N-io l'INDICFpagXV ■■dei libri del mese■■ Bambini Hans de Beer, Orsacchiotto torna presto!, Edizioni E.L., Trieste 1988, ed. orig. 1988, trad. dal tedesco di Giulio Lugbi, Lit 13.000. Larsen è un giovanissimo orso bianco che vive al Polo Nord, il disegnatore lo ritrae in spericolate discese da toboga di ghiaccio e in molli abbandoni su superfici azzurrine, verdine, violette di mari incerti fra gelo e disgelo. I cuccioli d'orso ancor più di quelli dell'uomo trottano su "estremità tozze e sproporzionate al resto del corpo ma questo li rende contemporaneamente goffi e attraenti e Larsen lo è in modo particolare: il candore accentua le sue rotondità e le ammorbidisce in consistenze meringate. Da buon ciccione non ama le avventure ma se gli capitano le affronta con flemma: questa volta viene pescato in una gigantesca rete piena di pesce azzurro e scaricato in una stiva viscida e panciuta. Salito a fatica in coperta fa amicizia con Nemo, bestia simpatica con il pelo rossiccio e una lunga coda, insieme giungono in un porto dove il gatto aiuta l'amico a trovare un peschereccio che lo riconduca al Polo. Lassù in accoglienti alcove gelate dormirà fra mamma e papà sognando di rivedere la nave e il suo amico. Gli ingredienti per un buon libro ci sono tutti: adatto ai bambini fra i quattro e i sei anni, piacerà persino agli amatori di sintetiche pelucbes e di esseri inanimati in generale. Eliana Bouchard Laura Conti, Gli animali raccontano. Storie di nascite, ili. di Adelchi Galloni, Mondadori, Milano 1988, pp. 71, Lit 6.500. Due trote marito e moglie cercano Bambini segnalazioni Jean De Brunhoff, D viaggio di Ba-bar, Mondadori, Milano 1988, ed. orig. 1952, trad. dal francese di Claudia Conti, con cassetta, Lit 10.500. Annette Tison, Talus Taylor, La signorina Giacomina, Edizioni E. Elle, Trieste 1988, ed. orig. 1988, trad. dal francese di Giulio Lughi, Lit 14.000. Colin e Jacqui Hawkins, Pirati, Edizioni E.L., Trieste 1988, ed.orig. 1987, trad. dall'inglese di Stefano D'Aprile, Lit 13.000. Annette Tison & Talus Taylor, I grandi e i piccoli, Mondadori, Milano 1988, ed. orig. 1988, trad. dal francese di Ezio Barella, pp. 36, Lit 10.000. Recorde curiosità nel mondo animale. Ibi Lepscky, William, ili. di Paolo Cardoni, Emme, Torino 1988, Lit 12.000. Storia dell'infanzia e delle prime esperienze di Shakespeare. un rifugio tranquillo per deporre tremila uova, le accudiscono con affetto ma una violenta alluvione spazza via la prole e la signora trota in lacrime viene consolata dalla rana che consiglia alla sua amica il suo sistema di riproduzione più sicuro e razionale. Ma uno scarico industriale distrugge anche queste uova e la signora ranocchia singhiozza sulle spalle dell'amica lucertola che con superiorità suggerisce l'uovo con guscio più resistente agli incidenti soprattutto se conservato nel proprio corpo. Ma una ruspa distrugge il muretto dove erano state da poco sistemate le uova e la colomba consolerà la lucertola finché... La catena di piccole storie di vita e di morte può apparire da questo scarno riassunto catastrofista e pedantemente ecologista invece il racconto è lieve, trasparente e fedele. Gli animali sono umanizzati, questo sì, ma i gesti che compiono nel riprodursi e nell'accudire la prole svelano la penna di una donna di scienza. "A papà rana non piaceva buttare i suoi semi nell'acqua perché aveva paura che andassero perduti: e così stava stretto stretto a mamma rana, in maniera che le uova di mamma rana ricevessero ciascuna un seme del papà proprio nel momento in cui uscivano dal corpo della mamma... La