n. 5 Un colloquio a distanza: Svevo e Joyce di Carla Vaglio Marengo Italo Svevo, Scritti su Joyce, a cura di Giancarlo Mazzacurati, Pratiche, Parma 1986, pp. 140, Lit. 12.000. La storia del rapporto che legò due tra le più alte coscienze letterarie del secolo, Svevo e Joyce, è raccontata, con puntigliosa intelligenza e finez- za, da Giancarlo Mazzacurati nella ampia prefazione e nelle esaurienti note della nuova raccolta in volume degli Scritti su Joyce di Svevo. Dal volume emerge particolarmente vi- vo quello che Mazzacurati chiama il "groppo di combinazioni", il mira- colo delle coincidenze, l'inestricabi- lità degli incastri e delle intersezioni, la complessità degli scambi e sovrap- posizioni che modellarono l'incon- tro a Trieste tra lo sconosciuto scrit- tore irlandese ventiduenne Joyce e il quasi cinquantenne Ettore Schmitz, misconosciuto autore di romanzi, novelle, opere teatrali e saggi sotto il nome di Italo Svevo, in quel mo- mento principalmente industriale produttore di vernici. Le lezioni di inglese commerciale che Svevo rice- vette da Joyce nel 1907 rappresenta- rono l'inizio di un'amicizia e di un sodalizio intellettuale destinati a du- rare nel tempo anche al di là degli effettivi contatti e presenze; come sosteneva Joyce a chiusura del bre- vissimo contributo inviato a "Soia- ria" per il numero dedicato a Svevo: "A me rimane la memoria di una persona cara e un'ammirazione di lunga data che con gli anni, anziché affievolirsi, matura". Le asimmetrie e le scontrosità del carattere dei due personaggi nulla tolsero al fonda- mentale riconoscimento dei recipro- ci valori. Il loro incontro, tuttavia, non ap- pare totalmente sorprendente in quel microcosmo borghese crocevia di culture, luogo di contraddizioni e coincidenze tra diverse economie, tradizioni, aspirazioni politiche, che fu Trieste, particolarmente in quel volgere di secolo. E fu Trieste che l'esule Joyce elesse a sua seconda pa- tria, al punto da adottarne nella con- versazione familiare il dialetto. E con Trieste, "la nostra cara Trieste", come scriveva Joyce alla propria compagna Nora, la Trieste che fa ro- dere il fegato ("And Trieste, ah Trie- ste ate I my liver", Finnegans Wake, 301), sede degli affetti e delle amici- zie profonde, ibrido amalgama che impegna ogni energia vitale, Joyce intratterrà un rapporto di odio e amore molto simile a quello che eb- be per la natia Dublino, lasciandosi permeare e possedere dalla ricchezza delle sue suggestioni. La contiguità stessa dei testi raccol- ti in questo volume, oltre a porre ovvi problemi di sistemazione e di datazione, pare produrre nuove e fruttuose considerazioni critiche che illustrano non solo la grande omoge- neità e coerenza della produzione sveviana (molto appropriatamente il curatore individua la presenza di "si- stemi metaforici integrabili" in essa) ma anche il suo aprirsi, sulla scorta delle letture dell'opera joyciana, a stimoli linguistici e letterari molto lontani da quelli che parrebbero suoi propri. Alludiamo da un lato alla proposta fatta dal curatore di leggere il finale de La coscienza di Zeno come la traduzione di uno stato di sostan- ziale sintonia con il Joyce di The Por- trait (Dedalus, in italiano); dall'altro alla proposta di stabilire una dipen- denza tra l'operazione letteraria cui Svevo tende nell'incompiuto Vec- chione e la lettura di quanto era noto e pubblicato di Work in Progress (poi intitolato Finnegans Wake), testimo- niata nel frammento B ("Joyce dopo Ulysses"), dove Svevo non esita a se- guire Joyce nei meandri della sua complessa operazione linguistica ben cogliendone la differenza da al- tre esperienze, come ad esempio quella futurista, che costituiva un ovvio termine di paragone: "Non so- no parole in libertà. Anzi, tutt'altro. È la ricerca del modo come la paro- la...". L'interruzione della frase non ci autorizza neppure a intrawedere in Svevo una difficoltà di formulazione L'ultima sigaretta di Alberto Cavaglion Italo Svevo scrittore (I. Svevo nella sua nobile vita), a cura di Paolo Briganti, Ed. Zara, Par- ma 1986, pp. 40-LIV, s.i.p. Se il 1985 è stato l'anno delle competizioni sveviane e del bellum omnium contra omnes, il 1986 si presenta come l'anno delle conferme. La tragedia di Cemobyl ha fatto tremare le vene ai polsi di tutti i lettori dell'ultima pagina della Coscienza di Zeno. Non era ancora ter- minato il brivido dell'ecatombe, ed ecco il mi- nistro