N. 3 pag. 5 il libro del Mese Opere in collaborazione Con Adolfo Bioy Casares La collaborazione con Bioy, specie per quanto riguarda la serie "poli- ziesca", rappresenta un po' un caso a pane, in quanto è una vera e pro- pria co-scrittura creativa; mentre le altre collaborazioni, successive alla perdita completa della vista, sono perlopiù saggi e antologie scritti "con l'aiuto" anche e soprattutto materiale di altre persone. In gene- rale, tutto il Borges "in collaborazio- ne" è stato tradotto molto tardi, e non completamente. Solo nel 1971 V. Brocca traduce per Palazzi i Sei problemi per don Isidro Parodi (1942), poi ripubblicato, con intr. di Rosa Rossi e nota sul "giallo" di Renée Reggiani, dagli Editori Riuni- ti, Roma 1978. Nel 1972 segue Un modello per la morte (1945) stessa traduttrice stesso editore (anche questo ripubblicato nel 1980 dagli Editori Riuniti con intr. di Vanni Blangino). Le Cronache di Bustos Domecq (1967) escono nel 1975, tradotte da F. Tentori Montalto per Einaudi (41 ed. 1983). Uguale ritar- do per le antologie: Cielo e inferno (I960), pres. di Roger Caillois, trad. di A. Porta e M. Ravoni, pubblicato da F.M. Ricci nel 1972. Stesso edito- re nel 1973 per Racconti Brevi e straordinari (1955), trad. di G. Gua- dalupi. L'Antologia della letteratura fantastica (1940, in collaborazione anche con Silvina Ocampo), esce in- vece presso gli Editori Riuniti nel 1981 (2* ed. 1983). Stesso editore per 1 signori del mistero. Antologia dei migliori racconti polizieschi (1943), tradotto nel 1982. Infine, produzione un po' eccentrica, un copione cinematografico, Gli altri (originale francese, film girato a Pa- rigi dal regista argentino. Hugo San- tiago), apparso con una prefazione di Gilles Deleuze presso la Shake- speare & Co., Milano 1981. Con Margarita Guerrero Con maggior tempestività fu tra- dotto, da F. Lucentini, il Manuale di zoologia fantastica (1957), pubblica- to da Einaudi nel 1962, poi nel 1979 nei "Nuovi Coralli" (5" ed. 1984). Il Martin Fieno (1953), raccolta di sag- gi, fu pubblicato invece da Palazzi nel 1973 (intr. e trad. V. Brocca). Il libro degli esseri immaginari, a cura di Fausta Antonucci (Theoria, Roma 1984), raccoglie le voci aggiunte al Manuale nella nuova edizione del 1967 e mai tradotte in italiano. Con Maria Esther Vàzquez Il saggio Literaturas germànicas medievales (1966) è stato pubblicato da F.M. Ricci nel 1973 con il titolo Brume, dei, eroi (pres. Giovanni Mariotti, trad. G. Guadalupi e M. Ravoni). Letterature germaniche medioevali (a cura di F. Antonucci, Theoria, Roma 1984) ripropone lo stesso testo in una nuova traduzio- ne. Prologhi e scelte antologiche Norah (15 fotografie di Norah Borges, prologo di Borges e un testo di D. Porzio), Il Polifilo, Milano 1977. Il libro delle visioni (antolo- gia) F.M. Ricci, Milano-Parma 1980. Prologhi alla collana di letteratura jorge Luis Borges, in collabo- razione con Maria Esther Vàzquez, Letterature germani- che medievali, a cura di Fausta Antonucci, Edizioni Theoria, Roma-Napoli 1984, pp. 223, hit. 15.000. Questa specie di manuale, scritto una prima volta con Delia Ingenie- ros e pubblicato nel 1951 con il tito- lo Antiche letterature germaniche (Antiguas literaturas germànicas, perdere tutto è il tragico destino te- desco. Più strano e più simile a un sogno è il destino scandinavo. Per la storia universale, le guerre e i libri scandinavi è come se non fossero esi- stiti; rimangono isolati e non lascia- no tracce, come se si fossero verificati in sogno e in quelle sfere di cristallo che scrutano gli indovini. Nel secolo XII, gli islandesi scoprono il roman- zo, l'arte di Cervantes e di Flaubert, e questa scoperta è segreta e sterile per il resto del mondo, così come la loro scoperta dell'America". blicato solo nel 1984). Stessa casa editrice e stesso traduttore nel 1973 per Discussione (1932), raccolta di saggi letterari. Nel 1974 Franco Maria Ricci pubblica in edizione di lusso II Congresso del Mondo (1971), trad. Gianni Guadalupi, introduzione di Raniero Gnoli; Rizzoli L'oro delle tigri (1972), prose brevi ma soprattutto poesie, con testo a fron- te, trad. L. Bacchi Wilcock e J. Rodolfi Wil- cock, mentre Mondadori pubblica negli "Oscar" Finzioni. 