N. 6 pag. 28 j L'orologio della natura di Elena Gagliasso Carolyn Merchant, La morte della natura, presentaz. di Elisabetta Do-nini, Garzanti, Milano 1988, ed. orig. 1980, trad. dall'inglese di Libero Sosio, pp. 432, Lit 30.000. Tra Rinascimento e rivoluzione scientifica cambia la rappresentazione collettiva della natura. Nel pensiero medioevale e nel primo Rinascimento, il geocosmo è rappresentato da una metafora organica, la natura funziona come un corpo vivente, un corpo che genera e nutre la multiforme progenie delle piante, degli animali e dei minerali, percorsi anch'essi, nel pensiero medievale, da una lenta e oscura forma di vita. Una metafora della terra come organismo e in particolare come corpo generante, materno. Con la nascita della scienza moderna dalla metafora dell'organismo vivente si passa a una metafora di macchina, si inizia a decifrare la natura, nella sua base fisico-matemati-ca attraverso le leggi della dinamica e lo studio della sua composizione materiale. La natura risponde allora a una immagine tratta dalla scienza nascente, la meccanica, viene dotata di ingranaggi, è simile alla più ingegnosa e attraente macchina dell'epoca: l'orologio. Lentamente questa metafora si trasformerà in modello, fino a coincidere in molti casi con la rappresentazione oggettiva della realtà. Con il cambiamento del modello conoscitivo cambiano anche i sentimenti verso la natura: alma madre prima, arsenale poi, elemento d'appartenenza ed in seguito elemento da dominare. E questo l'oggetto di indagine scelto da Carolyn Merchant, storica delle scienze, femminista, docente di filosofia ed etica dell'ambiente all'università di Berkeley. Statuto scientifico, filosofie e utopie vitaliste, capitalismo nascente, ricollocazioni ideali degli uomini e delle donne e dei principi maschile e femminile nella immagine del mondo, etica ambientale, rappresentano tanti pezzi di un mosaico. Scrive la Merchant: "Esiste un complesso di idee disponibile ad una data epoca; alcune di tali idee, per ragioni inespresse o addirittura inconsce, sembrano plausibili a certi individui; altre no. Alcune idee si diffondono; altre temporaneamente si estinguono. La direzione e l'accumulazione di mutamenti sociali cominciano però a introdurre differenziazioni nello spettro di possibilità, così che alcune idee vengono ad assumere un ruolo più centrale, mentre altre si spostano verso la periferia. Sulla base di questo richiamo differenziale delle idee che sembrano più plausibili in particolari condizioni sociali si sviluppano le trasformazioni culturali". Si sviluppa così un'analisi delle trasformazioni del pensiero, correlate alle tra-' sformazioni economiche e sociali ed entrambe a quelle ecologiche, secondo un criterio circolare, ecosistemico e di storia delle mentalità. Le nuove forme di produzione e la ridistribuzione delle classi sociali si intrecciano e sono accelerate dalla soppressione di vasti ecosistemi, come le paludi o le grandi foreste che erano nicchie ecologiche di mestieri e modi di vita peculiari nell'Europa del '500. Ma l'autrice dà voce anche ad una vasta parte di popolazione europea che, a dispetto di quanto sempre si è sostenuto, non ha conosciuto un miglioramento delle proprie condizioni di vita grazie al progresso scientifico, tra Rinascimento e '600. Al contrario, le donne o erano più alienate, o marginalizzate, o in casi particolari, come in quello delle streghe, cancellate dalla storia. Questo non è da leggere in senso marxiano classico, anche se il metodo risente ampiamente di una tale impostazione di fondo: non si tratta di gruppi identificabili con le "classi", perché le donne non sono una classe. Proprio nella loro strutturazione di identità di genere, sociale e storica, esse, secondo la Merchant, hanno visto diminuire gli effetti delle differenze di classe, che erano per le donne dei significanti ben più