Editoria
Oggi vi scrivia-
mo insieme per
comunicarvi una
novità che non so-
lo consolida la
strada già percor-
sa dall'"Indice", ma apre
una nuova prospettiva. Avre-
te visto in copertina il logo
della Fondazione Bottari
Lattes. Troverete, d'ora in-
nanzi, alcune pagine dedica-
te alle attività della Fonda-
zione: i premi Bottari Lattes
Grinzane, i concerti, le mo-
stre, i convegni. Siamo orgo-
gliosi di comunicarvi la no-
stra intenzione - suggellata
dalla presenza di personalità
della Fondazione all'interno
degli organismi editoriali ed
amministrativi della rivista -
di camminare in-
sieme. Non sol-
tanto di sommare
le attività in cor-
so, che comunque
si rafforzano a vi-
cenda, ma di intraprendere
iniziative comuni, espressio-
ni di una cultura libera e
convinta di essere elemento
essenziale della ricostruzio-
ne morale e materiale del no-
stro Paese. Questo numero è
illustrato dal pittore, scritto-
re ed editore Mario Lattes
perché la sua opera bene
rappresenta 11 senso profon-
do di quanto intendiamo
compiere insieme.
Caterina Bottari Lattes
Gian Giacomo Migone
Sceriffi, celtopardi e altri eroi del Far East
di Franzo Pezzini
Risale ormai all'anno passa-
to la brutta storia (cfr.
"L'indice", 2011, n. 2) delle li-
ste di proscrizione di scrittori
promosse da alcuni assessori di
centrodestra del Nordest, e ri-
piegate per il moto d'indigna-
zione della società civile e di
tanti intellettuali italiani e stra-
nieri: occasione in cui era però
emersa anche una parallela
epurazione silenziosa che in bi-
blioteche del Veneto leghista -
e non solo lì - colpiva altri
scrittori e persino giornali "po-
liticizzati".
Difficile dire se tale più sfug-
gente secondo fenomeno, dopo
la denuncia e le reazioni segui-
te (sprezzo, dinieghi, rassicura-
zioni), abbia conosciuto una
vera battuta d'arresto: le cen-
sure che giocano su inerzia e si-
lenzio dietro le quinte, nutren-
dosi di pregiudizi a mezza vo-
ce, sono sicuramente più insi-
diose di quelle proclamate dai
megafoni. All'epoca del caso,
comunque, anche a fronte del-
la greve timidezza di una signi-
ficativa parte dell'editoria e di
alcuni ritardi dell'informazio-
ne, gli scrittori - non solo i
censurati - si erano mobilitati
in una rete, Scrittoricontroilro-
go: e insieme alle altre catego-
rie più direttamente coinvolte
(bibliotecari, insegnanti...)
avevano animato una serie di
iniziative attorno all'idea che i
roghi di libri rappresentino
sempre una sconfitta per la de-
mocrazia.
È in questo contesto che un
manipolo di aderenti alla rete
con l'appoggio di un editore
coraggioso, Alegre, ha varato
l'antologia Sorci verdi. Storie di
ordinario leghismo (pp. 185, €
14, Roma 2011): non un saggio
politico ma una raccolta di rac-
conti di svariato registro, dal-
FAT TI
Fatti in casa
Arnaldo Bagnasco, taccuino so-
ciologico. Temi e autori del cam-
biamento sociale, pp. 208, € 20, La-
terza, Roma-Bari 2012
Andrea Bajani, Michela Murgia,
Paolo Nori, Giorgio Vasta, Presente,
pp. 200, € 16,30, Einaudi, Torino
2012
Paolo Casalegno, scritti di filosofia del linguaggio, a
cura di Pasquale Frascolla, Diego Marconi, Elisa Paganini,
pp. 272, € 13, Carocci, Roma 2012
Ludovico Geymonat, Silvano Tagliagambe, Edoardo Bon-
cinelli, Francesca Cattaneo, Piero Cresto Dina, Micol Guf-
fanti, Dario Zucchero, La realtà e il pensiero. La ricer-
ca filosofica e scientifica, 3 voli, (voi. 1 + CD-ROM, pp.
