ENZO FILOSA LA PICT A Romanzo «Un nuovo narratore, un ingegno singolare e autentico, uno scrittore a tutto campo.» Geno Pampaloni Varianti 109 pp. L. 14 000 GEORGES PEREC MI RICORDO Per Georges Perec, un estroso e geniale compagno di giochi letterari di Queneau e di Calvino, il racconto si costruisce attraverso un accumulo di «banalità della memoria». Varianti 133 pp. L. 15 000 ANDRÉ GIDE RITORNO DALL'URSS Prefazione di Alfonso Berardinelli Un libro famoso (1936) riproposto a una lettura attuale: la testimonianza di un disincanto e insieme lo specchio di una intellettualità europea che aspira alla palingenesi e ricade nella sua immedicabile frustrazione. Temi 152 pp. L. 16 000 MOSHE LEWIN LA RUSSIA IN UNA NUOVA ERA Una interpretazione storica Il maggiore esperto di storia della società sovietica analizza i processi evolutivi che portano dall'era staliniana al nuovo corso di Gorbacév. Temi 140 pp. L. 15 000 D. PARISI C. CASTELFRANCHI LA MACCHINA E IL LINGUAGGIO Tra linguistica e informatica: una risposta operativa alle rinnovate esigenze dell'interdisciplinarità. Serie di Informatica 402 pp. L. 50 000 ROBERT LANGS FOLLIA E CURA L'orientamento comunicativo di Langs lo conduce a riformulare la tecnica psicoanalitica classica nei concetti fondamentali di transfert e controtransfert. Programma di Psicologia 329 pp. L. 50 000 Bollati Boringhieri 0 non con la realtà. Si può, allora, distinguere una creatività autentica da una pseudocreatività falsificante. In quest'ultima ha da essere mimetizzata sotto luccicanti stagnole ed orpelli la natura "fecale" del prodotto, che viene, così, presentato sotto forma estetizzante, retorica e falsa (Detto tra parentesi: chissà se qualcuno, negli studi per l'anniversario di D'Annunzio, partendo da posizioni diverse da quelle psicoanalitiche, arriverà a conclusioni analoghe? L'occasione sembra propizia per una verifica). E così pure l'opera scientifica sarà più un'esibizione che un contributo effettivo alla ricerca. Le considerazione sul nucleo perverso latente, proprio perché molto suggestive e convincenti, possono risultare piuttosto inquietanti. La perversione non è vista e riconosciuta soltanto come mostruosità, ma in essa si ravvisa anche un tentativo, sia pure abortito ed aberrante, di sistematizzazione creativa di sé, del mondo relazionale e della realtà. Nella densissima Prefazione all'edizione italiana, Pier Mario Masciangelo, si domanda se il nucleo perverso, presente in ognuno di noi, "non abbia a che fare con le origini stesse del funzionamento psichico", dato che "il rappresentare, cioè il pensare, dispone di matrici comuni — riprodotte sul piano etimologico — con il fingere. La rappresentazione psichica è una finzione, un artefatto condiviso fra gli uomini in funzione del loro pensare e comunicare per simboli... L'allucinazione primitiva, l'atto magico di soddisfazione del desiderio, non costituisce forse... la prima 'bugia' che l'essere umano si racconta e insieme il primo passo verso la pensabilità della cosa e (verso) la fantasia?" (p. XVI). Pur fondando la propria ricerca sulle teorie freudiane, l'autrice si discosta da alcuni assunti di Freud, argomentando in modo convincente i propri dissensi, come, ad esempio, fa contro la teoria freudiana del monismo fallico, secondo cui nella mente dei bambini, sia maschi sia femmine, sarebbe esistita la sola rappresentazione degli organi sessuali maschili. Così, interessante è il modo di vedere l'idealizzazione, che occupa un posto fondamentale nelle perversioni: non solo mirata a proteggere dall'aggressività, ma anche, e soprattutto, a proteggere sé (e non l'oggetto!) dal disprezzo. Come a dirsi: "Se mi circondo di cose squisitamente luccicanti, posso mimetizzare il fatto che mi sto occupando in attività escrementizie sterili e inerri anziché in attività vive e feconde". Nuovo anche il modo di intendere i sogni, paurosi, d'esame: non tanto come rassicurazione del tipo: "L'esame l'ho già dato, per cui non devo temere più nulla"; ma, al contrario, come espressione dell'esigenza dell'ideale dell'Io, che pretende che il crescere sia realmente effettivo e non fittizio. Il sogno d'esame, allora, starebbe a dire: "Sì sì, datti pure tante arie, ma sotto sotto lo sai che non sei realmente cresciuto così come vorresti darla ad intendere!": Un'ultima annotazione. Buono il lavoro di editing: nessun errore di stampa (coi tempi che corrono, è diventata cosa da segnalare!); utili le note bibliografiche poste sia a pie' di pagina (coi riferimenti esatti della citazione) sia, in ordine alfabetico per autore, a fine libro; indicazione della bibliografia, quando disponibile, in traduzione italiana. Peccato che l'indice analitico appaia forse un po' affrettato: ad una verifica estemporanea, tre o quattro autori o temi citati nel testo non vi compaiono. 1968: SIAMO VENUTI A CANTAR MAGGIO r GLI ALLEATI - E LA RICOSTRUZIONE IN TOSCANA (1944-45) Documenti anglo-americani a cura di R. Absalom Una nuova documentazione per la rilettura del delicato momento della ricostruzione post-bellica in Toscana. Una prima sezione dedicata alla documentazione di base, una seconda che riferisce impressioni e diagnosi anglo-americane sulla situazione toscana, una terza che riproduce una scelta di documenti sul problema del disarmo dei partigiani. XII-660 pp. Lire 89.000 H H Casa Editrice LEO S.OLSCHKI - C.p. 66 - Firenze Collana "Ottocento Italiano" diretta da G. Manacorda e R. Reim Ippolito Nievo ANGELO DI BONTÀ Edoardo Calandra LA SIGNORA DI RIONDINO Marchesa Colombi PRIMA MORIRE Matilde Serao CUORE INFERMO BLucariniS Vent'anni fa, il '68. Oggi con il manifesto potete rileggere i temi e i momenti di un anno indimenticabile, insieme ai protagonisti di allora: dodici inserti mensili monografici diventano un libro dedicato a voi che volete capire il passato per cambiare il presente. SÉ*»-" **» e botte"..... Nel quinto numero: esplode il maggio francese, la creatività al potere, l'anar-cosindacalismo. In edicola il 25 maggio con il manifesto al prezzo complessivo di 2.000 lire. il manifesto IL QUOTIDIANO CHE NON SI DIMENTICA.