n TINDICF 47 ■■dei libri del meseHH Lettere Avevo visto, con stupore, annunciata nell'INDICE di ottobre l'uscita presso le Edizioni Lavoro di un libro di mio marito, Felice Balbo, Lezioni di etica. Si tratta di un corso tenuto al Magistero di Roma nell'anno 1962-63. Io avevo acconsentito alla pubblicazione del testo, purché uscisse così com'era nell'originale, con l'esposizione di Balbo, le osservazioni degli allievi, l'ordine temporale in cui si è svolto, rispettando il modo dialogante di pensare e sollecitare a pensare autonomamente, che era tipico di Balbo; modo di pensare inconsueto, più volte rilevato, anche in scritti pubblicati, da chi ha avuto a che fare con lui vivo; tra gli altri Giaime Pin-tor, Natalia Ginzburg, Cornelio Fabro, Calvino, Gavino Manca che lo conobbe nel lavoro all'IRI, ecc. ecc. Questa mia esigenza non veniva rispettata nella fase preparatoria, cui ho partecipato; e poiché la Casa Editrice ha troncato senza darne spiegazione i rapporti con me, neppure rispondendo alle mie lettere e telefonate e senza mandare le bozze come era concordato, ritenevo che la pubblicazione fosse stata sospesa o almeno ^rinviata nel tempo. È invece uscito questo libro, scardinato e manipolato, con grandissimi errori, con correzioni arbitrarie addirittura dei testi scritti a mano dall'autore, e con vere e proprie falsificazioni del testo originario che rendono impossibile seguire l'articolarsi del pensiero di Balbo. Mi sembra necessario fare questa precisazione — che La pregherei di pubblicare — perché, anche se il danno per questa edizione è irreparabile, considero quanto avvenuto culturalmente grave e senza alcuna giustificazione. Inoltre penso sia utile avvisare eventuali recensori che il testo che leggono è stato manipolato, contrariamente a quanto si afferma nell'avvertenza a pag. XXI. Lola Balbo Dubito che Don Milani si sarebbe riconosciuto nella citazione che gli viene attribuita nel resoconto del mio intervento al Convegno di Torino ("L'Indice", ottobre 1988). L'autore infatti era, più appropriatamente, Marshall McLuhan, e l'errore di trascrizione appare inesplicabile se non come lapsus di chi ha trascritto. Anche la mia identificazione accademica dovrebbe essere corretta. Insegno all'Istituto Universitario Orientale di Napoli. Gianfranco Corsini Quanto mai ambigua — previe telefonate interurbane da parte della redazione de "L'Indice" — la recisa imposizione al Professor Gualberto Alvino di omettere note e premessa filologica al suo lavoro di decifrazione degli originali inediti di Giunte e virgole, di Antonio Pizzuto mio padre, riducendo al solo dattiloscritto del testo pizzutiano, e a non più di cinque o sei, le righe informative a carattere privato-legale (con somma sorpresa rese pubbliche sulla rivista); addotta a spiegazione insufficienza di spazio sul numero in cantiere. Ma eventuali amputazioni circa superflui cappelli in chiave discorsivo-giornalistica e chiuse abnormi e disutili, se apportate sui testi di Madelei-ne Santschi e di Silvia Longhi, atte a consentire comoda ospitalità al legittimo commento dell'Alvino (oltretutto egli da me demandato all'indagine dei testi pizzutiani di mia proprietà, concessi — non offerti — al n. 8 de "L'Indice"). Da Silvia Longhi, intanto (sul commento alle cinque lasse inedite) evidenziata l'assenza di chiose quale atto, quasi, di superficialità — se non accusa d'incompetenza filologica — da parte dell'Alvino, un non farsene degnamente responsabile; occorrendo, detto da lei così: "... cartellino indicatore che dica, con giusta autorità: il referente è qui... si parla di questo". Indotti, pertanto, a supporre mai alla Longhi consegnato il primo lavoro dell'Alvino (non cinque, ma dieci lasse dotate — come ogni edizione critica che si rispetti — di introduzione e note) inviato a suo tempo a Madeleine Santschi, avendone la soddisfatta d'aver indirizzato la mia scelta su Gualberto Alvino, per mia volontà (e per i meriti della sua sofferta e attenta circospezione in tanto annoso lavoro filologico) curatore non solo di questi inediti di Giunte e virgole — circa le quali a tutti gli altri concesso occuparsi a posteriori — ma anche di tutte le future redazioni dell'opera pizzutiana in quanto estrapolati dalla sua attentissima disamina refusi intelligenti (alterazioni del testo non dovute a tipografiche insipienze), stravolgimenti operati da chi, supervalutandosi, supporsene all'altézza, al punto da indulgere impunemente circa azzardate proprie deduzioni. Maria Pizzuto so. Ciò vale anche per