1976: Nuova antologia personale, trad. L. Bacchi Wilcock, Milano, Rizzoli (niente testo a fronte perle poesie). 1977: Il libro di sabbia, raccolta di 11 rac- conti, stesso editore stesso traduttore. Due anni senza novità mentre Einaudi nel 1978 ri- pubblica Finzioni" nei "Nuovi Coralli", e poi ecco Borges al cinema prefazione di A. Bioy Casares, a cura di Edgardo Cozarinsky, Mila- no, Il Formichiere 1979 (raccolta delle recen- sioni di critica cinematografica in Sur). Lo stesso anno Longanesi ripropone /'Antologia personale, con una presentazione di Arbasino (una breve intervista a Borges) e finalmente l'aggiunta dei testi poetici originali (2a ed. 1981). Il 1980, anno in cui a Borges viene conferito il premio Balzan, vede uscire la più cospicua (fino ad oggi) raccolta di poesie bor- gesiane, Poesie (1923-1976), scelte da J.L. Borges, intr. e note di Roberto Paoli, trad. L. Bacchi Wilcock, testo a fronte, Milano, Riz- zoli; e una piccola raccolta di racconti, 25 agosto 1983 e altri racconti inediti, trad. Gianni Guadalupi, prologo di F.M. Ricci, Milano-Parma, F. M. Ricci. 1981: La moneta di ferro (1976), a cura di Cesco Vian, Milano, Rizzoli (poesie senza te- sto a fronte); Orai (1979), trad. di Angelo Morino, Roma, Editori Riuniti (sono cinque lezioni tenute all'Università di Belgrano nel 1978). 1982: Mondadori propone La cifra (1981), raccolta di poesie a cura di Domenico Porzio. 1983: Sette notti (1980), trad. di Mirka Eugenia Moras, Milano, Feltrinelli (conferen- ze tenute al teatro Coliseo dì Buenos Aires nel 1977). Negli ultimi cinque anni, come abbiamo visto, si intensificano le ristampe e cala la pubblicazione di novità; ma mentre si può considerare a buon punto l'opera di recupero e riproposizione del Borges narratore e saggi- sta, sussistono ancora dei vuoti notevoli nella conoscenza delle sue opere poetiche (ora col- mati, per quanto riguarda le prime raccolte, da questo primo volume delle Opere Com- plete Mondadori). Alcuni brevi inediti da Hi- storia de la noche (1977, miscellanea di prose e poesie) sono comparsi nella traduzione di Giuseppe Bellini sul Corriere della Sera del 25.10.1979. La Poesia Elegia, da El otro, el mismo (1969) è inclusa nell'antologia curata da Marcello Ravoni e Antonio Porta, Poeti ispanoamericani contemporanei, Milano, Fel- trinelli 1970. fantastica "La Biblioteca di Babele" di F.M. Ricci. Prologo a: M. de Cer- vantes Saavedra, Don Chisciotte del- la Mancia, trad. e note di Alfredo Gianni, Rizzoli, Milano 1981). (a cura di Fausta Antonucci) Interviste Richard Burgin, Conversazioni con Borges, trad. V. Brocca, Palazzi, Milano 1971. Maria Esther Vàzquez, Colloqui con Borges, pref. J.L. Bor- ges, trad. M. Teresa Marzilla, Edi- zioni Novecento, Palermo 1982. Jor- ge Luis Borges, Conversazioni ame- ricane, a cura di Willis Barnstone, trad. Franco Mogni, Editori Riuniti, Roma 1984. Fondo de cultura econòmica, Città del Messico), è stato poi corretto e ri- fatto da Borges, con la collaborazio- ne di Maria Esther Vàzquez e con l'attuale titolo, nel 1965, e ancora corretto e rifatto nel 1978, sempre con l'aiuto della stessa Vàzquez. Anche se condotto con scrupolo ed esattezza, mi pare di poter escludere che il