N. 3 pag. 14 Comunicato Garzanti ENCICLOPEDIA EUROPEA L'OPERA CHE INAUGURA IL TERZO MOMENTO NELLA STORIA DELLE ENCICLOPEDIE Enciclopedia come organizzazione del sapere Schematizzando, nella storia delle enciclo- pedie moderne si possono distinguere tre mo- menti. LEncydopèdìefrancese, quella celeber- rima di Diderot e D'A lembert, volle raccogliere il sapere che, pur ancora ristretto in un 'area che la mente umana poteva abbracciare, tendeva ad anicchirsi di nuovi fermenti, a estendersi su spazi nuovi e molto più ampi. Ma gli enciclope- disti volevano anche, e soprattutto, liberare la cultura e la società del loro tempo dai residui medievali dell'Ancien Regime, ponendo così le basi ideologiche della Rivoluzione francese. Nel tardo Ottocento e agli inizi deI nostro se- colo l'albero del sapere si era moltiplicato in una selva; era nato il culto delle scienze positive e si cominciava ad avvertire la necessità di for- nire ai ceti sociali emergenti te informazioni che avrebbero loro consentito di partecipare alla vi- ta e alle responsabilità delle classi al potere. Le ideologie perdevano la loro capacità di pene- trazione; si sentiva il bisogno di dati, difatti, più che di concetti. Da allora tutte le enciclopedie sono state una raccolta, in diversa misura auto- revole, di nozioni; una «raccolta» che è presto degenerata in «accumulo» di notizie. Pubblicare enciclopedie fu poi spesso, in tempi recenti, non un'operazione di cultura ma soprattutto un affare. Un affare anche facile perchè le enciclopedie che rinunciavano a un'idea conduttrice erano facili da redigere, ri- calcandosi Luna sull'altra con gli opportuni ag- giornamenti. Naturalmente fa eccezione in Ita- lia la grande Enciclopedia Trecc ani che, pubbli- cata tra la fine degli anni Venti egli anni Trenta, resta senza dubbio un monumento, ma caratte- rizzato da un indirizzo prevalentemente nazio- nale che costringe la vastità dell'informazione dentro un sistema concettuale piuttosto chiuso alle prospettive del pensiero europeo. Oggi il campo del sapere si è esteso a tal pun- to che la semplice informazione, per quanto in- dispensabile, non basta. È necessario seguire le linee concettuali in tomo alle quali lo stesso sa- pere moderno si costruisce; sono necessari - per esprimerci in fonna sintetica - «concetti orientativi». Le nozioni non hanno più alcun valore se non sono inquadrate nella prospettiva problematica e dinamica della cultura attuale. L'Enciclopedia Europea si è assunta il diffi- cilissimo compito di restaurare l'istituto stesso della «enciclopedia», e di rappresentare, ap- punto, lo stato della cultura di oggi; non pensa certo di essere paragonabile alla Encyclopèdie degli illuministi ma vuole essere uno strumento vivo, un riferimento sicuro, una guida a vari li- velli per ogni disciplina. Sono passate e conti- nuano a passare sui banchi dei librai migliaia di pubblicazioni, tra le quali si sperde l'occhio degli studiosi, soprattutto dei meno esperii e dei più giovani. Ma anche i più agguerriti sentono il bisogno di essere informati su ciò che si produce in settori vicini al proprio campo di specializza- zione, e difficilmente riescono a fame il punto senza smarrimenti. L'Enciclopedia Europea, volgendo le spalle alle enciclopedie che l'hanno preceduta, ha voluto essere ed è un'opera originale, nel senso che ha le proprie origini in se stessa. Per questo l'Editore ha dovuto affrontare un lavoro gigan- tesco e un grandissimo rischio, impegnando per quindici anni le sue redazioni (che già avevano prodotto opere di alto livello) e chiamando a raccolta centinaia di collaboratori, tra gli espo- nenti maggiori della cultura di tutto il mondo, inclusi 12 premi Nobel. Ci vollero sei anni di preparazione per uscire con i primi volumi e quattro anni per varare l'ultimo, nuovissi- mo volume, che è certamente, fra tutti, il più prezioso. LA STRUTTURA DELL'OPERA Distribuzione e organizzazione delle voci L'Enciclopedia Europea contiene circa 60.000 voci maggiori allineate in ordine al- fabetico nei primi 11 volumi, mentre altre 24.000, dedicate a personaggi e ad argo- menti minori o dell'attualità, sono raccolte, sempre alfabeticamente