N.10 pag. XIII dei libri del mese i Scienze Roberto Maiocchi, La "belle épo-que" dell'atomo. Ricerche sulla vittoria dell'atomismo nella fisica del primo novecento, Angeli, Milano 1988, pp. 315, Lit 28.000. Malgrado l'introduzione dell'atomismo sia una delle innovazioni concettuali della scienza moderna di cui più spesso si parla, la visione che si ha di questo processo viene spesso falsata almeno da due fattori. Da un lato si identificano comunemente la posizione atomista col materialismo e quella anti atomista con opinioni di carattere religioso o spiritualista. Dall'altra si legge l'affermazione del concetto di atomo in un contesto che prelude già alla meccanica quantistica trascurandone gli aspetti puramente classici. Come dichiara l'autore nell'introduzione, lo scopo di questo libro è di studiare quelle posizioni meno note nella storia dell'atomismo in gran parte a causa dei motivi sopra citati. Il libro si divide in due parti, la prima tratta dell'approccio degli scienziati all'atomismo, la se- conda di quello dei filosofi. Infatti, pur essendo fuori dubbio che il nuovo paradigma si affermò prevalentemente per ragioni scientifiche è anche vero che i suoi oppositori fecero ampio uso di argomentazioni filosofiche che^ ebbero il loro peso nel dibattito. E molto interessante l'idea di far precedere la trattazione dei fenomeni e degli esperimenti più importanti da un capitolo sulla posizione sugli atomi delia manualistica dell'epoca. Così ci si può fare un'idea del modo di "vedere" e di pensare della gran parte della comunità scientifica ai primi del novecento. Da que- sto capitolo e da tutta la prima parte si delincano chiaramente quelle che furono le varie "vie nazionali" all'atomismo, ognuna incentrata sulla filosofia dominante nei diversi paesi (Francia, Inghilterra, Germania). Interessante anche la doppia interpretazione data dall'autore alla tesi di Pierre Duhem sui modelli atomici; essa può essere letta sia come una svista dello scienziato, sia come una visione lungimirante (quasi profetica) degli sviluppi della microfisica nel novecento. Roberto Maiocchi, già autore del bellissimo Einstein in Italia (Franco Angeli, Milano 1985), fornisce ancora una volta uno strumento di grande valore per la comprensione della scienza del novecento e nello stesso tempo un libro di piacevole lettura. Resta solo da sperare che l'autore non metta in atto il proposito, a cui accenna scherzosamente nella dedica, di scrivere in futuro soltanto più articoli. (m.l.b.) Yuval Ne'eman, Yoram Kirsh, Cacciatori di particelle, Bollati - Boringhieri, Torino 1988, ed. orig. 1986, pp. 311, Lit 35.000. "Cacciatori di particelle", in libreria verso la metà di dicembre, potrà essere considerato come una delle più aggiornate "visite turistiche" all'interno della fisica delle particelle elementari. Uno dei due autori che ci guidano in questo giro turistico, Yuval Ne'eman, è molto noto ai fisici per i suoi contributi allo studio delle simmetrie nelle interazioni. Negli anni sessanta Ne'eman, allievo di Abdus Salam all'Imperiai College di Londra, giunse per vie separate alle stesse conclusioni che fruttarono il premio Nobel per la fisica a Murray Geli Mann (1969). Il libro, partendo dalle conoscenze di base sulla struttura dell'atomo, passando per la fisica dei raggi cosmici, giunge fino alle teorie più recenti sui quark e sulla cromodinamica quantistica (QCD). Ai capitoli dedicati alle particelle e alla loro interpretazione teorica si alternano quelli riguardanti gli strumenti concettuali e gli apparati sperimentali utilizzati dagli scienziati -, per quanto riguarda i primi, il lettore troverà brevi paragrafi con accenni alla teoria della relatività, alla fisica quantistica, alle interazioni fondamentali ed un intero capitolo dedicato alle leggi di conservazione. Per quanto riguarda gli aspetti sperimentali, un paragrafo viene dedicato ai rivelatori (dalle camere a nebbia agli scintillatoli) e un intero capitolo agli acceleratori (dal Cockcroft-Walton