indicativi prima del Rinascimento. La prospettiva eccentrica da cui muove l'analisi si manifesta — oltre nel senso ampio e rigoroso del termine, agli antipodi di qualsiasi oscurantismo della mente, rivelando la capacità di mettere in discussione in modo critico e coraggioso le mitologie totemiche e i "santuari" della propria epoca. La particolare vastità di quest'ottica espone l'insieme del lavoro ad alcune debolezze inevitabili. Un tono talora pedagogico, alcune genericità, funzione della complessità di certi temi, ma forse, ed è la cosa più sotti- le, un certo sbilanciamento nell'alchimia complessiva, cioè tra l'indispensabile sforzo di oggettività dello storico e la soggettività che cerca nella ricostruzione storica una magistra vitae. Più delle esplicite analogie tra movimento ecologico e femminista, ciò che colpisce, è, direi, lo sguardo sul mondo. Si tratta dello sguardo di chi, appartenendo a un sesso per tradizione estraneo al mondo del potere e del sapere, si autolegittima a parlare anche per chi ha taciuto e studia da un altro luogo d'osservazione il panorama; di conseguenza, traccia altre mappe. È per questo che, a seconda di chi legge, il libro appassiona, sia pure con delle riserve, o infastidisce, sia pure con delle curiosità. tale" venga aggravato dalle gravidanze e dai parti. A riprova della sua tesi, Pieraccini adduce la ricerca svolta da due studiose, Adele Gerhard e Elene Simon, su un campione di 420 pittrici, poetesse, giornaliste, musiciste: (Mutterschaft u Geistege Arbeti, Berlin 1901): "il risultato di questa indagine statistica mostrò che il lavoro mentale è spesso dannoso alle donne, nel senso che un fortissimo numero delle 420 artiste furono sterili ed altre ebbero figli nati morti. Vi fu insomma antagonismo tra la funzione della maternità ed un forte esercizio cerebrale" (III, pp. 387-88). Non si poteva non andare a parare nell'idea di "razza" e nel concetto di "buona selezione sessuale": "Particolarmente interessante dal punto di vista dell'igiene sociale e del miglioramento della razza si presenta l'atto della scelta del coniuge; mentre oggi non si dà alcuna garanzia di compiere unioni ispirate al concetto di una buona selezione sessuale". Purtroppo si direbbe che nemmeno i suoi ' 'retropazienti ' 'fossero stati sufficientemente oculati nella loro strategia matrimoniale: "la famiglia medicea trovò la sua tomba nel matrimonio del granduca Ferdinando II con Vittoria della Rovere e nell'altro matrimonio ancor più disastroso di Cosimo III figlio di questa coppia, con la principessa Margherita Luisa d'Orléans (...) L'unione dei due cugini, il Medici e la Della Rovere, assommava in Cosimo III i malefici dell'artritismo, malattia costituzionale comune alle due famiglie (...) Cosimo III sposò una Orléans, discendente da un 'altra famiglia di uricemici e di nevropatici; isterica ella stessa, squilibrata all'eccesso, di tempo in tempo sconfinò nella follia. Da questa unione di anormali, per la doppia convergente eredità, vennero fuori Ferdinando e Gastone: il primo, uno scapestrato, finì per sifilide cerebrale, paralizzato, epilettico, in stato di demenza: il secondo, non privo di una certa vivacità d'ingegno, fu un abulico fino dalla sua prima gioventù, e condusse vita se- H-O oTIdivadlo ^ Q .Hi'"'! misregolata ed inconcludente, trascinandosi dietro pesantemente una follìa maniaco-depressiva". (Ili, pp. 415-16). Ma già un fatale innesto era stato il matrimonio di Maria Salviati con Giovanni delle Bande nere (novembre 1516), perché con quel matrimonio si erano riuniti i due rami medicei (Maria era nipote per parte di madre di Lorenzo il Magnifico), amplificando la tara uricemico-artritica originaria. Una tera tara ereditaria fu immessa nella casata col matrimonio di Caterina Sforza con Giovanni di Pierfrancesco "ilPopolano" (1498). La predisposizione criminale discendeva in Caterina