riNPicF ■■dei libri del mese^^I Economia Angus Maddison, Le fasi di sviluppo del capitalismo, Giuffrè, Milano 1987, ed. orig. 1982, trad. dall'inglese non indicata, pp. xix-307, Lit. 25.000. Il tema del libro di Maddison sono le caratteristiche di lungo periodo dell'accumulazione capitalistica: un argomento che era stato l'oggetto principale di studio dei classici, di Marx e di Schumpeter, e che è recentemente tornato alla ribalta tanto per ragioni di ordine concreto — la rinnovata instabilità del capitalismo negli ultimi due decenni e l'esaurirsi della fase di sviluppo postbellico — quanto per il revival dell'interpretazione detta delle "onde lunghe", dell'idea cioè che esistano ritmi lunghi nello sviluppo caratterizzati da una ricorrente regolarità. Il volume di Maddison, che questi riferimenti tiene presente, si caratterizza — come ricorda Giancarlo Mazzocchi nella presentazione — per l'opinione che nello sviluppo capitalistico non di generico progresso né di cicli autoripro-ducentesi si tratti, ma di vere e proprie fasi non deterministiche, e in qualche misura imprevedibili. In questa luce Maddison rilegge la questione della caduta del tasso di crescita della produttività, ricondotto a fattori di domanda come di offerta; e sostiene per il futuro, conclusa la rincorsa tecnologica agli Stati Uniti, il passaggio dell'egemonia ad un gruppo di paesi (alcuni paesi europei, Giappone, e gli stessi Stati Uniti). Riccardo Bellofiore Mario Pianta, Stati Uniti: il declino di un impero tecnologico, Lavoro, Roma 1988, pp. 219, Lit. 19.000. Gli ultimi 10-15 anni rappresentano un punto di svolta per i rapporti economici, finanziari e politici fra i vari gruppi di paesi; tale transizione viene segnata in modo decisivo dalla evoluzione tecnologica e dalle iniziative militari. L'autore organizza la sua analisi del cambiamento tecnologico e dei programmi di spesa militare intorno a tale tesi, fornendo un quadro interpretativo omogeneo, a supporto del quale vengono avanzati alcuni dati di base: la supremazia generalizzata degli Stati Uniti è ormai giunta al termine, sostituita da un multilaterali-smo produttivo incentrato intorno a Giappone, Europa e Stati Uniti. L'e- voluzione economica degli anni Ottanta (deficit di bilancia dei pagamenti e del bilancio pubblico), e le maggiori possibilità di trasferimento di conoscenze scientifiche impediscono agli Stati Uniti di esercitare una egemonia estesa a tutti i campi. Proprio per questo motivo, secondo l'autore, gli Stati Uniti hanno scelto di concentrare gli sforzi di Ricerca e Sviluppo lungo alcune direttrici fondamentali, per le quali gli americani dispongono ancora di un vantaggio competitivo nei confronti degli europei e dei giapponesi. Tali vantaggi comparati sono concentrati nella spesa militare, come viene dimostrato dall'imponente progetto di guerre stellari. Tale evoluzione presenterà però una contraddizione fondamentale, che prima o poi si ritorcerà contro gli Stati Uniti e gli altri paesi che ad essi non si sono politicamente opposti: le ricadute civili della spesa militare sono troppo scar- se per favorire un ciclo duraturo di sviluppo per l'economia mondiale. Andrea Beltratti AA.W., Comparable worth e segregazione del lavoro femminile, Angeli, Milano 1987, pp. 168, Lit. 18.000. La collana "Quaderni di economia del lavoro", diretta da Luigi Frey, presenta in questo numero (il 29) una organica raccolta di saggi sui fenomeni della discriminazione e della segregazione del lavoro femminile e sul "comparable worth"', quest'ultimo concetto fa riferimento al lavoro di "valore comparabile", uno slogan di movimento che ha via via assunto, nei paesi anglofoni prima e nelle altre nazioni comunitarie poi, la dignità di un argomento attivamente discusso nelle sedi accademiche, sindacali e giuridiche. Il libro propone cinque chiavi di lettura dell'argomento attraverso i contributi di altrettanti economisti. Frey presenta una trattazione economica del problema, analizzandone gli aspetti teorici ed applicativi, ed indagando in particolare sulle relazioni tra comparable worth e job eva-luation. L'intervento di Treu considera il problema da un punto di vista giuridico-legislativo, con uno studio comparato tra l'esperienza di alcuni paesi europei e quella americana. Se la Livraghi espone poi una analisi della segregazione professionale delle donne in Italia, con un taglio statisti-co-descrittivo, l'intervento della Zerbini completa la presentazione metodologica e quantitativa della discriminazione del lavoro femminile. Il saggio conclusivo della Bergamaschi considera infine l'esperienza inglese in relazione ai problemi della parità salariale e delle pari opportunità tra uomini e donne. Laura Piatti Le pari opportunità nei contratti, a cura di Gianna Gi-lardi, Ediesse, Roma 1987, pp. 146, Lit. 10.000. Gianna Gilardi, sindacalista di consolidata esperienza (ha ricoperto più ruoli in Fiom e lavora attualmente presso la Direzione del Centro Studi e Formazione sindacale di Ariccia) propone una duttile e maneggevole pubblicazione che si inserisce nella logica propria del genere "manuale a dimensione