutto il periodo moderno). Ma che cos'è la nuova città cinese se non lo sfrenata af- fermazione di un ordine simbolico (oltre che economico e sociale) in un momento di fal- limento degli ordini simbolici? Lì lo spazio (prima ancora che le città) mantiene quel si- gnificato simbolico che qui fatichiamo a ri- conoscergli? E se è così, quale intricato gio- co di specchi richiede alla cultura occiden- tale di offrirsi a questo gioco? (C.B.) André Gorz, Ecologica, ed. orig. 2008, trad. dal francese di Francesco Vitale, pp. 150, € 14, Jaca Book, Milano 2009 Alcune pagine, all'interno della raccolta di André Gorz, Ecologica, rivestono un'impor- tanza evidente per gli studi urbani. Ma per in- quadrare questa importanza è necessario ri- prendere il senso che egli dà ai termine eco- logia, ben al di là della preservazione del- l'ambiente naturale, per designare la difesa della cultura del quotidiano, cioè "dell'insie- me dei saperi intuitivi, delle pratiche verna- colari, delle abitudini, delle norme, delle con- dotte spontanee", grazie alle quali gli indivi- dui agiscono e interpretano il mondo in cui agiscono. Ciò che l'ecologia protegge non è la natura, ma l'ambiente che appare "natura- le" perché le sue strutture e il suo funziona- mento sono accessibili alla comprensione in- tuitiva di chi lo abita. Quello di Gorz è un eco- logismo costruito su un'etica dell'emancipa- zione (e sulla critica del capitale, si sarebbe detto tempo fa). Una difesa del "mondo vis- suto" che poco si rapporta con le posizioni sempre più frequentemente richiamate di Jane Jacobs e dei suoi sostenitori ("just a bunch of mothers" in un velenoso commen- to di Robert Moses, che peraltro buone ra- gioni aveva per prendersela con la radicale opposizione di Jacobs ai suoi programmi su New York). Gorz è immunizzato dalle fasci- nazioni del mondo della strada di Jacobs. Così come da quelle del "comunitarismo contadino" di tante attuali riflessioni sul loca- le. La sua è piuttosto l'affermazione della ne- cessità di difesa dell'habitat contro la colo- nizzazione del mondo vissuto da parte del potere tecnico burocratico (per usare una lo- cuzione habermasiana). Una eteroregolazio- ne del funzionamento della società segno di una diminuita autonomia del politico. (C.B.) Direzione Mimmo Candito (direttore) Mariolina Bertini (vicedirettore) Aldo Fasolo (vicedirettore) direttore?lindice.191.it Redazione Monica Bardi, Daniela Innocenti, Elide La Rosa, Tiziana Magone, Giuliana Olivero, Camilla Valletti redazione?lindice.com ufficiostampa?lindice.net Comitato editoriale Enrico Alleva, Arnaldo Bagnasco, Elisabetta Bartuli, Gian Luigi Beccaria, Cristina Bian- chetti, Bruno Bongiovanni, Guido Bonino, Eliana Bouchard, Loris Campetti, Enrico Ca- stelnuovo, Guido Castelnuovo, Alberto Cava- glion, Anna Chiarloni, Sergio Chiarloni, Ma- rina Colonna, Alberto Conte, Sara Cortellaz- zo, Piero Cresto-Dina, Lidia De Federicis, Piero de Gennaro, Giuseppe Dematteis, Mi- chela di Macco, Giovanni Filoramo, Delia Frigessi, Anna Elisabetta Galeotti, Gian Franco Gianotti, Claudio Gorlier, Davide Lo- visolo, Giorgio Luzzi, Danilo Manera, Diego Marconi, Franco Marenco, Walter Meliga, Gian Giacomo Migone, Anna Nadotti, Alber- to Papuzzi, Cesare Piandola, Telmo Pievani, Pierluigi Politi, Luca Rastello, Tullio Regge, Marco Revelli, Alberto Rizzuti, Gianni Ron- dolino, Franco Rositi, Lino Sau, Domenico Scarpa, Giuseppe Sergi, Stefania Stafutti, Ferdinando Taviani, Mario Tozzi, Gian Luigi Vaccarino, Maurizio Vaudagna, Anna Via- cava, Paolo Vineis, Gustavo Zagrebelsky Sito www.lindiceonline.com a cura di Carola Casagrande e Federico Feroldi Editrice L'Indice Scarl Registrazione Tribunale di Roma n. 369 del 17/10/1984 Presidente Gian Giacomo Migone Consigliere Gian Luigi Vaccarino Direttore responsabile Sara Cortellazzo Redazione via Madama Cristina 16, 10125 Torino tel. 011-6693934, fax 6699082 Ufficio abbonamenti tel. 011-6689823 (orario 9-13). abbonamenti? lindice. net Ufficio pubblicità Stefano Schwarz - 338/7510984 comunicazione.lindice@gmail.com Pubblicità case editrici Argentovivo srl, via De Sanctis 33/35, 20141 Milano tel. 02-89515424,fax89515565 www.argentovivo.it argentovivo? argentovivo.it Distribuzione So.Di.P., di Angelo Patuzzi, via Bettola 18, 20092 Cinisello (Mi) tel. 02-660301 foo Distribuzione, via Argelati 35, 20143 Milano tel. 02-8375671 Videoimpaginazione grafica la fotocomposizione, via San Pio V 15, 10125 Torino Stampa Medigraf S.p.A. - Stab. di Roma - So.Gra.Ro. (via Pettinengo 39, 00159 Roma) il 28 ottobre 2009 Ritratti Tullio Pericoli Disegni Franco Matticchio Effetto film a cura di Sara Cortellazzo e Gianni Rondoli- no con la collaborazione di Dario Tornasi Mente Locale a cura di Elide La Rosa e Giuseppe Sergi L'Indice usps # (008-884) is published monthly for € 100 by L'Indice Scarl, Via Madama Cristina 16, 10125 Torino, Italy. Distributed in the US by: Speedimpex USA, Inc. 35-02 48th Avenue - Long Island City, NY 11101-2421. Periodicals postage paid at LIC, NY 11101-2421. Postmaster: send address changes to: L'indice S.p.a. do Speedimpex-35-02 48th Avenue - Long Island City, NY 11101- 2421