n I INDICFp - ■■dei libri del mese■■ Salaam India di Alessandro Monti Nuove ■mi a m ■ m Edizioni Romane Nuove Edizioni Romane 00153 Roma piazza Santa Cecilia 18/18a tel. 06.5891064/5818091 I LIBRI DI MASSIMO FAGIOLI Istinto di morte e conoscenza Sesta edizione, pp. 304, £ 28.000 La marionetta e il burattino Quinta edizione, pp. 280,1 28.000 Psicoanalisi della nascita e castrazione umana Quinta edizione, pp. 280,3. 30.000 Bambino donna e trasformazione dell'uomo Terza edizione, pp. 300, £ 28.000 GLI STRUMENTI DELLA MEMORIA • Luigi Antonello Armando L'invenzione della psicologia. Saggio sull'opera storiografica di E.G. Boring pp. 144. £ 20.000 • Luigi Antonello Armando Storia della psicoanalisi in Italia dal 1971 al 1988 pp 424, £ 42.000 LIBRI PER RAGAZZI NOVITÀ' E RISTAMPE 1989 • Roberto Piumini Il giovane che entrava nel palazzo pp. 96, £ 15.000 • Oscar Wilde & Oski 11 fantasma di Canterville pp. 96, £ 15.000 • Angelo Petrosino La febbre del karaté pp. 112, £ 12.000 • David Macaulay Il grattacielo pp. 84, £ 22.000 • Christine Nostlinger Il giramondo pp. 128, £ 15.000 • Pinin Carpi La banda del Cane Randagio pp. 96, £ 10.000 • Paolo Beneventi Storie di parole e di bambini pp. 80, £ 10.000 Racconti dall'India, a cura di Claudio Gorlier e Paolo Bertinetti, Mondadori, Milano 1989, trad. dall'inglese e note di Lidia Zazo, pp. 337, Lit 10.000. Sin dall'Introduzione l'antologia offre un panorama ricco ed articolato della narrativa breve indiana contemporanea, entro un ventaglio cronologico che include autori nati sia all'inizio del secolo (Anand, Na-rayan, Rao, tra gli altri) sia attorno MICHELE SERRA IL NUOVO CHE AVANZA Squarci di comicità e spifferi di lirismo tra i miti vuoti degli I anni Ottanta. Michele Serra esordisce nella narrativa. Terza edizione 50.000 copie FRANCESCO GUCpiNI CRONICHE EPAFANICHE "La ballata più lunga e appassionata di Francesco I Guccini." Stefano Benni agli anni cinquanta (Prasad), includendo nel percorso i nomi della generazione di mezzo (anni venti e trenta), ossia la Jhabvala, la Desai, Bond. Appare evidente, dalla lettura dei racconti, come i grandi temi si coagulino in tre nuclei principali: la descrizione di un'umile (e spesso stentata) vita quotidiana, il senso dell'esilio e del distacco dalla propria cultura (espresso anche, con tono più intimo e dolente, nelle situazioni di conflitto tra le generazioni), il senso pro- conto come esercitazione attuata da uno scrittore indiano su un tema da lui sentito pittoresco e folklorico; in questo senso è l'India di Kipling a porsi, per lo scrivente, come paese esotico e mitico, popolato da fantasmi che vivono in perenne e vendicativo rimpianto. Il ricordo (non so fino a che punto consapevole) di Kipling agisce ancora come profonda valenza mitica in II pendolo difettoso di Bhattacharya, storia dolente di emarginazione e solitudine di una donna costretta ad essere "malvagia" (e qui il discorso psichico diventa indistinguibile dalla denuncia sociale) nell'ambito di una spietata strategia minima di soppra-vivenza. Il legame di simbiosi (di na- LUIGI MONTELEONE | LA PENA E L'OBLIO "Il medesimo universo tiene uniti, in un brulicante polittico, questi racconti che si intrecciano come un romanzo. E l'universo bieco, risibile e tragico di una provincia italiana concreta e realistica come un dipinto di Bruegel e allo stesso tempo così astratta da sembrare un luogo dell'anima." Antonio Tabucchi "Il miglior scrittore oggi attivo negli Stati Uniti." Raymond Carver RICHARD FORD ROCK SPRINGS Un Montana freddo e inospitale dove le miniere di carbone si sono esaurite, il boom immobiliare è solo un ricordo e trattori solitari vagano nell'ombra della sera. In