tascabile": quella ossia di fornire uno strumento di divulgazione specializzata ma sintetica su argomenti di diversa natura e interesse. In questo caso oggetto del dossier è un quadro di insieme, strutturato per schede sui singoli contratti di categoria, delle principali norme propositive relative al riconoscimento di pari opportunità tra uomini e donne sul lavoro, tema che ha rappresentato una delle novità della stagione contrattuale 1986-1987. Questa pubblicazione fornisce così una panoramica delle sedi e delle occasioni che possono essere utilizzate per la promozione di azioni positive tese al raggiungimento della parità di trattamento professionale tra i due sessi, con la possibilità di effettuare oggettive comparazioni tra contratti diversi, e, più in generale, tra norme e attività propositive e "stato dell'arte" via via configurantesi. Laura Piatti Tjalling C. Koopmans Econometria, analisi delle attività, crescita ottimale Il Mulino, Bologna 1987, trad. dall'inglese di Gianluca Salsecci, pp. 383, Lit. 40.000 Questo volume antologico dedicato a Tjalling Charles I Koopmans, premio Nobel per l'economia nel 1975, deli-I ne a in modo efficace il quadro estremamente articolato dei contributi di un autore che ha esercitato un'influenza fondamentale sulla ricerca economica degli ultimi quarantanni, sia in diversi campi della teoria economica che | nello sviluppo di un'adeguata strumentazione metodolo-I gica. La rigorosa sistematicità della produzione scientifica di Koopmans ci consente di attribuire i suoi lavori ad alcuni grandi programmi di ricerca e di individuare quattro principali campi di interesse, a ciascuno dei quali sono dedicati uno o più saggi di questa raccolta. Una prima area di indagine riguarda la metodologia econometrica, rispetto alla quale Koopmans opta, in applicazione del programma della Econometrie Society, per una modellistica strutturale basata sulla teoria economica; l'economista olandese propone l'utilizzazione anche in economia di un approccio di tipo probabilistico e del criterio della massima verosimiglianza. Il secondo fondamentale contributo concerne la teoria della produzione: con il modello di analisi delle attività Koopmans fornisce una rappresentazione analitica dotata di maggior generalità e di maggiore realismo rispetto a quella offerta dalla tradizionale funzione di produzione. Un terzo grande ambito di ricerca fa riferimento al tema della crescita ottimale, alla quale si accompagna un interesse per gli aspetti normativi che conduce l'analisi nel campo dell'economia del benessere. Strettamente connesso al problema della crescita ottimale è infine il tema delle risorse esauribili e dell'energia, a cui Koopmans rivolgerà il suo interesse a partire dall'inizio degli anni Settanta, in concomitanza con la crisi petrolifera. L'attenzione riservata da Koopmans ad alcune tematiche quali le risorse esauribili, la teoria della crescita e, soprattutto, gli aspetti normativi dell'economia, tematiche che sembrano lontane dagli indirizzi oggi prevalenti, possono far apparire alquanto anacronìstica la proposta di una rilettura di questo autore. Anche nel campo dell'econometria, la sua metodologia ha ricevuto recentemente critiche piuttosto severe. Al di là dell'indiscussa sostanzialità del contributo di Koopmans, resta tuttavia la validità del tentativo di conoscere attraverso i testi originali un economista il cui metodo, come ricorda nella sua introduzione Piero Tani, ha influenzato in modo determinante più di una generazione di studiosi. Luisa Zanchi Economia segnalazioni Ristrutturazione e produttività nei paesi industriali, a cura di Carlo Milana, Il Mulino, Bologna 1988, pp. 187, Lit. 20.000. Politiche monetarie e politiche di bilancio nella comunità europea, a cura di Pier Carlo Padoan, Il Mulino, Bologna 1988, pp. 252, Lit. 25.000. Il mercato interno europeo, a cura di Mario Mariani e Pippo Ranci, Il Mulino, Bologna 1988, pp. 182, Lit. 20.000. Le politiche industriali della Cee, a cura di Roberto Mala-man e Pippo Ranci, Il Mulino, Bologna 1988, pp. 259, Lit. 26.000. La rivoluzione informatica e l'Europa. Elementi per un nuovo progetto sociale europeo, a cura di Daniela Rossini, Angeli, Milano 1988, prefaz. di Lucio Villari, pp. 314, Lit. 28.000. Kenichi Ohmae, Noi giapponesi nell'era dell'economia globale, Edizioni del Sole 24 Ore, Milano 1987, pp. 175, Lit. 22.000. Strategie multinazionali, Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Milano, Edizioni del Sole 24 Ore, Milano 1987, pp. 415, Lit. 40.000. Roberto Vallini, Silvio Matte-sco, Da pubblico a privato. Città, servizi, comunicazione e comunicatori, Edizioni del Sole 24 Ore, Milano 1987, pp. 166, Lit. 26.000. Giacomo Leopardi DISCORSO SOPRA LO STATO PRESENTE DEI COSTUMI DEGL'ITALIANI Antonio Gramsci IL RIVOLUZIONARIO QUALIFICATO Inediti delotti editore 00153 Roma - Viale Aventino, 61 Tel. 06/5740864 EDIZIONI UNICOPLI ■ ■■ ■ ■ | CURARE E PUNIRE Problemi e innovazioni nei rapporti tra psichiatria e giustizia penale a cura di Ota De Leonardis, Giovanna Gallio, Diana Mauri, Tamar Pitch Distributore Promeco I Distributore rromeco ■ ■■Il