renza imperfetta si intrecciano e formano un insieme di rapporti assai più complessi di quelli abbracciati dal modello della concorrenza perfetta, i tassi di eambio, come tutti gli altri rapporti economici, vengono « negoziati », rispondono a situazioni storiche, a rapporti di forza, ecc. In quanto importanti pedine sullo scacchiere politico, essi non possono più essere abbandonati alle « forze di mercato ». All'interno della Comunità europea i tassi di cambio costituiscono uno strumento di integrazione e di verifica della volontà politica di camminare insieme verso la realizzazione degli obiettivi e dello spirito del Trattato di Roma. Si argomenta infine che una maggiore flessibilità dei cambi favorirebbe l'ingresso della Gran Bretagna nella Comunità europea. Tale tesi è stata sostenuta anche dal dott. Carli nel rapporto citato al Comitato Monnet: « Le divergenze manifestatesi all'interno della CEE nello sviluppo dei costi e dei prezzi sembrano attenuare la forza della argomentazione contraria all'inclusione nella Comunità stessa del Regno Unito. Tuttavia, si è rilevato che le pressioni inflazionistiche all'interno di quest'ultimo sa- rebbero di maggior forza di quelle esistenti all'interno di alcuni membri della CEE. Ma questo può non costituire un motivo sufficiente per respingere la partecipazione del Regno Unito, se nello stesso tempo l'introduzione di parità mobili all'interno dell'area consentisse di inserire un elemento di flessibilità che proteggesse i Paesi più inclini alla difesa della stabilità monetaria contro le spinte inflazionistiche provenienti dagli altri ». Il nocciolo di verità contenuto in questo argomento è che l'ingresso di un Paese terzo nella Comunità è più facile se si allentano i vincoli all'interno di questa. Ci si deve però chiedere se, in tal caso, la Gran Bretagna entrerebbe in una « Comunità » oppure in una semplice zona di libero scambio, svuotata di qualsiasi contenuto e di qualsiasi avvenire, politico. Sarebbe forse più esatto dire, in ultima analisi, che la CEE entrerebbe nell'AELE. Ebbene nelle condizioni dell'economia moderna^ un'area di libero scambio, priva del potere politico corrispondente, riproporrebbe le crisi ed i travagli del capitalismo pre-keynesiano e ci condurrebbe verso un 1929 « made in Europe ». CRONACHE ECONOMICHE tyj