640, € 28; voi. 2 + CD-ROM; pp. 832, € 33; voi. 3 + CD-
ROM, pp. 1036, €38) Garzanti 2012
Robert F. Kennedy, sogno cose che non sono state
mai. discorsi 1964-1968, a cura di Giovanni Borgognone,
pp. XLIV - 100, €11, Einaudi, Torino 2012
Primo Levi, Se questo è un uomo, edizione commentata
a cura di Alberto Cavaglion, pp. 260, € 20, Einaudi, Torino
2012
l'esilarante al tragico, dalla me-
ditazione civile alla fantasia di
genere, per restituire il senso di
un clima diffuso: "Quella cul-
tura quotidiana, spesso metodi-
ca e paziente - spiega l'editore
- che ha imbarbarito le relazio-
ni sociali e umane e modificato
il tessuto civile di questo Pae-
se". Se non è scontato che
un'operazione "militante" an-
che civilmente meritoria risulti
convincente sul piano della
scrittura, Sorci verdi supera feli-
cemente la sfida; e il risultato
(per cui gli autori non hanno
voluto alcun compenso, gli
eventuali utili saranno destinati
a sostenere la biblioteca del
carcere di Padova) non si con-
suma in una polemica da squa-
dre partitiche. In scena è anzi-
tutto una porzione di società
italiana, quel tessuto di torpida
normalità e compiaciuta intol-
leranza, paure e spregiudicatez-
za che preesiste al fenomeno
Lega, per trovare poi in essa
una cassa di risonanza e un
nuovo incubatoio: qualcosa a
cui rischiamo di assuefarci con-
siderandola materia per com-
media, o un fatto semplicemen-
te inevitabile. E bevendoci ma-
gari il mito/pregiudizio secon-
do cui, sì, i suoi alfieri sono un
tantino pittoreschi, ma garanti-
scono buona amministrazione e
concretezza.
Alla base dei racconti sono
notizie di cronaca, delle
quali gli autori riprendono i
nodi essenziali con maggiore o
minor libertà sul contorno per
costruire un mosaico di ampio
respiro: un mondo dove si con-
ciliano sogni di piccolo cabo-
taggio (Polenta e salsiccia di
Giulia Blasi sulle selezioni di
Miss Padania, "l'unico concor-
so di bellezza nazionale soste-
nuto ufficialmente da un movi-
mento politico") e fame d'affa-
ri (Il Celtopardo di Walter G.
Pozzi), grigiore reazionario a
base di ordinanze di polizia (Jo-
han Messican a la descoverta de
la Padania di Fabrizio Lorusso)
e ammiccanti derive da strapae-
se (I miei vicini è gente che la-
vora di Davide Malesi), saldatu-
re d'utile con le componenti
più retrive del mondo cattolico
(Cambio della guardia di Gio-
vanna Cracco) e desolanti me-
ditazioni sulla selezione della
classe dirigente di domani (Il
deficiente di Girolamo De Mi-
chele).
A volte il linguaggio narrati-
vo è quello del paradosso e del-
la satira, di fronte a parole
d'ordine che sembrano offrir-
visi su un piatto d'argento (Il
sole sorgerà ancora di Alessan-
dra Daniele, che rilegge in
chiave fantascientifica le goffe
saghe dei simboli padani, Fede-
ralismo fiscale di Valerio Evan-
gelisti, Adige di Stefano Tassi-
nari su un virtuale Nordest fu-
turo, Summer Radio Days (Io
sono un tiratore scelto) di Lello
Voce); ma in genere l'amarezza
prevale.
Come nei racconti dove è di
scena, in varie forme, l'intolle-
ranza razzista documentata in
termini fin troppo asettici sui
giornali: l'aggressione al came-
riere di diversa etnia (Non mi
pento di Annalisa Bruni) e il
clima di odio che porta ai roghi
dolosi nei campi nomadi (Pietà
Le immagini
Le immagini di questo numero sono tratte dal catalogo della
mostra Di me e d'altri possibili. Mario Lattes pittore, scrittore, edi-
tore, collezionista, 22 gennaio - 12 maggio 2008 - Torino Archivio
di Stato, edito dalla Fondazione Mario Lattes.
