COSTRUIRE IL MERCA TO Il mercato è luogo di scambio strettamente connesso (embedded) alla struttura sociale e al sistema delle regole. 28 Inoltre, ed è questa una caratteristica particolarmente rilevante, la prospettiva dinamica trova finalmente un ruolo di primo piano in ambito analitico: «... Neoclassical is sim-ply an inappropriate tool... It is concerned with the operation of markets, not with how markets develop. How can one prescribe po-licies when one doesn't understand how eco-nomies develop?... That theory... modeled a frictionless and static world. When applied to economie history... ignored the incentive structure embodied in institutions... In the analysis of economie performance through time it contained two erroneous as-sumptions. (i) that institutions do not mat-ter and (ii) that time does not matter...»18. Mercati e sistemi sociali. Il concetto di "embedded market" L'approdo alla considerazione dei mercati quali luoghi dello scambio strettamente connessi alla strutturazione sociale e "controllati" dal complesso istituzionale delle regole è, nella sostanza, un approfondimento delle tesi già sviluppate da Polanyi; in particolare assume rilevanza nel contesto storiografico, il concetto di embeddedness, di connessione stretta, cioè, senza il rispetto di gerarchie concettuali come nell'analisi struttura-sovrastruttura di derivazione marxista, tra sistemi sociali e organizzazione delle forme di produzione e di scambio. La rilevanza di tale concetto è confermata dal suo sempre più frequente utilizzo in ambiti molto spesso sovrapposti alle aree di ricerca tipiche della storia economica e della storia sociale, in primo luogo quelle della cosiddetta sociologia economica, in un concorso multidisciplinare che impone una sempre maggiore flessibilità intellettuale alla ricerca storiografica sui mercati e sulle forme di organizzazione dell'attività economica in generale e che risulta essere particolarmente critico verso «... the extreme ver-sion of methodological individualism that dominates much of modem economics [and] makes it difficult to recognize how economie action is constrained and shaped by the structures of social relations in which ali real economie actors are embedded...»19. Il rischio implicito è, evidentemente, quello di sostituire il formalismo razionale delle strutture marginaliste di domanda e offerta con il deus ex machina delle istituzioni. Il contributo della storiografia però, a questo proposito, può essere particolarmente rilevante. Il punto di vista dell'analisi istituzionale, intesa estesamente come più sopra suggerito, associato alla sensibilità dello storico consente un'indagine sia di natura statica — ovvero, della strutturazione in un dato tempo e spazio delle forme tipiche di organizzazione dello scambio in relazione ad uno specifico contesto socioistituzionale20 -che dinamica, ovvero del "divenire", connettendo, in sostanza, le trasformazioni nelle market rules alle trasformazioni complessive nel sistema istituzionale provocate dall'azione degli attori sociali21. La direzione della ricerca dovrebbe essere, in tale prospettiva, la comparazione, nel tempo e nello spazio, di diversi assetti istituzionali e forme dello scambio; nel tentativo — però - di mantenere un continuo rapporto dialettico con un substrato teorico di riferimento: «... It is not enough merely to chip away at the insuffi-ciences of neoclassical economics... Though I argue repeatedly against the reductionist methodological individualism of modera economics, I have no taste for the histori-cist views of some of its other opponents, who suppose that every case is unique...»22. La coesistenza, inoltre, all'interno di un medesimo sistema sociale, ad esempio quello delle nazioni dell'Occidente contemporaneo, di una molteplicità di sistemi istituzionali attivi a vari livelli della "vita materiale" (l'operare, ad esempio, di forme consuetudinarie redistributive, di reciprocità e mercantili, per usare le categorie polaniane) propone allo storico il complesso e affascinante problema della compresenza nello stesso punto spazio-temporale di una varietà di modi dello scambio: non più, quindi, il mercato, ma una molteplicità di forme e sfumature, di mercati, che si intrecciano a vari livelli sovente fra loro interconnessi. Qualche annotazione conclusiva Al termine di questa rapida disamina resta-