quei libri non nuovi che vengono recensiti perché ripubblicati in edizione nuova e/o diversa. Infatti, mi pare di indovinare che i lettori de "L'Indice" siano dei curiosoni che amano ogni tanto avventurarsi fuori dai loro speciali-smi alla ricerca di nuove emozioni. E non è detto che chi si occupa da sempre di cucurbitacee si ricordi esattamente il contenuto della pur nota Critica della ragion pura. E a noi ragazzi di provincia non piace sentirci ignoranti. Conclusioni e proposte. Suggerisco che ogni recensione si apra con una chiara e completa descrizione del contenuto del libro e, là dove è utile e possibile (saggistica, trattati, ma- Comitato di redazione . ., , . Piergiorgio Battaglia, Gian Luigi Beccaria, Riccardo Bellofiore, Giorgio Bert, Eliana Bouchard (segretaria di redazione), Loris Campetti, Franco Carlini, Cesare Cases, Enrico Castelnuovo, Guido Castelnuovo, Gianpiero Cavaglià, Anna Chiarloni, Alberto Conte, Sara Cortellazzo, Lidia De Federicis, Achille Erba, Aldo Fasolo, Franco Ferraresi, Delia Frigessi, Claudio Gorlier, Martino Lo Bue, Adalgisa Lugli, Giuliana Maisto, Filippo Maone (direttore responsabile), Diego Marconi, Franco Marenco (vice direttore), Luigi Mazza, Gian Giacomo Migone (direttore), Cesare Piandola, Dario Puccini, Tullio Regge, Marco Revelli, Gianni Rondolino, Franco Rositi, Giuseppe Sergi, Lore Terracini, Gian Luigi Vaccarino, Anna Viacava, Dario Voltolini Segreteria Redazione, Monica Bardi Sonia Vittozzi Mirvana Pinosa Progetto grafico Agenzia Tirella Gòttsche Redazione Via Andrea Doria 14, 10123 Torino, tel. 011-546925 Art director Enrico Maria Radaelli Ricerca iconografica Anna Nadotti Ritratti Tullio Pericoli Sede di Roma Via Romeo Romei 27, 00136 Roma, tel. 06-3595570 Editrice "L'Indice - Coop. a r.l." 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Distribuzione in edicola SO.DI.P., di Angelo Patuzzi, Via Zuretti 25, 20135 Milano. Distribuzione in libreria PDE - viale Manfredo Fanti, 91 50137 Firenze - tel. 055/587242 Librerie di Milano e Lombardia Joo - distribuzione e promozione periodici - via Decembrio, 26 20137 Milano - tel. 02/5452779 sono i personaggi citati e cosa sostenessero le argomentazioni che state con grazia demolendo: non mi diverto più se non so chi sia quel Tizio di cui si dice che ha smantellato le verità di Caio, delle quali per altro non mi date alcuna informazione. Proposta. Si doti "L'Indice" di una specie di apparato critico in cui vengano fornite, ai soliti curiosoni non onniscenti, tutte le indicazioni per una rapida comprensione. Lo si sistemi magari in posizione appartata così che i bene informati possano tirare dritto senza esserne disturbati; lo si stampi pure in un corpo più piccolo: sempre meglio, per noi che non sopportiamo di convivere con la nostra ignoranza, che passare notti in bianco a scervellarci in attesa di precipitarci alla biblioteca comunale per consultare le enciclopedie più pazzesche. Non ho fatto nomi, per non offendere nessuno, e, per lo stesso motivo, ho presentato solo esempi banali e generici. Anche perché quelli segnalati non sono ancora peccati mortali: mi paiono però vezzi che stanno pian piano diffondendosi tra le righe e le pagine. E comunque non smetterei di leggervi: farò solo un po' più fatica. Antonio Silva ERRATA CORRIGE Ci scusiamo con i lettori per i refusi comparsi sul numero di novembre: in particolare la recensione a La vita sessuale nell'antica Cina di R.H. van Gulik erroneamente attribuita a Guido Samara-ni è invece di Maurizio Scarpari. Nella recensione di Riccardo Bellofiore, al tèrmine della prima colonna, si parla di "logica rigorosa e svalutativa": quest'ultimo termine risultava'invece, nell'originale, come "avalutativa". L'ultimo capoverso della seconda colonna inizia così: "L'argomentazione di McClosey prende le mosse". Nell'originale era scritto invece: "L'argomentazione positiva di McClosey prende le mosse". Fotocomposizione Puntografica, Via Monfalcone 91, 10136 Torino Stampa SO.GRA.RO, Via I. Pettinengo 39, 00159 Roma stessa fatta richiesta al fine di trasmetterla all"Tndice". Orbene, comprensibile soltanto in tal caso l'alzata di scudi antialviniana da parte della Longhi; ma non altrettanto chiara la mancanza di una normale intelligenza verso un autore affrontato con puntiglioso ostile disamore senza esclusione di colpi bassi gratificandolo come datore di afflizione al lettore, anzi di malessere, senso di esclusione, irritazione. Delle cinque lasse da Giunte e virgole di Antonio Pizzuto unico preoccupato sdegno