agli anelli di accumulazione). Un'analisi piuttosto dettagliata di alcuni esperimenti completa molto bene questo capitolo rendendo un ottimo servizio al lettore abituato dalla letteratura divulgativa ad un approccio molto più astratto. In questo modo chi leggerà questo saggio potrà rendersi conto di come lo studio degli strumenti della fisica delle particelle, dagli esperimenti coi raggi cosmici negli anni trenta e quaranta all'esperimento di Rubbia e van derMeer al CERN, sia altrettanto affascinante dello studio degli aspetti teorici di questa branca della fisica. Gli ultimi due capitoli sono dedicati agli sviluppi più recenti e alle prospettive per il futuro. Il lettore non specialista potrà trovare in questo libro, più che l'esposizione e la spiegazione dei singoli concetti, una eccellente e forse unica panoramica della fisica delle particelle elementari nel suo stato attuale in tutti i suoi aspetti. Ciò potrà permettere di gettare le basi di nuovi interessi e di scegliere gli argomenti da approfondire grazie a libri con un orizzonte meno vasto ma più esplicativi. Anche coloro che siano già a conoscenza degli argomenti trattati troveranno piacevole la lettura di un testo che senza mai perdersi nei particolari fornisce un'ampia visione di insieme di una delle branche più popolari della fisica del novecento. Martino Lo Bue '} / H armando editore John L. Heilboron, I dilemmi di Max Planck portavoce della scienza tedesca, Bollati - Boringhieri, Torino 1988, ed orig. 1987, trad. dall'inglese di Riccardo Valla, pp. 222, Lit 29.000. Se si pensa per un attimo al centro di quali polemiche scientifiche e di quali eventi storici si trovò Max Planck durante la sua vita ci si rende conto che una sua biografia scritta da uno storico di valore quale Heilboron può avere un interesse che va ben oltre quello per le vicende personali di un singolo scienziato. Seguendo l'itinerario scientifico e culturale di Planck si devono attraversare eventi che vanno dall'affermazione dell'atomismo alla nascita della meccanica quantistica; dalla polemica con Mach a quella con la scuola di Copenaghen; dalla posizione degli scienziati tedeschi durante la prima guerra mondiale all'avvento del nazismo. La posizione accademica e la figura carismatica di Planck ne hanno fatto il rappresentante della scienza tedesca dal 1880 circa fino al 1950. Da questo libro si traggono informazioni di carattere storico di grandissimo interesse. Emergono aspetti poco conosciuti della polemica sull'atomismo e di quella sulla teoria della relatività di Einstein. In modo particolare, leggendo in che modo Planck fu inizialmente isolato e poi attaccato con sempre maggiore violenza dagli scienziati di regime, emerge una visione chiarq di quello che la scienza fu sotto il nazismo e di come essa veniva concepita. Dunque nel complesso questo è un ottimo libro, scritto con chiarezza, rigorosamente documentato, accompagnato da un'ampia bibliografia; potrà essere letto da chiunque abbia interessi storici, scientifici o anche solo biografici. (m.l.b.) Franco Selleri, La causalità impossibile. L'interpretazione realistica della teoria dei quanti, Jaca Book, Milano 1988, pp. 161, Lit 27.000. Franco Selleri, già autore di un bel saggio sui fondamenti della microfisica (Paradossi e realtà, Laterza, Bari 1987) continua con questo libro il suo discorso critico sulle interpretazioni della meccanica quantistica. Il valore intrinseco del testo, dovuto alla chiarezza fuori del comune con cui l'autore spiega in modo divulgativo concetti per nulla intuitivi, si affianca all'importanza conferitagli dal fatto che gli argomenti in esso trattati siano affrontati da un fisico. Infatti, dopo i grandi dibattiti avvenuti nella prima metà del secolo, c'è stata una spiccata tendenza da parte della comunità scientifica a chiudersi in se stessa rimuovendo problemi epistemologici tutt'altro che risolti. Uno di questi e forse il più platealmente ignorato, riguarda proprio l'interpretazione della meccanica