LA DIREZIONE DEL PERSONA LE 76 dell'inserimento effettivo. La recente normativa in materia13 testimonia l'interesse e la diffusio- ne di questa prassi, e, nel mentre si ragiona su adeguate regolamentazioni, lo si fa nella dire- zione di flessibilizzare il mercato del lavoro. Le borse di studio vengono, normalmente, ban- dite per concorso da grandi aziende e hanno lo scopo di formare neo-laureati in particolari- set- tori disciplinari in modo più approfondito e mirato rispetto a quanto svolto in Università. I beneficiari approfondiscono gli argomenti pre- visti dal bando integrando lo studio anche con periodi di pratica e, alla fine della durata, sostengono degli esami ottenendo un attestato di partecipazione. Infine, i contributi per le tesi di laurea costitui- scono un'ulteriore occasione, per l'impresa erogante, di incontrare gli studenti con le migliori attitudini in un campo di specifico interesse aziendale. Si tratta di iniziative che, anticipando il momento del contatto a prima del conseguimento del titolo di studio ufficiale, portano un reciproco vantaggio: all'impresa, in quanto attinge a un lavoro di ricerca su temi utili, al laureando, che ottiene un supporto allo svolgimento della sua tesi, non solo monetario, ma anche nel reperimento di materiali, in occa- sione di verifiche empiriche e in consigli fomi- ti da esperti del ramo14. Per completezza, si ricordano infine altre due modalità tipiche di reclutamento, rivolte alla generalità delle posizioni, Yadvertising e la banca dati. La prima rappresenta il metodo tradizional- mente adottato per le più varie figure lavorati- ve, ampiamente diffuse nel mercato, si tratta si uno strumento ad ampio raggio, che consente di mettere in contatto l'azienda selezionatrice con l'intera fascia di persone interessate a quel- la posizione. Il grande vantaggio presentato da questo metodo è costituito dallo scarso impe- gno che deve essere profuso dall'impresa. Le candidature, infatti, si autopropongono: si accumula, così, in tempi rapidi una quantità di curricula di persone interessate al tipo di lavo- ro offerto, proporzionale alla disponibilità sul mercato di persone con i requisiti prescelti. 11 successo della propria inserzione deriva non solo dall'accostamento di un messaggio accat- tivante e di una grafica attraente, ma innanzi- tutto dalla definizione puntuale degli elementi caratterizzanti. L'unione delle caratteristiche professionali e personali con le condizioni e modalità di selezione costituiscono il contenuto centrale. Il rischio, in una situazione di alta disoccupazione, è di avere una risposta sovra- dimensionata a offerte di lavoro richiedenti capacità professionali di base o generiche, con la conseguenza di drastiche scremature sui soli elementi oggettivi (la votazione, piuttosto che l'esperienza). Per contro, laddove questo stru- mento viene usato per reperire professionalità specializzate, è probabile che non si ottenga il numero di candidature sperate. Un ulteriore strumento per l'attivazione della ricerca consiste nel ricorrere alle banche dati. Queste sono tenute dalle apposite società di ricerca di personale e vengono normalmente usate per reclutare posizioni di tipo operativo. Modalità ritenuta scarsamente efficace, data l'inevitabile obsolescenza dei curricula perve- nuti, e quindi usata con funzioni integrative rispetto alle modalità precedenti15, sta ora acquisendo crescente rilievo, sia pur sotto nuova forma. Gli strumenti informatici consen- tono una circolazione delle informazioni rapida ed efficace: notizie su occasioni di lavoro e su disponibilità a lavorare possono velocemente circolare, secondo la fantasia di chi cerca16. Ultima tra le modalità di acquisizione delle risorse va ricordata quella che fa capo all'uffi- cio di collocamento, che costituisce canale pri- vilegiato nell'assunzione di operai (a termini di legge non assumibili discrezionalmente, salvo le previste eccezioni, il contratto di formazio- ne-lavoro piuttosto che l'inserimento lavorati- vo). Su questa modalità vi è poco da aggiungere, se non che questi uffici si limitano a verificare l'esistenza e la permanenza dello status di disoccupato dei loro iscritti, mancan- do ogni funzione di intermediazione del lavoro. Si accennava in precedenza all'inadeguatezza di tale forma di intervento. L'obiettivo di evita- re discriminazioni nell'entrata sul mercato di lavoro risulta quanto meno limitativo alla luce dell'esperienza: tale intento viene contestato sia in termini culturali (libertà economica) che in termini di efficienza (scarsa possibilità di trovare lavoro). 11 fatto di auspicare l'introdu- zione di forme private di agenzie del lavoro, accanto a quelle pubbliche, come è avvento nei paesi anglosassoni, non significa deregolamen-