SISTEMI ECONOMICI A CONFRONTO: NOTE METODOLOGICHE E SUGGERIMENTI PER LA REALTÀ ITALIANA di Alberto Brugnoli* Due modelli di capitalismo a confronto: il modello neo -americano e il modello re-nano-nipponico. I molti livelli di dualismo nel sistema americano. 82 Diversi contributi1 hanno recentemente provato a confrontare i due modelli di capitalismo che sembrano emergere più chiaramente nelle società industrializzate: quello neoamericano, basato sulla riuscita individuale, lo sviluppo dei mercati finanziari e il perseguimento del profitto a breve periodo, e quello renano - nipponico1, fondato sull'economia sociale di mercato (So-zialmarktwirtschaft), che tende a valorizzare lo sforzo collettivo, la collaborazione, il consenso, l'impegno costante per pervenire a un risultato di lungo periodo. Le nazioni europee (con l'eccezione, forse, della sola Gran Bretagna) tendono a guardare con crescente interesse al modello renano sia per una maggiore vicinanza culturale e geografica sia per favorire il processo di integrazione economico e monetario che, pur incontrando numerosi ostacoli e difficoltà, lentamente progredisce trainato passo dopo passo dalla leadership economico-industriale della Germania riunificata. D'altro canto, il modello neoamericano, spesso accusato di inefficienze ed iniquità, è stato relegato in secondo piano e sembra non poter costituire un esempio positivo in nessuno dei suoi aspetti economici. Lo scopo di questo contributo è duplice: in primo luogo, vengono suggeriti alcuni spunti per una rilettura dei due modelli, fondata non su criteri di efficienza ed equità, come è stato da più parti proposto, ma su criteri di giustizia e libertà che, pur ricomprendendo quelli di efficienza ed equità, a questi ultimi non sono riducibili, ne consentono un inquadramento in un alveo più adeguato; in secondo luogo, vengono evidenziate alcune caratteristiche dei due modelli che sembrano poter essere utilmente trasferite - opportunamente contestualizzate - nella realtà italiana. Sistema neoamericano e sistema renano Senza pretendere ovviamente di sintetizzare in poche righe la complessità del dibattito in corso, il presente paragrafo è dedicato a individuare gli elementi che generalmente in esso emergono. Per quanto riguarda gli Stati Uniti, in primo luogo, la realtà odierna sembra essere caratterizzata da una situazione di dualismo generalizzato, dualismo che si manifesta a diversi livelli e sembra coinvolgere tutti gli elementi più rilevanti del sistema economico e sociale. Sinteticamente: a) dualismo tra ricchi e poveri, con un crescente fenomeno di concentrazione reddituale; b) dualismo tra Università d'élite e il resto del sistema scolastico, con la coesistenza di un sistema educativo universitario e soprattutto postuniversitario — riservato a una piccola minoranza privilegiata - di livello eccellente e di un sistema scolastico primario e secondario di bassa qualità; c) dualismo all'interno del sistema sanitario, ove cliniche ed ospedali ultramoderni convivono con infrastrutture insufficienti nonché obsolete; d) dualismo a livello industriale, dove spiccano alcuni settori di punta, spesso legati strettamente a quello della difesa, mentre la maggior parte degli altri registra ritardi crescenti. In secondo luogo, il prevalere della logica "finanziaria" su quella "produttiva" ha portato le imprese a concentrarsi eccessivamente sui risultati di breve periodo al fine di potersi presentare a Wall Street ogni trimestre con risultati sufficienti ad evitare ogni minaccia di scalata. In questo contesto l'im-