sollevarsi cocente pel fatto esser l'Alvino quasi un indegno decifratore, un usurpatore dalle dita rapaci in sottrarre a ben più legittime intelligenze le lasse in questione. Dalla Longhi, sic: "inediti questi di Pizzuto trasmessi attraverso varie mediazioni e contornati da un alone romantico di ragguagli", e ancora: "il compito di una difficile decifrazione rimasto ad altri". Chiedermi a questo punto l'ascoso senso di tali non taciuti rimbrotti quando, per oltre un decennio, da nessun filologo di chiara fama mai richiesta per un esame degl'inediti dell'ultima ora. Queste lasse da nessuno volute o rivendicate; in offerta per almeno due lustri entro una scatola foderata a disegni provenzali; in offerta speciale, pur sempre mai desideratane, auspicatane la decifrazione, neglette; e a me deciderne sorte, rompendo tanto silenzio. Dopo laboriosa attenta valutazione di prò e contro, ora più che mai Errata corrige 1) Ciascuna delle cinque lasse si apre erroneamente con uno spazio indicante capoverso. 2) La lassa XVI, intitolata "L'ispettore" contiene, al rigo 5°, un erroneo capoverso. 3) La seconda parola del 21° rigo della lassa XV, "Restauri", è "rendentelo", non "rendetelo". 4) Ibidem, al rigo 26°, non punto dopo "discontinui", ma virgola e iniziale minuscola alla parola che segue. 5) All'undicesimo rigo della lassa XVI, "L'ispettore", occorre una virgola dopo l'avverbio "là". 5) Ibidem, al rigo 21°, lettera minuscola, non maiuscola, dopo il secondo punto interrogativo. (m.p.) Avendo scoperto di far parte di quella ristretta aristocrazia rappresentata dagli abbonati, ho trovato il coraggio per esprimere qualche considerazione sulla "nostra" pubblicazione. Contenuto. Se diamo per condiviso il fatto che di norma la recensione è operazione volta ad orientare il potenziale lettore di un libro, che di norma quindi non ha ancora letto, allora ne consegue di necessità che essa debba indicare in primis e in maniera chiara e completa, anche se sintetica, il contenuto del libro stes- k nuali), si pubblichi anche l'indice dell'opera recensita. Forma. Non ho alcuna intenzione di risollevare la ricorrente querelle tra sostenitori del linguaggio specialistico e suoi avversàri. Né intendo rispolverare il drammatico dubbio-sulla liceità della creazione di neologismi. E dio, se c'è, mi guardi dal-l'impelagarmi nella alternativa poco democratica tra lingua viva e lingua morta. Tutto déjà vu. Però facciamo un patto: se non c'è sullo Zingarelli, si spiega. E mi spiego. Capita troppo spesso a noi curiosoni di imbatterci in termini specialistici o in neologismi "di parrocchia" di non immediata comprensione per chi appunto si sia avventurato fuori del proprio orto. E troppo spesso tali vocaboli non sono neppure reperibili nei comuni dizionari della lingua italiana. Il che scoraggia e getta nel panico più di un bello spirito. Proposte. Gli estensori degli articoli chiariscano in nota il significato dei vocaboli da loro usati e che non compaiono nei tradizionali dizionari. Si impegnino altresì a chiarire, se del caso, la particolare accezione in cui vanno intese eventuali espressioni mutuate da altri idiomi. Citazioni, allusioni, ammiccamenti, gomitate. Sono il sale: ma se restano un gioco comprensibile solo agli addetti ai lavori perdono tutto il gusto. Permettete anche a noi ragazzi di campagna di entrare nel vivo del dibattito culturale, chiarendoci chi EDIZIONI DELI! ORSO 15100 Alessandria - Via Piacenza, 66 Tel. 0131/42349 - C.C.P. n. 10096154 Biblioteca di Scrittura e civiltà Collana diretta da G. Cavallo, A Petrucci e A Pratesi Paola SUPINO MARTINI Roma e l'area grafica romanesca (secoli X - Xli). 1987, pp. 440, L. 80.000 In questo libro si ricostruisce, attraverso un'ampia raccolta delle testimonianze superstiti, l'estensione e la fisionomia grafico-culturale di un'area che, con centro a Roma, vide affermarsi nell'uso librario, fra i secoli X e XII, una stilizzazione della scrittura carolina, la «minuscola romanesca». Fabio TRONCARELLI Boethiana Aetas. Modelli grafici e fortuna manoscritta della «Consolatio Philosophiae» tra IX e XII secolo. 1987, pp. 360, L. 45.000 La storia della fortuna della «Consolatio» di Boezio ci pone a contatto con il formarsi di una tradizione vivente, qui seguita anche grazie a un censimento dei testimoni più antichi dell'opera, fino al XII secolo incluso. Di prossima pubblicazione: Paleografia e codicologia greca. Atti del II Colloquio internazionale (Berlino-Wolfenbuttel, 17-21 ottobre 1983), a cura di D. Harlfinger e G. Prato.