libro si presenti con tutte le carte in regola dal punto di vista fi- lologico, sia perché l'informazione degli autori è parziale e limitata agli anni '60, sia perché a Borges non è l'erudizione pura che interessa, ma la profondità e la circolarità dei fe- nomeni letterari, il mistero e le se- grete convergenze che essi celano. Non che la sua curiosità intellettuale non si appunti su dati precisi, ma, stabiliti alcuni dati, ciò che lo affa- scina è il labirinto di motivi che quei dati sono in grado di creare in un gioco infinito. Basti una citazione: "Come tutti gli uomini, i popoli hanno il loro destino. Avere e perde- re è la comune vicenda dei popoli. Essere sul punto di avere tutto e di jorge Luis Borges, Conversa- zioni americane, a cura di Willis Barnstone, traduzione di Franco Mogni, Editori Riuniti, Roma, 1984, pp. 186, Lit. 10.000. Sono qui raccolte le registrazioni degli incontri che Borges ebbe in va- rie università e istituti culturali degli Stati Uniti, nel 1976 e nel 1980: un- dici capitoli, che riproducono, se- condo un ordine di argomenti e di luoghi, le domande che un certo nu- mero di professori e di studenti ri- volsero allo scrittore in quelle occa- sioni, e le relative e sempre illumi- nanti risposte che Borges dava via via, con gran copia di citazioni, di ri- ferimenti letterari o filosofici o eru- diti, come è suo costume. Tra l'altro, Borges fornisce la spie- gazione di alcune sue poesie (nel ca- pitolo IV), e, in modo sparso, di al- cuni suoi racconti; oppure (capitolo X) illustra i suoi debiti verso Whit- man e Poe, e verso Dante; o ancora esamina il rapporto speciale tra scrit- tura e lettura (p. 99 e seguenti). Ma ciò che più conta è che dalla lettura di queste pagine "si delinea il ritrat- to di un uomo dall'instancabile cu- riosità, di uno scrittore dalle inesau- ribili possibilità creative". (d.p.) Ecco: chi si rivolgerà a questo li- bro, non vi cercherà ovviamente una informazione esaustiva della lettera- tura inglese, tedesca e scandinava delle origini, bensì — come è consi- gliabile — una loro interpretazione secondo Borges: con tutti i suoi acuti e illuminanti rimandi ai propri auto- ri preferiti: Stevenson, Coleridge, Kipling, Dante, Ariosto, Joyce e Melville. Così troverà "prefigurati" in una leggenda su Alessandro il Macedone, dove son messi in con- trapposto una pietra "che pesa più di tutto l'oro del mondo" e un gra- nello di polvere, alcuni versi di Que- vedo e di Hugo, e già come motivo presenti in Giovenale (p. 83). Op- pure, nelle cosiddette elegie anglo- sassoni, il Song of Myself di Walt Whitman. Siamo ancora e sempre nella zona della parabola borgesiana di Kafka "che crea i suoi precursori". (d.p.) jorge luis Borges, in collabo- razione con Margarita Guerrero, Il libro degli esseri immaginari, Edizioni Theoria, Roma-Napoli 1984, a cura di Fausta Antonuc- ci, pp. 92, Lit. 5.000. Nella collana "I riflessi" delle Edi- zioni Theoria, appaiono i trenta- quattro brani che Borges, in collabo- razione con Margarita Guerrero, ha aggiunto al Manuale di zoologia fantastica (1957), tradotto in Italia per Einaudi da Franco Lucentini (1962), con il nuovo titolo El libro de los seres imaginarios (Il libro de- gli essere immaginari), 1967, nei quali non solo di animali più o me- no fantastici si tratta, ma anche di altri "esseri", quali i pigmei, i silfi, le ninfe, i troll, o vari "mostri" pro- dotti dalla immaginazione degli uo- mini dalla antichità ad oggi. Il libro, ricco di riferimenti alle letterature orientali, antico germaniche, ecc., accoglie un nuovo prologo e alcune prose, come "Il doppio", che stanno alla base dell'esercizio ludico e lette- rario del sempre sorprendente scrit- tore argentino. (d-p.)