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l'è morta (MissisSile Burning)
di Giuseppe Ciarallo), il bando
di una bimba morta da un ci-
mitero locale dell'Udinese per-
ché musulmana (La primavera
di Maryam di Stefania Nardi-
ni), la tolleranza invece verso la
brutalità che colpisce lo stra-
niero (Una cartolina razzista
dalla spiaggia di Alberto Pru-
netti). Dove si mette bene a
fuoco il rapporto tra intolle-
ranza e linguaggio che la legit-
tima e propaga: da quello dei
proclami di piazza (Niente case
ai bingo bongo di Massimo
Vaggi, Comizio di Angelo Fer-
racuti, in realtà un montaggio
di affermazioni originali di no-
ti esponenti leghisti, assembla-
te "senza mai cambiare il senso
delle dichiarazioni") all'altro
non meno odioso che infetta
dal basso il vivere quotidiano
(il bellissimo Matteo piccolo
piccolo di Valeria Parrella).
Che al lessico dell'imbarbari-
mento si oppongano in prima
fila coloro che ben conoscono
la concretezza della parola pa-
re tanto più oggi fondamenta-
le, e battaglia da sostenere. ■
franco.pezzini1§tin.it
F. Pezzini è saggista
e redattore giuridico
Lettere
Egregio Direttore,
quante volte avrà ascoltato
i lamenti dei tanti piccoli edito-
ri, presunti depositari della
qualità editoriale! Oggi è do-
menica e, come spesso accade,
in qualità di di-
rettore editoria-
le di una piccola
e giovane casa
editrice, oltre a
occuparmi della
conclusione del-
l'ultima fase di
editing di un li-
bro a cui tengo
molto (teniamo molto), mi sto
arrovellando per trovare strade
per assicurare giusta visibilità a
quest'opera, al suo autore, alla
casa editrice estera che ci ha
ceduto i diritti di pubblicazio-
ne in Italia, ...a noi. Oltre a ciò
la cassa "piange". Proprio co-
me nel vostro caso. Non so se
noi pubblichiamo libri di qua-
lità - questo, spero, avrete mo-
do di giudicarlo voi - ma su un
paio di questioni ho le idee
chiare: la prima è che voi fate
inopinabilmente parte di quan-
ti, per tradizione consolidata,
offrono qualità; la seconda è il
nostro sincero, convinto, inno-
cente, costante impegno nel-
l'offrire qualità, senza compie-
re scelte "facili". Perché la qua-
lità paga poco? Non parliamo-
ne in questa sede e, comunque,
certamente non siamo dei ma-
ghi del marketing, lo ammetto.
Questo nostro (come il vostro)
impegno necessita di monetiz-
zazione. Dobbiamo sopravvi-
vere, possibilmente vivere e
avere la possibilità di continua-
re a svolgere questa attività,
continuando a impegnarci per
dare qualcosa a noi e alla socie-
tà.
Fare libri che lascino un'ere-
dità. I distributori non ci vo-
gliono perché pubblichiamo
libri da vendere in migliaia di
copie, forse, nel
corso degli anni.
Non libri "faci-
li" per i quali è
assolutamente
necessario ven-
dere centinaia di
migliaia di copie
nell'arco di
quindici giorni,
prima che i primi lettori dif-
fondano giudizi pessimi al ri-
guardo. Inoltre, ne pubbli-
chiamo pochi all'anno, fatica-
ti, spesso, con iter di lavoro
non sempre lineari, nei quali il
tempo è un fattore aleatorio.
Eppure, in libreria (quando ci
arriviamo) vendiamo (...). In-
somma, lo ammetto: nella con-
temporaneità del mondo edi-
toriale, noi siamo degli artigia-
ni. Non ci piegheremo mai al-
l'editoria a pagamento (con-
causa della crisi dell'editoria)
o alla scarsa qualità. (...) La
mia tenacia mi porta a sperare
che in qualche modo quelli co-
me noi e voi potranno trovare
il modo di aiutarsi. Comincerò
con l'abbonarmi alla vostra ri-
vista, poi magari ad acquistare
qualche spazio pubblicitario, a
inviarvi i nostri libri per rice-
verne eventualmente - quan-
do meritata - una recensione.
I miei più cordiali saluti
Angelo Amoroso