della Sanità della Repubblica italiana che ci mette lo zampino e procura un secondo sussulto: U. S., ha instancabilmente ripetuto in conferenze stampe, interviste, norme per la Gazzetta Ufficiale. Dove, come è noto sempre ai lettori della Coscienza, U. S. non significa United States, ma appunto quello che intende- va il Ministro: Ultima Sigaretta. Su un piano più strettamente bibliografico non sono mancate conferme ugualmente per- suasive; esse hanno rassicurato il medesimo let- tore, lo hanno confortato risollevandolo da quel vago senso di torpore che aveva assalito tutti dopo l'avvenuta liberalizzazione dei diritti di stampa. Fra le novità senza dubbio eccelle, per l'effetto ed il garbo con cui è presentata, la ri- stampa anastatica del Profilo autobiografico, pubblicato nel 1928 dall'editore milanese Mor- reale (quello, per intenderci, della seconda edi- zione di Senilità). Si trattava di una plaquette pensata come omaggio. Nel lungo saggio annes- so a questa pubblicazione, Paolo Briganti ci rac- conta, come se fosse un giallo, la vicenda ro- manzesca di questo testo, di cui non si è mai trovato l'originale (ma si sa che, con il pretesto di ricopiare a macchina le pagine troppo apolo- getiche che l'amico Giulio Cesari aveva confe- zionato per lui, Schmitz volle provvedere perso- nalmente a scrivere un'opera nuova ed origina- le). Diventata da tempo un'opera introvabile, difficilmente consultabile in biblioteca, bene hanno fatto gli ideatori di questo volumetto a riproporcela per intero, con tutti gli annessi e connessi: il ritratto dell'anziano scrittore, la bi- bliogafia, l'antologia della critica fino al 1928 (un piccolo capolavoro di stile e di buon senso commerciale milanese: quattordici facciate, po- co meno di quanto Svevo stesso aveva pensato di dedicare alla storia di sessanta e più anni della sua vita). Un particolare elogio merita l'apparato critico-erudito, fittissimo ed assai prezioso per chi oggi voglia penetrare nei mean- dri della storiografia sveviana; ed un utilissimo strumento d'appoggio per chi abbia intenzione di approfondire lo studio della biografia dello scrittore triestino. m ._3jQ DOT 3doc icrac iDorS □□□ir 1DDC ]COC BJELEn ricboc □ce te m cu § Laura Toscano I passi segnati Una Genova allarmante e misteriosa... Un giornalista che indaga... Un nodo mortale di cronaca nera, intrigo politico, affarismo, sequestri BR... Una scrittura tutta immagine e azione. Pietro Bellasi II giardino del Pelio Segni, oggetti e simboli della vita quotidiana Le miniritualità e le immagini di ogni giorno affrontate con il taccuino del sociologo e la meraviglia del bambino. Una serie di piccoli saggi scritti in punta di penna. Presentazione di Gillo Dorfles Edizioni ('.osta & Nolan Genova Distribuzione Messaggerie Libri THE AGE OF CORREGGIO AND THE CARRACCI Emilian Painting of the Sixteenth and Seventeenth Centuries Exhibirion Catalogue New York, Metropolitan Museum of Art 26 March-24 May 1987 EMILIAN PAINTING OF THE 16TH AND 17TH CENTURIES Symposium Proceedings Washington, National Gallery of Art January, 29-30 1987 THE SCHOOL OF BOLOGNA, 1570-1730 CALVAERT TO CRESPI Exhibirion Catalogue London, Harari & Johns Ltd. 8 Aprii - 15 May 1987 NUOVA ALFA EDITORIALE BORINGHIERI NOVITÀ* MORITZ SCHLICK FORMA E CONTENUTO Lectio 182 pp. L. 28 000 L'impatto filosofico delle teorie della relatività di Einstein nella geniale elaborazione del fondatore del "Circolo di Vienna". J.R. KREBS E N.B. DAVIES ECOLOGIA E COMPORTAMENTO ANIMALE Etologia e Psicobiologia 344 pp. L. 45 000 Lo studio dell'influenza dell'ambiente sul tipo di comportamento che un animale adotta per sopravvivere e riprodursi. HUGO STEINHAUS CENTO PROBLEMI DI MATEMATICA ELEMENTARE Superuniversale 220 pp. L. 26 000 Un piccolo classico della divulgazione matematica: problemi di algebra, di geometria piana, di geometria solida, di "matematica curiosa", giochi matematici, "problemi senza soluzione"... ANNA FREUD E ALTRI L'AIUTO AL BAMBINO MALATO Programma di Psicologia 286 pp. L. 37 000 Un'antologia di saggi che affrontano con grande chiarezza le conseguenze di malattie e handicap organici sullo sviluppo psicologico del bambino. SILVIA BONINO I RITI DEL QUOTIDIANO Lezioni e seminari 166 pp. L. 22 000 Le forme di ritualizzazione del comportamento che regolano i rapporti sociali nella vita quotidiana. DIZIONARIO DI ECONOMIA POLITICA VOL. 12 IMPRESA MERCATO PRODUZIONE 262 pp. L. 35 000