e con un corpo ti- pografico minuto, in una sezione del XII volume intitolata Repertorio. In tal modo l'Europea raggiunge, nel suo complesso, un numero di lemmi non inferiore a quello di precedenti enciclopedie di grande mole, ma con un sistema di distribuzione che con- sente subito di distinguere l'essenziale dall'accessorio, la trama propriamente cui- -o- turale dei fatti e delle idee dal reticolo più fragile e mutevole del puro nozionismo. Le voci maggiori si possono a loro volta divi- dere in voci semplici, che - impaginate su tre colonne - variano nella lunghezza ma con uno sviluppo sempre contenuto, e in voci complesse o portanti (circa 600), le quali sono immediatamente riconoscibili perché composte in un corpo leggermente più grande e impaginate su due colonne. Affi- date ai più autorevoli studiosi italiani e stra- nieri, esse raggiungono un difficile equili- brio tra saggio (o breve trattato) e informa- zione, e ciò grazie alle accuratissime strut- ture studiate ed elaborate dalle Redazioni Garzanti: sono precedute da una guida pro- grammata alla lettura, sono divise in capito- li e sottocapitoli, sono corredate, in testa o in calce, da rimandi ragionati, mentre altri rimandi semplici, segnalati mediante una freccia (—) e inclusi nel corpo stesso della voce, suggeriscono tutta una serie di nessi e integrazioni con temi e fenomeni collatera- li. Ma più importante ancora è sottolineare la calcolata gradualità dell'esposizione, la quale si articola in definizione, trattazione storica, approfondimento critico, permet- tendo così una lettura della voce a livelli di- versi di difficoltà, secondo il grado di prepa- razione e specializzazione del lettore. Grandi voci, grandi autori Alcune delle voci «portanti», di carattere più strettamente monografico, sono firma- te da un solo autore. Se ne potrebbero citare almeno 500, ma ci limitiamo a pochissimi esempi scelti in aree fra loro diverse e anche lontane: dal Galileo del filosofo della scien- za Ludovico Geymonat al Leonardo di An- dré Chastel, da\Voncologia del premio No- bel Renato Dulbecco al Beethoven di Fedele d'Amico (che da solo potrebbe formare un libretto) o al Proust personalissimo di Gio- vanni Macchia. Per la complessità dell'articolazione si ricor- dano poi Vatomo di Pierre Blaser, una voce che è un modello di esposizione «a gradi- ni», nel senso che può essere letta parzial- mente da chi desideri un'informazione sin- tetica, per intero da chi voglia approfondire l'argomento; oppure la voce sonno di Mi- chel Jouvet, che descrive le varie fasi del sonno, spiegando l'importanza del sonno «paradosso», indispensabile al riposo degli organismi animali; o ancora la voce tempo dell'israeliano Max Jammer, che dà un quadro unitario dei diversi atteggiamenti delle singole discipline nei confronti di que- sta nozione primaria della realtà umana. La collaborazione di numerosi studiosi stra- nieri ha soddisfatto la necessità di un'aper- tura al sapere di tutto il mondo: così, per ri- spondere a una domanda che si pone dram- matica fra gli italiani, la voce terremoto è sta- ta affidata al giapponese Tetsuo Santo, pro- fessore all'Università di Kòbe. Altre voci, invece, in considerazione della loro vastità e problematicità, sono il risulta- to di contributi di studiosi diversi, ciascuno dei quali esamina l'argomento da una pro- pria angolazione. Così, per esempio, le voci dedicate agli Stati trattano separatamente, ma in una prospettiva organica, gli aspetti economici e sociali dei singoli paesi, la loro geografia, storia, letteratura ed arte, e ogni settore è affidato a uno specialista: la voce Italia consta di ben 165 pagine, che equival- gono a oltre 600 pagine di un'edizione nor- male; essa comprende i contributi di 23 au- tori. tra i quali Nino Andreatta e Paolo Sylos Labini per l'economia. Rosario Romeo per la storia. Analoga struttura presentano Francia e Gran Bretagna ( i capitoli sulla lette- ratura sono firmati, rispettivamente, da Jean Starobinski e David Daiches), Stati Uniti, Giapponese*:., con l'avvertenza che le parti geografico-economiche di questo set- tore sono state quasi tutte curate da Pierre George, lo