quantistica. Nel primo capitolo l'autore dà un riassunto delle posizioni storicamente assunte dai vari scienziati sulla teoria dei quanti. Il secondo capitolo tratta della completezza di questa teoria; l'autore dà una breve dimostrazione del teorema di von Neu-man evidenziandone i limiti. Vengono poi trattate le interpretazioni dei principi di indeterminazione e di complementarità e i problemi di causalità della teoria nello spazio e nel tempo. Il capitolo quarto tratta del paradosso di Einstein, Podolsky e Rosen; quest'ultimo, associato alla diseguaglianza di Bell (di cui viene data una dimostrazione semplificata ma valida) impone una scelta netta tra la teoria quantistica e l'ipotesi del realismo locale. A differenza delle questioni precedentemente trattate in cui si era di fronte ad interpretazioni di teorie, qui si pone una scelta tra le teorie stesse. Questo libro è molto ben scritto e non è necessario essere uno specialista per poterlo apprezzare. Per una piena comprensione è comunque opportuno essere in possesso dei concetti fondamentali della meccanica quantistica e se è possibile anche di alcuni aspetti del suo formalismo. Libri come questo dovrebbero avere la massima diffusione all'interno dei corsi di laurea in fisica, sia tra gli studenti che tra i docenti. C'è da augurarsi che il contributo di Franco Selleri riceva il dovuto riconoscimento. (m.l.b.) Franco Selleri, Che cos'è l'energia. Movimento, luce, calore, l'antimateria, Editori Riuniti, Roma 1988, pp. 144, Lit 10.000. Con la chiarezza propria dell'autore e caratteristica di questa collana (Libri di base) vengono descritte le forme elementari dell'energia nelle sue manifestazioni macroscopiche e in quelle microscopiche (vengono introdotti elementi di fisica nucleare e subnucleare). Dopo aver introdotto la fondamentale distinzione tra ener- gia cinetica ed energia potenziale, l'autore mostra attraverso l'esperimento di Joule ed il moto browniano l'equivalenza tra calore ed energia cinetica. Vengono poi trattati, il fondamentale rapporto tra materia ed energia e le sue conseguenze in campo nucleare. Nei capitoli successivi vengono date spiegazioni intuitive di concetti fondamentali quali la conservazione dell'energia (in generale le leggi di conservazione) tramite il teorema di Noether e la questione del dualismo onda corpuscolo. Infine viene affrontato il problema dell'antimateria. Quest'ultima venne ipotizzata a suo tempo come spiegazione delle soluzioni ad energia negativa dell'equazione di Dirac. Vennero così scoperte le antiparticelle. Nel penultimo capitolo vengono dati alcuni accenni alla fisica delle particelle e ai suoi metodi di rivelazione e di indagine. Il libro si conclude con alcune brevi osservazioni sugli aspetti economici e sociali dell'energia e sulle relative ricadute ambientali. (m.l.b.) AA.W., Le Scienze Quaderni. Atomi e nuclei, a cura dì Carlo Bernardini, Le Scienze, Milano 1988, pp. 96, Lit 8.000. Secondo una formula ormai nota, sono stati raccolti gli articoli di fisica nucleare più rilevanti che la rivista ha pubblicato negli ultimi quindici anni. Il tutto è presentato e integrato da una serie di brevi articoli di Carlo Bernardini. Si va da articoli del 1973 quali "Atomi strani" di Clyde E. Wiegand e "La superficie nucleare" di Chris D. Zafiratos sulle strutture del nucleo ad articoli più recenti quali quello sui metodi di raffreddamento di atomi scritto da Harold J. Me-tcalf e William D. Phillips nel 1987. (m.l.b.) A. ANGELA MUSEI (E MOSTRE) A MISURA D'UOMO Come comunicare attraverso gli oggetti pp. 168 L. 20.000 H. STIERLIN L'ASTROLOGIA E IL POTERE Da Platone a Newton pp. 256 L. 28.000 |E. REVELLI - A. REVELLl | M. BIELLA PARTORIRE INSIEME pp. 152 L. 18.000 J.P. POURTOIS EDUCARE I GENITORI Come partecipare all'istruzione dei propri figli pp. 232 L. 23.000 L. von MISES LA MENTALITÀ' ANTICAPITALISTICA pp. 104 L. 14.000 Nelle migliori librerie o direttamente a: Armando Armando s.r.l. p.zza S. Sonnino, 13 - 00153 Roma Tel. 06.5817245.5806420