LA DIREZIONE DEL PERSONA LE
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dell'inserimento effettivo. La recente normativa
in materia13 testimonia l'interesse e la diffusio-
ne di questa prassi, e, nel mentre si ragiona su
adeguate regolamentazioni, lo si fa nella dire-
zione di flessibilizzare il mercato del lavoro.
Le borse di studio vengono, normalmente, ban-
dite per concorso da grandi aziende e hanno lo
scopo di formare neo-laureati in particolari- set-
tori disciplinari in modo più approfondito e
mirato rispetto a quanto svolto in Università. I
beneficiari approfondiscono gli argomenti pre-
visti dal bando integrando lo studio anche con
periodi di pratica e, alla fine della durata,
sostengono degli esami ottenendo un attestato
di partecipazione.
Infine, i contributi per le tesi di laurea costitui-
scono un'ulteriore occasione, per l'impresa
erogante, di incontrare gli studenti con le
migliori attitudini in un campo di specifico
interesse aziendale. Si tratta di iniziative che,
anticipando il momento del contatto a prima
del conseguimento del titolo di studio ufficiale,
portano un reciproco vantaggio: all'impresa, in
quanto attinge a un lavoro di ricerca su temi
utili, al laureando, che ottiene un supporto allo
svolgimento della sua tesi, non solo monetario,
ma anche nel reperimento di materiali, in occa-
sione di verifiche empiriche e in consigli fomi-
ti da esperti del ramo14.
Per completezza, si ricordano infine altre due
modalità tipiche di reclutamento, rivolte alla
generalità delle posizioni, Yadvertising e la
banca dati.
La prima rappresenta il metodo tradizional-
mente adottato per le più varie figure lavorati-
ve, ampiamente diffuse nel mercato, si tratta si
uno strumento ad ampio raggio, che consente
di mettere in contatto l'azienda selezionatrice
con l'intera fascia di persone interessate a quel-
la posizione. Il grande vantaggio presentato da
questo metodo è costituito dallo scarso impe-
gno che deve essere profuso dall'impresa. Le
candidature, infatti, si autopropongono: si
accumula, così, in tempi rapidi una quantità di
curricula di persone interessate al tipo di lavo-
ro offerto, proporzionale alla disponibilità sul
mercato di persone con i requisiti prescelti. 11
successo della propria inserzione deriva non
solo dall'accostamento di un messaggio accat-
tivante e di una grafica attraente, ma innanzi-
tutto dalla definizione puntuale degli elementi
caratterizzanti. L'unione delle caratteristiche
professionali e personali con le condizioni e
modalità di selezione costituiscono il contenuto
centrale. Il rischio, in una situazione di alta
disoccupazione, è di avere una risposta sovra-
dimensionata a offerte di lavoro richiedenti
capacità professionali di base o generiche, con
la conseguenza di drastiche scremature sui soli
elementi oggettivi (la votazione, piuttosto che
l'esperienza). Per contro, laddove questo stru-
mento viene usato per reperire professionalità
specializzate, è probabile che non si ottenga il
numero di candidature sperate.
Un ulteriore strumento per l'attivazione della
ricerca consiste nel ricorrere alle banche dati.
Queste sono tenute dalle apposite società di
ricerca di personale e vengono normalmente
usate per reclutare posizioni di tipo operativo.
Modalità ritenuta scarsamente efficace, data
l'inevitabile obsolescenza dei curricula perve-
nuti, e quindi usata con funzioni integrative
rispetto alle modalità precedenti15, sta ora
acquisendo crescente rilievo, sia pur sotto
nuova forma. Gli strumenti informatici consen-
tono una circolazione delle informazioni rapida
ed efficace: notizie su occasioni di lavoro e su
disponibilità a lavorare possono velocemente
circolare, secondo la fantasia di chi cerca16.
Ultima tra le modalità di acquisizione delle
risorse va ricordata quella che fa capo all'uffi-
cio di collocamento, che costituisce canale pri-
vilegiato nell'assunzione di operai (a termini di
legge non assumibili discrezionalmente, salvo
le previste eccezioni, il contratto di formazio-
ne-lavoro piuttosto che l'inserimento lavorati-
vo). Su questa modalità vi è poco da
aggiungere, se non che questi uffici si limitano
a verificare l'esistenza e la permanenza dello
status di disoccupato dei loro iscritti, mancan-
do ogni funzione di intermediazione del lavoro.
Si accennava in precedenza all'inadeguatezza
di tale forma di intervento. L'obiettivo di evita-
re discriminazioni nell'entrata sul mercato di
lavoro risulta quanto meno limitativo alla luce
dell'esperienza: tale intento viene contestato
sia in termini culturali (libertà economica) che
in termini di efficienza (scarsa possibilità di
trovare lavoro). 11 fatto di auspicare l'introdu-
zione di forme private di agenzie del lavoro,
accanto a quelle pubbliche, come è avvento nei
paesi anglosassoni, non significa deregolamen-