dalle famiglie Sforza e Visconti, e si sarebbe subito manifestata nel figlio della coppia, Giovanni, "un criminale nato". Sarà su quest'ultima tara che si innesterà, nel 1661, l'isteria di Margherita d'Orléans. L'esito finale non avrebbe potuto essere che Gian Gastone, ultimo granduca, che "una fatalità biologica spingeva inesorabilmente verso la degradazione" (II, p. 737). Nelle sue grandi linee, è questo il disegno storico di Gaetano Pieraccini, medico dei Medici. Sulla validità delle sue diagnosi — condotte in un continuo dialogare coi referti degli archiatri medicei — non posso certo pronunciarmi; ma continuerò a ricorrere alla sua immensa erudizione, alla mole di documentazione che ha saputo fornirci nei primi due volumi e che travalica l'ambito genealogico, per investire la quotidianità di una corte rinascimentale tra le prime — per modelli comportamentali — d'Europa. che nell'analisi storico-sociologica della mentalità collettiva — in quella dei fenomeni economici connessi alle trasformazioni tecniche e ambientali ma anche nella scelta di affiancare, in una ricostruzione filosofica dell'epoca volutamente parziale, accanto a grandi classici come Descartes, Newton, Leibniz, autori oggi poco noti, eretici, pensatori fuori dal filone del pensiero dominante del tempo. L'utilità di un lavoro di questo genere è un sistema strettamente legato a quella che chiamerei una "mancanza di riverenza" nei confronti di tutto ciò che convenzionalmente s'intende come storia della scienza e filosofia della scienza. Mi riferisco al mancato ossequio nei confronti di quel non detto implicito che presiede a ogni nostra ricostruzione e ad ogni analisi dei percorsi del pensiero e della prassi scientifica: cioè che in fondo la scienza sia la forma più utile, avanzata e veritiera del sapere che riguarda la realtà. Mail senso più profondo del libro di C. Merchant sta proprio nel suo essere sostanzialmente scientifico, LO SPAZIO LETTERARIO DI ROMA ANTICA Un'opera nuova, rigorosa quanto originale, che offre una prospettiva inedita della tradizione letteraria di Roma antica. 5 volumi, oltre quaranta collaboratori, coordinati da tre studiosi di fama internazionale: GUGLIELMO CAVALLO, PAOLO FEDELI e ANDREA GIARDINA. Con il patrocinio della: TT CASSA □ Ka"0 SALERNO EDITRICE 00152 ROMA - Via di Donna Olimpia, 186 - Tel. 53.15.684/8 Zanichelli opere di consultazione novità giugno '89 NE0ITALIAN0 LE PAROLE DEGLI ANNI OTTANTA scelte e raccontate da Sebastiano Vassalli ZANICHELLI C IL NEOITALIANO le parole degli anni ottanta scelte e raccontate da SEBASTIANO VASSALLI 20000 lire DE DEVITIIS, MARIANI, O'MALLEY REFERENCE GRAMMAR Grammatica inglese della comunicazione 28000 lire BR0WNE, NATALI BUGS & BUGBEARS Dizionario delle insidie e dei tranelli nelle traduzioni fra inglese e italiano 28000 lire AMERICAN SLANG Dictionary of American slang and colloquiai expressions by Spears in coedizione Zanichelli/National Textbook Company 30000 lire PASSPORT TO THE UK AND THE USA Corso integrato di lingua inglese PASSEPORT POUR LA FRANCE Corso integrato di lingua francese Contengono: tre cassette audio C60 un manuale di autoistruzione e un dizionario bilingue 67000 lire ogni confezione EL VOX MAYOR Diccionario general ilustrado de la lengua espanola con in appendice II Nuovo Vox Dizionario spagnolo e italiano in coedizione Zanichelli/Biblograf 98000 lire ATLANTE CROMATICO Prontuario dei colori a cura di Fulco Douglas Scotti 67000 lire CERASOLI, CERASOLI C0L0RNI, T0MASSETTI LA MATEMATICA DI OGGI per domani Calcolo delle probabilità, statistica ricerca operativa 67 000 lire CODICE CIVILE E LEGGI COLLEGATE a cura di Giorgio De Nova 18 000 lire in edizione da tavolo 44 000 lire RENATO SC0GNAMIGLI0 CODICE DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE Nuovo codice del lavoro 60000 lire Nuovo codice di previdenza sociale 80000 lire Zanichelli