signora rana mise tutte le uova in fila raccolte in una specie di cestone e per fare questo le incollava tra loro e le incollava ai fili di erba sott'acqua". Eliana Bouchard Gerald Durrell, Un viaggio fantastico, ili. di Graham Percy, Mondadori, Milano 1988, ed. orig. 1987, trad. dall'inglese di Uva Tran, pp. 144, Lit 22.000. I gemelli Dollybutt con la sorella Emma partono dal loro prato inglese a bordo di una gigantesca mongolfie- ra proprietà del loro prozio Lancelot, alla ricerca di Perceval anche lui prozio e originale navigatore. Il giro del mondo dura un anno attraverso l'Europa, l'Africa, l'Australia, il Polo Nord e le due Americhe, la mongolfiera è organizzata in regime di totale autarchia e i quattro esploratori possiedono una polverina magica che permette loro di comprendere e farsi comprendere dalle varie specie animali incontrate lungo il viaggio. Il racconto non decolla mai sui temi dell'avventura ma si mantiene saldamente ancorato ad una prosa metodica e descrittiva tipica di uno zoologo e di un naturalista quale è Durrell. La storia si svolge piacevolmente, non annoia, è un viaggio senza colpi di scena, la sua forza sta piuttosto nel procedere dell'osservatore che annota esperienze e aneddoti accanto ad annotazioni di carattere storico-sociale. Non è una favola, come recita il risvolto di copertina, è una storia istruttiva molto più appassionante di un sussidiario: le riproduzioni fedeli degli animali incontrati e riportate sul diario di bordo sono tutte interne alla tradizione darwiniana mentre i testi sono totalmente svincolati da insegnamenti morali. Eliana Bouchard Piero Ventura, Io Michelangelo, Mondadori, Milano 1988, pp. 43, Lit 14.000. "L'immaginario non smette di presentarmi nuove forme... ho sempre amato cavare dai blocchi di marmo dentro i quali le vedo imprigionate, e io devo liberarle". E Michelangelo stesso, in questa ricostruzione autobiografica di Piero Ventura che accompagna il lettore lungo il percorso della sua vita di artista, dalle prime esperienze presso gli "orti medicei" a Firenze, al progetto per la cupola di S. Pietro. L'autore descri- ve gli episodi della vita del maestro e i sentimenti che lo animano, attraverso lo svolgersi di un continuo intreccio di vicende personali e politiche. Come si potrebbe, del resto, parlare di un artista del '500 senza menzionare le grandi famiglie fiorentine e gli umori dei vari papi, principali committenti delle opere d'arte? Anche le scelte di un grande maestro, all'epoca, venivano determinate dal potere politico, tanto che Michelangelo dovette affrescare la cappella sistina mentre avrebbe preferito dedicarsi interamente alla scultura, forma d'arte a lui più congeniale. Se ai ragazzi questi risvolti del racconto potranno risultare più complessi, non ne saranno sicuramente annoiati e si divertiranno a cogliere gli aspetti curiosi dei bellissimi ed efficaci disegni, curati nei più minuti dettagli. Eliana Bouchard Tormod Haugen, Gli uccelli notturni, Salani, Firenze 1988, ed. orig. 1975, trad. dal norvegese di Eva Kam-pmann, ili. di Luigi Spagnol, pp. 169, Lit 12.000. Gli uccelli notturni non è soltanto il capolavoro dello scrittore norvegese, è anche uno dei libri più difficili e più tristi mai scritti per l'infanzia. E una storia di tante paure: quelle di tutti i bambini che li inducono a rituali scaramantici per non .incorrere nelle ire di esseri soprannaturali, quelle dei bambini più sensibili che, come Joakim si addormentano con il timore che gli uccelli notturni escano dall'armadio con gli occhi di fuoco, quelle del babbo che