"Differenziamoci! " : un percorso di educazione ambientale dell'ISISS Polo - Cattaneo di Cecina (LI) ! CONCORSOCI- N TO SCCO I.E IV,/ V./ Arrivando all'ISISS Polo - Cattaneo, si ha subito la percezione di una scuola rivolta alla concretezza, aperta al territorio. Si è accolti da quattro cartelloni pubblicitari, con i volti sorridenti degli alunni, che sensibilizzano ad una campagna intesa a diffondere, promuovere e valorizzare la cultura ecologica, dal titolo "Differenziamoci! ". Un percorso interdisciplinare inserisce i giovani in un progetto longitudinale che spinge a riflettere e ad agire per uno sviluppo sostenibile. Attraverso un esercizio pratico di diritti e doveri, il progetto ha modificato l'organizzazione stessa della vita scolastica, intesa come esperienza condivisa di rapporti educativi e sociali improntati al senso del rispetto per gli altri e per l'ambiente, avvalorando la convinzione che una scuola che intreccia percorsi con altre realtà educative arricchisce le proprie potenzialità e quelle dei suoi giovani. Si è tentato il superamento di una scuola "ingessata" dai programmi, quella che Morin ha definito "la scuola del lutto", ossia la scuola che si arrende alla disciplinarità e parcellizzazione del sapere, e si è ottenuto sul campo quell'ecologia delle discipline che ritrova l'unità del sapere, oltre lo spezzettamento e le paratie disciplinari. "Differenziamoci!" è appunto una risposta a questa necessità di destrutturare i saperi in vista di una loro ecologizzazione, dove si apprende facendo e organizzando. Il progetto, infatti, è nato come naturale evoluzione di una iniziativa degli alunni tesa a migliorare l'ambiente scolastico attraverso l'intervento negli spazi destrutturati, dai corridoi ai cortili intemi ai vari edifici dell'istituto. Il Polo Verde, che successivamente si è costituito, raccoglie alunni più sensibili al rispetto dell'ambiente, divenuti nel tempo "Green educators", con il compito di controllare il corretto svolgimento del progetto. L'incontro tra aspettative degli alunni e dei docenti ha prodotto un mix virtuoso che si è concretizzato con la realizzazione all'interno dell'istituto di un'attenta e costante raccolta differenziata e con una campagna pubblicitaria di sensibilizzazione verso i cittadini. Le azioni del progetto sono state rivolte in primis alla riduzione e alla differenziazione dei rifiuti, alla cura del bene comune tramite la tinteggiatura e il ripristino delle aule scolastiche a cura degli alunni e allo svolgimento della raccolta differenziata vera e propria che ha visto coinvolto tutto l'istituto, attraverso prassi formalizzate. e valutabili dal personale Ata e dai Green Educators. Sono state poi pensate azioni didattiche sull'educazione ambientale e si sono curate anche la promozione, la diffusione e la trasferibilità del progetto attraverso l'ideazione e la realizzazione di materiali pubblicitari (locandine, manifesti, video) per la partecipazione dell'istituto a convegni, incontri pubblici e mostre sulle tematiche ambientali, la sensibilizzazione sull'importanza del riciclaggio, nonché la tutela e il decoro degli spazi pubblici.Inoltre, grazie al molo dei Green Educators, gli alunni del biennio hanno potuto assumere in prima persona il compito di "controllori", aumentando il livello dell'autostima e della consapevolezza di essere parte integrante di una comunità dove si apprende e ci si relaziona in maniera responsabile nei confronti delle persone e delle strutture scolastiche. Anche in questo caso l'esperienza della pratica non-direttiva ha dimostrato la sua efficacia: valorizzando le esperienze degli studenti si è stimolata la loro immaginazione e creatività. La presenza costante dell'insegnante, peraltro, ha permesso loro di acquisire un senso di responsabilità connesso alla consapevolezza del proprio molo anche per la difesa dell'ambiente. Sul piano più strettamente didattico, lavorare sui temi dell'ambiente in termini di fattibilità concreta (campagne pubblicitarie e mostre) e di obiettivi raggiungibili e misurabili (concorso "La Classe più Ecologica", schede valutative) ha permesso di certificare conoscenze, competenze e abilità e di osservare concretamente quali risorse personali ogni ragazzo ha messo in gioco, quali comportamenti avrebbe dovuto migliorare per diventare un cittadino responsabile. Attraverso le attività didattiche laboratoriali rivolte agli alunni del biennio, si sono messe in atto strategie per ridurre il disagio scolastico e la dispersione. Il progetto inoltre ha contaminato tutto l'istituto e ha spinto le singole classi a darsi dei "compiti di realtà", quali l'ideazione di uno shopper riutilizzabile venduto nei punti vendita Unicoop Tirreno. Altre hanno realizzato per la società locale REA (Rosignano Energia e Ambiente) un fumetto dal titolo il "Decalogo della Raccolta differenziata" che sarà distribuito a tutte le famiglie dei Comuni della Bassa Val di Cecina. Si è potuto così dimostrare l'efficacia di una didattica come "sapere" utile, che soddisfa e orienta verso i valori etici e sociali e quindi invoglia ad agire. Una didattica come "teoria della cultura", intesa come sapere che non sia il prodotto di informazioni da trasmettere, ma "insieme di beni" da conoscere e da incrementare secondo il concetto espresso da Socrate "Conosci il bene e praticherai la virtù". La tematica scelta dagli alunni e dal personale della scuola non è certo nuova né insolita, infatti, soprattutto nella fascia dell'obbligo, si promuovono molteplici iniziative analoghe. Nel caso dell'ISISS, però, la novità riguarda l'approccio complessivo che ci ha permesso di sperimentare la filosofia di una scuola non autoreferenziale, ma capace di intrecciare legami, attivare risorse e confronto con il territorio. Così la routine scolastica è stata sovvertita, sperimentando nuove modalità di lavoro, producendo in collaborazione con Unicoop Tirreno, REA e Comune di Cecina materiali di sensibilizzazione da diffondere sul territorio e rivolti anche alle famiglie. "Differenziamoci!" ha permesso alla scuola di produrre un percorso di educazione ambientale capace di veicolare contenuti disciplinari e competenze di cittadinanza pronti per essere usati da altre scuole. Perché l'educazione alla cittadinanza non può essere una disciplina, ma un modo di operare che, attraverso l'attività laboratoriale, renda protagonisti i ragazzi e li faccia appassionare ad un'esperienza reale. In questo senso, può attivare azioni che incoraggino gli adolescenti a incamminarsi verso la condivisione, a sperimentare insieme agli altri, a scoprire quanto sia appassionante progettare, lavorare, costruire con gli altri invece che chiudersi in una stanza e comunicare online in un mondo virtuale. Fondazione ■ perù Scuola I Compagnia di San Paolo tvtvw.fondtizionescuola. it Questa pagina è a cura della Fondazione per la Scuola che ha deciso di dare spazio alle scuole che sono state selezionate per il Concorso Centoscuole per l'efficacia del progetto, per la rilevanza pedagogica dell'intervento, per aver lasciato qualcosa nei ragazzi che va oltre i contenuti.