studioso, professore alla Sorbo- na, che ha fondato un nuovo indirizzo della geografia moderna, arricchendola di forti stimoli culturali. Le voci «a grappolo» Più caratteristica ancora è la costruzione «a grappolo» di alcune voci che, per la loro stessa natura, risultano interdisciplinari op- pure implicano gradi e modi di approccio differenziati. La voce marxismo dimostra, con i contributi di Iring Fetscher, Gianni Vattimo e Louis Althusser, quel pluralismo critico che è uno dei tratti distintivi dell'opera; le voci psichia- tria, psiivanalisi, psicologia nascono dall'im- pegno di più studiosi di scuole diverse e, in particolare per la psicoanalisi, Joseph Sand- ler dà un'eposiz.ione sistematica della mate- ria centrata sugli sviluppi del pensiero di Freud e attenta alla pratica terapeutica, mentre Giovanni Jervis olire uno scorcio delle correnti dopo Freud e Gianni Vattimo analizza le molteplici relazioni fra psicoana- lisi e cultura contemporanea; di tre autori è anche la voce polimeri, la cui parte più so- stanziosa si deve al Nobel Giulio Natta. Necessariamente interdisciplinari sono in- vece le trattazioni di grandi movimenti cul- turali, come barocco o romanticismo, che si articolano in un quadro preliminare stori- co-ideologico, procedendo poi con una se- rie di capitoli sull'arte, la letteratura, la mu- sica. A proposito dell'«interdisciplinarità», parola oggi abusata, essa è presente nella Enciclopedia Europea in modi ragionati e consapevoli, quando è richiesta dalla natu- ra degli argomenti o è parsa funzionale all'individuazione di aree e fenomeni altri- menti ignorati. Per esempio, è tornato utile aggregare alcuni aspetti o momenti della letteratura ai grandi eventi storici cui sono collegati ( letteratura delle crociate come sot- tolemma di crociate-, letteratura risorgimenta- le come sottolemma di risorgimento-, lettera- tura della resistenza in calce alla voce resi- stenza ecc.). Il coordinamento più riuscito: quello tra «informazioni» e «concetti» Un'enciclopedia non può rinunciare all'in- formazione capillare. E perché questa non fosse d'impaccio a un discorso ampio, a ca- rattere concettuale, le Redazioni Garzanti hanno messo a punto una «macchina» sus- sidiaria, ossia una serie di supporti e stru- menti didattici che affiancano e integrano le trattazioni più complesse. Innanzitutto ricordiamo le cronologie che corredano molte voci storiche, artistiche, letterarie; composte in corpo minore, esse corrono pa- rallelamente al testo formando un quadro di riferimento indispensabile o, meglio, un contrappunto continuo, mnemonico-orien- tativo, alla lettura della parte saggistica. Funzione analoga, di sussidio pratico, han- no i numerosi riassunti delle più significati- ve opere letterarie e musicali, posti in calce agli autori maggiori; i glossari che accompa- gnano le voci relative a discipline e argo- menti con terminologia specialistica (esem- plari quelli di mitologia, metrica, retorica e sti- listica)-, le tavole sinottiche che accompagna- no alcune voci in forma di elenchi e classifi- cazioni. È USCITO IN AUTUNNO IL XII VOLUME CHE CONCLUDE L'OPERA Una bibliografia ordinata per concetti suggerisce 90.000 titoli per una biblioteca ideale Il volume XII, appena uscito, é occupato per due terzi (928 pagine, pari a 6000 pagine di un libro in formato comune) da una bi- bliografia universale organizzata in un si- stema che si configura come una vera e pro- pria «mappa del sapere». Discussa in un grande Convegno svoltosi a Roma il 9 e il 10 novembre, essa ha avuto immediata acco- glienza anche da parte della stampa, attra- verso il riconoscimento di scrittori e critici. Riportiamo alcuni fra i giudizi più significa- tivi, che ci esimono da un'illustrazione par- ticolareggiata dell'opera. Federico Zeri, su «La Stampa» del 16 no- vembre, ha scritto: «Garzanti l'ha azzeccata in pieno. Il volume di chiusura è infatti una grande sorpresa (ignoro se ne esistano pre- cedenti); esso è un volume di bibliografia articolata per sezioni... L'insieme risulta di enorme utilità, specie per chi considera un'opera del genere non solo strumento di consultazione, ma mezzo di ricerca e di