;N. 9 pag. 11 Dalla parte di Giulia di Mariella Di Maio Lapo Rinieri de'Rocchi, Glan- nantonio stegagno, Storia di Giulia. Nuove indiscrezioni sten- dhaliane dall'Archivio di Casa Ri- nieri de'Rocchi, con una nota di Massimo Colesanti, Sellerio, Pa- lermo 1987, pp. 141, Lit. 15.000 Gli specialisti di Stendhal sanno bene chi è Giulia. Giulia Rinieri de'Rocchi, poi sposata Martini (era andata in moglie a un suo cugino nel 1833) fu infatti amante, corrispon- dente, amica dello scrittore per lun- ghi anni ed occupò un posto così importante nella sua vita da strap- pargli (ed era cosa assai difficile) una formale proposta di matrimonio. Ed è il rifiuto ai questa proposta — per volontà del suo tutore — che ha reso questa nobildonna italiana molto ce- lebre fra gli stendhalisti, perenne- mente e felicemente costretti a riper- correre una trama biografica tra le più complesse e affascinanti, a una continua oscillazione tra "opera" e "vita". Si sa bene infatti che per chi studia Stendhal tutto ciò che riguarda il "soggetto" Henri Beyle è straordina- riamente importante: letture, fonti, incontri, amori, viaggi. E la creazio- ne di particolari competenze (i mi- gliori critici sono sempre "beylisti" e "stendhalisti" se si vuol proprio fare questa differenza) è la condizione per entrare in una specie di clan namente il presentatore, un tentati- vo di fissare in contorni meno sfu- mati e meno incerti una figura fem- minile rimasta finora enigmatica e sfuggente. Giulia dai tanti (troppi) cognomi — perché a quello da ragaz- za e da sposata va aggiunto il cogno- me mutuato dal tutore pigmalione Daniello Berlinghieri — esisteva sol- tanto come riflesso dell'amore quin- dicennale di Stendhal: attraverso let- tere, postille, riferimenti misteriosi. E per molto tempo era rimasta oc- monumentale cassaforte di noce" dei Rinieri de'Rocchi, con dati e mate- riali relativi a Stendhal, soprattutto con le sue famose note marginali tal- volta rilette e reinterpretate. Intorno a Giulia, donna forte, volitiva e per tanti versi anticonformista rispetto alla sua epoca, prende corpo un in- terno familiare che ha il fascino sot- tile di certi vecchi ritratti o di certe vecchie incisioni: il padre, le sorelle, i fratelli, i parenti, il Berlinghieri, ministro del Granduca di Toscana a Parigi e accanto a loro, gli innamora- ti e i pretendenti della nostra eroina, che furono — a quanto sembra — abbastanza numerosi. La storia di Giulia, fra la Toscana e Parigi, è fatta anche di una com- Stendhal in fondo, che continuerà a vedere "Si" quasi fino alla morte, nel ruolo discreto e a lui più adatto di amante. Attraverso i suoi atteggia- menti, i suoi comportamenti, in- somma, ma soprattutto attraverso le sue lettere Giulia Rinieri acquista fi- nalmente nel libro una sua autono- mia di personaggio ("tradizionale" e anche "nuovo", come scrive Stega- gno), il che è molto importante per gli studiosi di Stendhal, ma ancora di più per i lettori meno specialisti. Perché questo racconto, scritto con garbo ed eleganza, ma anche con pe- rizia erudita, può riconciliarci — e non è davvero poco — con il genere biografico che di questi tempi e forse un po' troppo inflazionato. molto singolare ed anche molto esclusivo. Si può insomma essere let- tori ed ammiratori delle opere di Stendhal, ma per diventare degli spe- cialisti ci vuole altro: conoscenze perfette, doti filologiche, capacità di decifrare enigmi e criptiche allusioni e soprattutto è necessaria una passio- ne intensa e un po' fanatica. Tutte queste caratteristiche sono state pro- prie dello standhalismo italiano e al- meno due fra i suoi più illustri rap- presentanti, Luigi Foscolo Benedet- to e Pietro Paolo Trompeo, si sono occupati di Giulia Rinieri. Il primo con le sue Indiscrétions sur Giulia (Le Divan, 1934); il secondo chiosando, chiarendo, precisando non pochi particolari rilevanti. Data tanta au- torevolezza, sembrava che su questa pagina della vita di Stendhal non ci si dovesse più ritornare. Ci ritornano invece e per darci un contributo originale e interessante gli autori di questa Storia di Giulia- che esce in edizione elegante e con magnifiche illustrazioni, presentata da Massimo Colesanti, una delle fir- me più importanti nel panorama at- tuale dello standhalismo. Cosa ci di- cono dunque di nuovo su Giulia La- po Rinieri de'Rocchi, suo discenden- te diretto, e Giannantonio Stegagno, medico (com'è in una certa tradizio- ne da H. Martineau a B. Pincherle) e cultore appassionato e competente di cose standhaliane? Ci forniscono