QUINTO: NON UCCIDERE LA PICCOLA IMPRESA Economie di gamma. Ricercare occasioni di complementarietà per superare i limiti finanziari, tecnici e di mercato. 50 tenuarsi dei ritmi di crescita di produttività ha determinato, pur in presenza di una certa moderazione sindacale, quale si è manifestata nel corso degli ultimi anni, una crescita differenziale del costo del lavoro per unità di prodotto rispetto a quella rilevabile nei Paesi con i quali più vive e intense sono le relazioni commerciali. Le particolari difficoltà dell'Amministrazione pubblica, con l'abnorme allargamento del relativo disavanzo, hanno inoltre concorso ad aggravare il costo dell'accesso al credito e quindi dei servizi delle risorse finanziarie. Forte è stata di conseguenza la spinta verso la ricerca di nuovi miglioramenti nell'efficienza con la quale operano i processi produttivi. A tale esigenza il progresso tecnico ha dato, in potenza, altre risposte consistenti in ulteriori esaltazioni del grado di meccanizzazione, tali tuttavia da ampliare le capacità di offerta in termini di tipologia dei prodotti presentabili sui mercati. La via pratica attraverso la quale il processo ha trovato le possibilità di concretarsi è consistita nella costruzione e messa in opera di impianti concepiti per la fornitura di tale gamma di beni e quindi a elevatissimo grado di specializzazione. In termini di economia d'impresa ciò ha significato incrementare ancora la rigidità della struttura dei costi ma, al tempo stesso, la flessibilità dei beni ottenibili dai processi produttivi in tal senso modificati. La possibilità di fruire di economie di gamma per effetto del collocamento sul mercato di volumi di produzione composti da prodotti differenziali ha trovato nuove occasioni di attuazione; al tempo stesso tuttavia si è riproposto, accentuato, il rischio di mancare tale esito e di cadere pertanto nella zona delle diseconomie. Anche per la media e, in qualche caso, per la piccola impresa s'è dunque aperta o accresciuta la portata problematica del sapere cosa offrire ovvero dell'individuare e definire i beni con i quali costituire la propria potenzialità di offerta. Alle scelte che in tale direzione si delineano è possibile dare risposta tramite la destinazione di risorse alla ricerca, all'acquisizione di brevetti, alla erezione di adeguate strutture di vendita capaci di raggiungere la domanda manifesta o di svegliare quella latente: impegni di tipo strategico che per competenze richieste ed entità delle risorse finanziarie trascendono d'ordinario le possibilità connaturate alla piccola dimensione. In tal senso si è di fronte a una possibile contraddizione: da un lato l'esigenza di ricorrere al progresso tecnico per migliorare i livelli di efficienza; dall'altro il rischio di non ottenere gli effetti sperati a causa delle carenze strutturali connesse all'esercizio dell'attività della dimensione minore. Discrepanza superabile con il ricercare e trovare occasioni di complementarietà con altre unità produttive esistenti, sì da colmare i vuoti che si possono manifestare in tema di risorse finanziarie, di conoscenze tecniche, di strutture distributive di ricchezza, di approcci promozionali. Attraverso la convergenza di tali diverse potenzialità è pensabile si possa associare il ruolo del progresso merceologico a quello del progresso tecnico sì da consentire di goderne i benefici effetti. La via è quella di una sana finanziarizzazione che, senza alterare necessariamente i caratteri di autonomia dell'azione delle piccole imprese, consenta non di meno di dare vita concreta a entità economiche di ordine superiore in grado di essere positivamente presenti in un contesto nel quale l'interazione tra progresso merceologico e progresso tecnologico è consentita dal crescere del grado di concentrazione, dall'in-fittirsi del numero degli accordi equity o non equity, delle joint venture, etc. Concretezza nell'attuazione di integrazioni tra dimensioni minori In linea generale il numero delle diverse forme di accordo è notevolmente aumentato nel corso degli anni '80 rispetto ai decenni precedenti, a riprova dell'importanza assunta dal fenomeno. Sotto il profilo qualitativo tali varie forme di alleanze possono essere interpretate come una risposta del mondo delle imprese a un ambiente sempre più complesso, caratterizzato cioè da un grado crescente di scientificità delle attività produttive, da una pervasività progressivamente più intensa delle nuove tecnologie, da un'accre-sciuta rapidità di obsolescenza di processi