au- silio; e le sezioni che ho avuto modo di leg- gere quali campioni sono risultate tutte ineccepibili, essenziali e molto aggiornate». Franco Fortini su «Panorama» del 19 no- vembre: «È un'opera, in ogni senso della parola, straordinaria. Da leggere, non solo da consultare. Lo si dice spesso e qui è ve- ro». E più avanti, dopo aver indicato legami con gli 11 volumi precedenti, il critico affer- ma che questa bibliografia «mira... alla bi- blioteca mentale e ai progetti di conoscenza che si formulano nell'intelligenza di chiun- que legga». Alberto Asor Rosa su «la Repubblica» del- l'8 novembre, con un'analisi che si adden- tra nei meccanismi della nostra «macchi- na» bibliografica: «L'Enciclopedia Euro- pea..., con il dodicesimo volume testé ap- parso, rimette in gioco la propria stessa fi- sionomia di partenza e proclama la possibi- lità ancora sopravvivente di "rimettere ordi- ne" nello sterminato universo del sapere, proponendo una minuziosa riclassificazio- ne delle categorie e una rinnovata, aggior- natissima sistemazione di quella vera e pro- pria branca della ricerca, che è ormai dive- nuta la bibliografia... Le introduzioni teori- co-critico-storiche, premesse alle diverse sezioni, sono come trame di riferimenti di- stese sull'intera materia enciclopedica, e al tempo stesso introduzioni efficaci alle lun- ghe, ma non prolisse, anzi essenziali e ben distribuite bibliografie. 1 raccordi proposti risultano evidenti: senza grande sforzo si può da qui risalire a uno qualsiasi degli infi- niti punti dell'enciclopedia interessati da un determinato discorso». Aggiungiamo poche altre informazioni. Il vastissimo materiale bibliografico è stato distribuito in 24 sezioni: Filosofia e scienze umane, Religioni, Storia, Diritto, Econo- mia, Geografia, Lingue, Letteratura, Ar- cheologia e arte antica, Arte, Musica, Spet- tacolo, Culture extraeuropee, Scienza e tec- nica (introduzione generale), Matematica, Fisica, Chimica, Astronomia, Scienze della Terra, Medicina e biologia. Scienze natura- li, Probabilità e statistica. Tecnologia, Varia. Ciascuna sezione si suddivide, a sua volta, in sottosezioni, capitoli c paragrafi, tutti con- trassegnati da una numerazione decimale che evidenzia la scansione interna e facilita i rinvìi da un settore all'altro, assicurando cosi gli opportuni nessi tra aree contigue e tra nozioni convergenti. Entro questa architettura generale, l'orga- nizzazione ha tuttavia seguito criteri diffe- renziati, che tengono conto delle peculiari- tà delle singole materie. Tutte le sezioni sto- rico-umanistiche (e le loro principali sotto- sezioni) sono aperte da saggi introduttivi che, in contrappunto con le voci corrispon- denti degli altri volumi, hanno lo scopo di offrire un'efficace chiave di lettura della bi- bliografia che segue; e tutte le parti di una certa consistenza prevedono un paragrafo di «opere generali», una sorta di prezioso «magazzino» dove sarà facile reperire stru- menti di consultazione e di studio, le storie complessive, le enciclopedie e i dizionari, i periodici specializzati ecc. Infine si segnala che la bibliografia è prece- duta da un ampio capitolo sui due massimi istituti destinati alla conservazione del pa- trimonio culturale e documentario, le bi- blioteche e gli archivi, di cui s'illustrano la storia, le strutture, le funzioni, in un quadro comparativo che prende in considerazione sia i grandi organismi internazionali come la Library of Congress, sia le piccole unità locali. Complementi e aggiornamenti Le ultime 400 pagine del XII volume sono occupate da due sezioni strettamente fun- zionali e complementari a tutta l'opera. Un indice repertorio, che riporta tutti i lem- mi dei precedenti volumi (aggiungendone altri di aggiornamento), assolve il prezioso compito di consentire un uso totale e insie- me capillare dell'intera enciclopedia, rive- lando le innumerevoli notizie e voci «na- scoste» che sono disseminate nel suo denso tessuto: infatti l'Europea ha spesso assorbi- to in alcune «voci portanti» quei contenuti che in altre enciclopedie, prevalentemente informative, sono stati evidenziati con esponenti propri. Una serie di tabelle statistiche