indubbiamente molte precisazioni, molte utili correzioni, alcune propo- ste interpretative che saranno di grande utilità per gli studi specifici. Ma non si tratta solo di questo. Questo loro ritratto di signora in- fatti è soprattutto un libro "dalla parte di Giulia", come nota opportu- L'ORA ILLEGALE Sinistra indipendente Gn anno vissuto pericolosamente: testimonianze, lettere e interviste sull'applicazione dell'ora di religione nelle scuole. Documentazione in appendice A cura di Carmine Fotia e Emma Mariconda. Con un'intervista a Luciano Guerzoni Dal 15 settembre in libreria a Lire 7.000 cultata da una cifra, un crittogram- ma "Si", da Siena la sua città, come il suo illustre amico usava indicarla fin dal gennaio del 1830, tre anni dopo il loro primo incontro a Parigi. Oppu- re, come avviene più tardi, era stata "nascosta" nel nome di un palazzo ("Riccardi") dove si svolgeranno, an- che dopo il suo matrimonio, incon- tri calorosi e indimenticabili. Ma chi fosse davvero Giulia, quali fossero i suoi gusti, il suo carattere, il suo modo di pensare non ce l'aveva detto nemmeno Benedetto, che pur aveva visto in lei un possibile model- lo di Mathilde de La Mole in Le Rou- ge et le Noir. Per Rinieri e Stegagno invece cambia il punto di vista: la protagonista è Giulia e le loro cono- scenze stendhaliane sono rielabora- te, rifuse in una trama di racconto che si articola su altri tasselli e altri personaggi, finora in ombra. Sulla base di un materiale inedito di gran- de interesse quale può essere un ar- chivio di famiglia si costruisce un in- castro raffinato di documenti, lette- re, notizie, tirati fuori dalla "vecchia plessa e intricata trama di rifiuti, di concessioni, di calcoli e di abbando- ni in cui entrano molti personaggi e molte comparse. Ed è un itinerario non banale verso le "giuste nozze" (per convenienza, con il cugino Mar- tini), un itinerario in cui Colesanti rileva giustamente quasi uno scena- rio da opera buffa. Fra gli attori della "commedia" (un tutore anziano e fin troppo affettuoso, il timido e sfortu- nato Fracassetti, Peruzzi, T'interes- sato" Roberto Berlinghieri, il "bel" Cario Bianchi) Stendhal gioca il suo ruolo fin dalle avances abbastanza sorprendenti della primottocentesca signorina Rinieri: "So bene e da mol- to che siete brutto e vecchio, ma vi amo", partecipando a quelle che chiamava le "battles of Si [enne]", fino alla "fatai letter" di Pietrasanta, con cui l'amata gli toglieva ogni spe- ranza. Ma in tutti questi intrighi, in tutte queste manovre, colei che tira davvero i fili, che conduce il gioco è proprio Giulia che riesce a non scon- tentare nessuno: la famiglia che la voleva maritata, il tutore e lo stesso A. B. Yehoshua Il poeta continua a tacere Tre racconti di un grande scrittore israeliano pp. 151, L. 18.000 E. Trevisan Semi Allo specchio dei Falascià Ebrei ed etnologi durante il colonialismo fascista pp. 166, L. 18.000 Editrice La Giuntina Via Ricasoli 26, Firenze COMMENTARIUM al CODEX PURPUREUS ROSSANENSIS A cura di Guglielmo Cavallo, Jean Grlbomont, William C. Loerke (testo bilingue: italia- no e inglese). Voi. di cm. 32,5 x 27, di pp. 232 + 48 di tav. I.t., rileg. In m. pel le, con custodie: separatane dal tac-slmile, L. 250.000. * Catherine Durand-Cheynet ALESSANDRO NEVSKI o il Sole della Russia "Profili", n. 6, rlleg.; pp. 492, L 40.000. Pierre Aubé GOFFREDO DI BUGLIONE "Profili", n. 7, rileg., III.; pp. 364, L 36.000. * Bruno Basile L'INVENZIONE DEL VERO La letteratura scientifica da Galilei ad Algarotti "Studi e Saggin. 5; pp. 248, L. 30.000. Lucia Battaglia Ricci RAGIONARE NEL GIARDINO Boccaccio e i cicli pittorici del 'Trionfo della Morte' "Studi e Saggi", n. 6; pp. 240 + 36 di tav. i.t., L. 30.000. Annette Von Droste- Hùlshoff IL FAGGIO DEGLI EBREI Ediz. Italiana a cura di Fran- cesco Politi, con una Nota in- troduttiva di Josef Kunz e un Profilo biografico-critico di Ernst Alken. "Omikron", n. 23: pp. 124, L. 13.000. IL PIACEVOL RAGIONAMENTO DE L'ARETINO Dialogo di Giulia e di Madalena A cura di Claudio Galderlsi, In- troduz. di Enrico Rufi, Presen- tar. di Giovanni Aqullecchia. "Omikron", n. 24; pp. 132, L. 15.000. RIPROPOSTE TRIONFI E CANTI CARNASCIALESCHI TOSCANI DEL RINASCIMENTO A cura di Riccardo Bruscagli Edlz. di 2000 esemplari numerati; 2 voli, di pp. 636, tutte a colori, con 68 tavola fuori testo a colori, rileg., In cofanetto, L. 160.000. Chiedere alla Casa editrice l'abbonamento gratuito al periodico «Salerno Libri». SALERNO EDITRICE VIA DI DONNA OLIMPIA. I86 00152 ROMA-Tel 53 15 684/8