questo luogo, così lontano dalle mille luci di Manhattan, Richard Ford ambienta storie di gente come sorpresa in quell'attimo di stupita sospensione che precede un mutamento decisivo. GIANNI CELATI PARLAMENTI BUFFI Tre lunghi racconti comici e avventurosi (Le avventure di Guizzardi, La banda dei sospiri, Lunario del paradiso) che, rievocando il piacere del racconto immaginoso d'una certa tradizione italiana, conferiscono al linguaggio scritto la vivacità d'una recitazione epica e giullaresca. MENTE UMANA MENTE ARTIFICIALE a cura di Riccardo Viale La scienza cognitiva e i rapporti tra cervello, mente e calcolatore nei contributi di studiosi quali Pribram, Minsky, Johnson Laird, Davidson, Boden, Parisi, Braitenberg ecc. LUISE NUOVI PROFILI collezione di biografie diretta da Vincenzo Guarracino a. f. formiggini di Ernesto Milano cm. 18, pp. 136, illustrato 1500 copie numerate L. 18.000 sigmund freud di Giancarlo Ricci cm. 18, pp. 136, illustrato 1500 copie numerate L. 18.000 gustave moreau di Anna Peduzzi cm. 18, pp. 116, illustrato 1500 copie numerate L. 18.000 LUISE' editori: ■47037 Rimini - V.lc Tiberio, 25 WASSILY KANDINSKY TUTTI GLI SCRITTI Un repertorio completo della vita e dell'opera di Kandinsky attraverso gli scritti teorici, letterari e biografici. Dagli studi giovanili al Bauhaus. In due volumi con oltre 300 illustrazioni. LEON PLANTINGA LA MUSICA ROMANTICA Beethoven, Schubert, Rossini, Liszt, Chopin... la musica classica più amata, nell'opera prestigiosa di un grande musicologo. fondo della spiritualità indiana, colta come valore immutabile, che traspare (come è il caso di La vecchia signora della Jhabvala, che apre la raccolta) sotto l'opaco velo del banale interior borghese occidentalizzato in cui vivono i protagonisti. E tuttavia vitale in queste storie un altro ed esplicito influsso culturale, rappresentato dalla passata presenza britannica in India: nel racconto conclusivo Amore oltre il deserto salato, non a caso l'unico in questa raccolta di palese ambiente musulmano, agisce ancora in tutta la sua forza il mito tardo-ottocentesco di un nord virile e guerriero. È nuovamente racconto tipico del raj La memsahih di Mandla, storia di fantasmi che avrebbe potuto benissimo essere stata scritta da Kipling, e che tuttavia acquista un profondo significato d'ironia (pressoché parodica) se letta in parallelo con Karma, sempre dello stesso autore, Khushwant Singh: la spietata messa in ridicolo del protagonista filobritannico proietta l'anglicismo del primo rac- LUIGI GHIRRI IL PROFILO DELLE NUVOLE Immagini di un paesaggio italiano testi di Gianni Celati Una specie particolare di viaggio nella pianura padana: più un itinerario nella percezione dei luoghi, che non una geografia precisa. Una singolare forma di narrazione, per poter leggere di nuovo il paesaggio. tura sia emotiva sia alimentare) stretto tra la cenciaiola, il capretto e le piante di zucca (i cui fiori non fruttificano finché i germogli non sono sfoltiti dalla golosità dell'animale, che per questo è ucciso) si risolve in un sorprendente rito di sacrificio (una vita data per una nascita), secondo un procedimento già centrale nella dura simbologia deterministica del kiplinghiano Without Benefit of Clergy, che scandisce con una preliminare uccisione rituale ogni discorso di futura speranza. Mi pare, a partire da queste considerazioni, che il nucleo forte della raccolta sia espresso dai racconti di umile vita quotidiana, colti nell'antologia in una dimensione sociale progressiva, dai reietti di bassa casta (Ilvecchio Bapu) o dai contadini inurbati (Di servizio) di Anand sino ai miseri e altrimenti frustrati impiegatuc-ci di II tradimento (Subramaniam), Due fiori e uno stelo (Kumar) e Senza foglie (Prasad). Il messaggio di speranza che appare implicito nell'ultimo racconto citato diventa program- matico nella visione metafisica di Ra-ja Rao (esposta e individuata molto bene nell'Introduzione), affidata nell'antologia a Javni, cronaca di un flaubertiano 'coeur simple', che vive con inconscia dedizione per gli altri, assurgendo in questo suo sacrificio a simbolo adeguato di quell'idea che per l'autore è l'India. L'ingenua mansuetudine, solo in apparenza passiva, di Javni riappare come quieta filosofia di vita nel venditore ambulante protagonista di L'angolo dei martiri di Narayani, spaccato realistico (ma non esasperato, basterebbe il confronto con il film Salaam Bombay, apparso di recente sui nostri schermi) di vita per strada, e che andrebbe letto di concerto, nell'ambito di una prospettiva antinomica, con il velenoso apologo Naboth di Kipling. La tensione vita-listica che soggiace a queste pratiche di tenace e silenziosa sopravvivenza viene esaltata e nello stesso tempo concentrata in L'albero di Manoj Das, il cui finale (con il banyan che rinascerà in mille nuovi alberi) può essere letto alla luce di quanto un altro scrittore, Anand, osserva sulla specificità culturale dell'India, "il dio hindu esprimeva forza ed energie tremende moltiplicando braccia e teste, servendosi di altre esagerazioni simboliche". Nella prosa di Raja Rao questa immagine tende a trasformarsi in capacità visionaria, come avviene nel racconto L'India-una favola, ambientato a Parigi nei-giardini del Lussemburgo. I nessi simbolici ed estatici di questo breve incontro tra l'oriente e l'occidente sono districati nell'Introduzione; per quanto riguarda il discorso sul femminino, vorrei aggiungere che il racconto può essere confrontato, sotto certi aspetti, con il frammento autobiografico di Virginia Woolf ambientato nel Kensington Gardens di Londra, e poi raccolto in Momenti d'essere: al lettore il compito di dipanare il senso presente in questo accostamento. Non sempre, tuttavia, le lacerazioni si ricompongono. Ne II professor Cheeta di Anand il protagonista sottolinea parodicamente la propria condizione di esiliato vestendosi e muovendosi come una figura tipica di macchietta; l'intreccio simbolico tra lontananza da casa e l'immagine ricorrente del sole è commentato nel migliore dei modi da quando Anand stesso espone in questa citazione, che ha come oggetto il pittore di Ceylon George Keyt: "Scrutai nel suono di un nome simile a un sapore e a un colore, come un colore e un suono che richiamano un'immagine in esilio; e vedo un grande disco nel cielo, nel quale molti anelli avvolgono (involve, nel testo) le nubi che si ammantano di tenebra progressiva, e come un cono che recede, il disco assomiglia a un turbine, che trattiene entro di sé un'immagine profonda d'esilio". Per quanto riguarda, infine, la Jhabvala e la Desai, appare nei loro racconti un senso più struggente ed intimistico di esilio all'interno delle pareti domestiche, secondo una visione tipica della narrativa femminile, e che rimanda non tanto alla Woolf ma a certe pagine della Mansfield. Spicca tra queste storie Un figlio devoto della Desai, nel contrasto tra vecchie e nuove generazioni, sensibili, queste, alle lusinghe di un benessere borghese, improntato ai canoni efficientistici del mondo occidentale. Ma vi sono molte altre cose (tra cui l'ironia, il rancore, anche non sopito) nei 38 racconti di questa antologia, tradotta in modo esemplare da Lidia Zazo, sia da un punto di vista stilistico sia per quanto riguarda l'esauriente e non invadente, corredo di note esplicative ed informative, sempre precise e gustose.