aggiornano tutti i dati raccolti nei precedenti volumi, ar- ricchendoli di nuovi elementi. A queste si affiancano grafici e tabelle riassuntive con- cepiti e realizzati per rappresentare con la maggiore evidenza possibile particolari fatti della vita economica. Da dieci anni la stampa italiana e estera... THE TIMES COBBIEBE BELLA SEBA Garzanti ha provato a fare il punto sulla situazione europea e pubblica i risultati di questa indagine: questo per dire che ha fatto mollo più che pubblica- re un'altra enciclopedia. (.. ) Ha evitato la formula facile che propone facile cultura, dando per sconta- to che i fruitori di questa enciclopedia vogliono idee non menoche fatti. ( . (Nessun editore avrebbe po- tuto rendere un miglior servizio al suo paese. Peter Nichots Dalle sene di puri dati e di oggettive notizie, spesso anagrafiche e sterilizzate, caratteristiche delle enci- clopedie tradizionali, siamo passati cosi a una pro- blematicità attualissima che non trascura quei dati di fatto ma li avviva con desta coscienza delle situa- zioni dell'oggi. Vittore Branca Irtuitfttrtfr^itgeBfinf Un'enciclopedia che e un capolavoro di chiarezza. L'opera non è europea solo di nome, ma è concepita ne Ilo spi ri lo de Ila tradizione culturale europea inte- sa in senso moderno. Karl Kom COBBIEBE DELLA SEBA Mi sembrano particolarmente rilevanti, anche per- ché non comuni ad alcune altre analoghe opere ita- liane, le parti dedicate al diritto e all'economia. (...) L'importanza di esse staanzitutto nella loro presen- za. Ma essa sta anche nella qualità scientifica, nella capacità di sintesi informativa e di chiarezza esposi- tiva e nel ventaglio delle collaborazioni. Bruno Visentini Molti fra i nostri migliori scienziati e specialisti so- no presenti: Pierre George, autore di tutte le più importanti voci di geografia economica, Claude Lé- vi-Strauss, Louis Althusser. Ma più che la presenza di firme prestigiose colpisce la tenuta complessiva dell'opera: gli articoli troppo brevi peressere firma- ti sono egualmente scritti dai migliori specialisti. Ed è soprattutto fra le voci politiche e quelle di sto- ria della società italiana che alcuni contributi avran- no grande risonanza. Jean-Michel Gardair LA STAMPA L'Enciclopedia Europea è una prova che, in quanto praticabile, l'utopia enciclopedica è anche una ge- nerosa realtà (...) Ci dà l'idea dell'alto livello orga- nizzativo e scientifico con cui lo sforzo garzantiano è stato realizzato. Giuseppe Galasso Il 9 e il 10 novembre, nella Sala delle Conferenze della Biblioteca Nazionale di Roma, si è svolto un Convegno su «L'Enciclopedia Europea e una nuova organizzazione del sapere», coordinato e di- retto da Tullio De Mauro, ordinario di Filosofia del linguaggio nell'Università di Roma. Dopo la relazione d'apertura di De Mau- , i lavori sono proseguiti con venti relazioni e interventi di altret- tanti studiosi di varie discipline, per lo più appartenenti al corpo accademico dell'Università della capitale, a cominciare dal Retto- re dello stesso ateneo, professor Antonio Ruberti. Il programma era articolato in tre sezioni: «L'Enciclopedia Euro- pea e le scienze fisiche e naturali» (Cario Bernardini, Maria Gio- vanna Garroni Platone, Alberto Oliverio, Cario Cellucci, Giorgio Letta); «L'Enciclopedia Europea e le scienze storiche e umane» (Alberto Asor Rosa, Luigi de Nardis, Emilio Garroni, Paolo Spira- no, Nino Borsellino, Claudio Magris, Armando Petrucci, Gianni Vattimo, Anna Maria Giorgetti Vichi); «L'Enciclopedia Europea e le trasformazioni tecniche e sociali» (Antonio Golini, Stefano Ro- dotà, Antonio Ruberti, Luigi Spaventa, Ottaviano Del Turco, Al- berto Ronchey). Dalle analisi approfondite dei relatori sono emersi lo straordina- rio spessore culturale dell'opera, il suo prestigio di guida sicura, indispensabile, alle forme e tecniche del sapere attuale. La Casa Editrice Garzanti vi invita a prendere visione dei volumi della ENCICLOPÉDIA EUROPEA Per conoscere l'opera, avere maggiori informazioni e ampio materiale informativo potrete rivolgervi al vostro libraio di fiducia o telefonare direttamente alla Garzanti Editore. Roma 06/851658 Milano 02/794662 GARZANTI