teme il suo lavoro, non ha il coraggio di affrontarlo e spesso, preso dal panico se ne va ovunque. Joakim rabbrividisce pensando ali'ovunque perché teme potrebbe significare da nessuna parte e quando, di ritorno da scuola, non trova il padre, si siede silenzioso sul divano e la notte gli uccelli torneranno a raspare più forte. I rapporti con i compagni sono anch'essi difficili: vive oppresso dalle aggressioni degli altri ma quegli altri, i più forti, lo cercano nel momento della sconfitta e si appoggiano a lui. La giovane madre, nel doloroso rapporto con un marito depresso e un figlio molto sensibile, non si fa martire, non perde di vista se stessa, cercando di scindere l'amore dal sacrificio. Madre e figlio si parlano, si sentono vicini, ma poi ciascuno riparte da solo, ciascuno per la sua strada. Joakim impara lentamente ad accettare le paure del padre e quindi le sue: gli uccelli sbattono le ali contro le pareti dell'armadio ma il bambino ha troppo sonno e il fruscio scompare e la prospettiva dell'indomani comincia a prevalere sull'angoscia del presente Eliana Bouchard Horacio Quiroga, Racconti della foresta, a cura di Francesca Lazzarato, ili. di Denise Berton, Editori Riuniti, pp. 116, Lit 18.000. Horacio Quiroga è uno dei maestri del racconto Ispano- americano. Nato in Uruguay nel 1878, ebbe vita avventurosa, ma anche sfortunatissima. Morì, suicida, a Buenos Aires nel 193 7. Suoi modelli furono, fra gli altri, Kipling, Poe, Cèchov. Seguì, come fotografo, una spedizione storico-archeologica nel territorio di Misiones, nel nord-est dell'Argentina, dove, in seguito, avrebbe am- bientato moltissimi dei suoi racconti. Da qualche tempo gli Editori Riuniti stanno sviluppando un intelligente lavoro di riscoperta dell'autore, pubblicando, nei "David", i racconti "per adulti", dove si narra di solitudini, di esilii, di esistenze tragicamente perdute nella selva che viene concepita, animali e piante compresi, come un organismo vivente e, a volte, terribile. Nei racconti "per bambini", invece presentati ora in italiano come l'autore stesso li aveva concepiti, Quiroga sembra escludere completamente dalla narrazione il lato oscuro della propria esperienza personale e della propria visione del mondo per far emergere dal cosmo pulsante e parlante degli animali della selva le leggi universali della vita, limale (il giaguaro), la lotta (fra animali o fra animali e uomini), la morte, non scompaiono, ma sono come riassorbiti dalla loro dimensione tragica in un universo in cui i valori più importanti sono l'amore, la solidarietà, l'amicizia e la comprensione. L'apparato editoriale del libro è curatissimo e culmina nell'appendice in cui, anche attraverso buone illustrazioni, vengono descritti gli esotici "animali di queste storie". Ernesto Franco Eva Franchi COLORE DI PIOGGIA « Le scelte », romanzo, pp. 240, L. 20.000 L'amore irripetibile, ad alcun altro somigliante, di cui vissero e morirono Francesco ed Edvina durante il fascismo, la persecuzione degli antifascisti, la guerra, la resistenza, il dopoguerra, la storia accelerata d'Italia, nell'unico remanzo sgorgato da una autrice di teatro. TODARIANA EDITRICE Via Lazzaro Papi, 15 20135 MILANO - Tel. 02/5460353 J T Arnaldo Momigliano Saggi di storia della religione romana a cura di Riccardo di Donato pp. 206, L. 25.000 Importante esemplo di rlcerc-a storiografica totale Umberto Regina L'uomo complementare Potenza e valore nella filosofìa di Nietzsche pp. 336, L. 38.000 Giuliano Sansonetti Il pensiero di Gadamer pp. 276, L. 28.000 MORCELLIANA Via G. Rosa 71 -25121 Brescia