n 6 riNPICFpag 33 ■■dei libri del meseBI All'ombra della Thatcher di Marcello de Cecco John Kenneth Galbraith, Stani-slav MenSikov, Le nuove prospettive dell'economia mondiale, Rizzoli, Milano 1989, ed. orig. 1988, trad. dall'inglese di Paola e Gianni Galtieri, pp. 224, Lit 26.000. Una delle caratteristiche meno divertenti dei libri tradotti, in Italia cosi come all'estero, è che spesso gli editori cambiano loro il titolo originale, inseguendo la fata morgana principale degli editori, che è "l'argomento di attualità". Cosi questo libro, che si chiamava in inglese Capitalismo, Comunismo e Coesistenza, un titolo che rispecchia bene il contenuto del libro stesso, è divenuto Le nuove prospettive dell'economia mondiale, argomento forse più allettante per il lettore italiano, a parere dell'editore Rizzoli, ma non direttamente affrontato nel volume. In effetti, le differenze tra capitalismo e socialismo appaiono evidenti fin dalla seconda pagina del libro, quella dove sono indicati titolo originale, nomi dei traduttori e proprietà del copyright. Apprendiamo infatti che il copyright dell'edizione inglese è del solo J.K. Galbraith, e non di entrambi gli autori. A chi saranno andati i diritti di Mensikov? Tutte le ipotesi sono possibili, e noi non siamo in grado di avanzarne alcuna. All'alba di quella che ci si aspetta sarà chiamata l'era di Gorbachov, a qualcuno deve essere venuta l'idea brillante di far dialogare tra loro, interrogandosi a vicenda, un economista americano e uno russo, sul tema, appunto, del capitalismo, del comunismo, e della coesistenza. Apprendiamo che gli incontri si sono svolti nel 1987, in una casa di montagna nello stato americano del Vermont. La località amena e all'un tempo remota si suppone avrebbe dovuto favorire, come in altri illustri esempi di dialoghi che la letteratura mondiale ci ha tramandato, il sorgere di uno speciale rapporto, o almeno lo stabilirsi di una atmosfera favorevole, adatta a chi si apprestava a parlare, come i nostri duè protagonisti, di cose così gravi. Figlio di contadini canadesi di origine scozzese, Galbraith è ancor oggi l'economista americano più noto al grande pubblico. Nella sua lunga vita egli ha indagato più acutamente della maggior parte dei suoi colleghi i misteri del funzionamento dell'economia americana, e ne ha riferito al suo pubblico in pagine che spesso hanno influenzato profondamente l'opinione che gli americani, ma anche gli stranieri, hanno dell'economia americana. Stanislav Mensikov è certo assai meno noto all'occidente di quanto lo sia nel proprio paese. Figlio di un ambasciatore sovietico (ed è questa delle origini sociali dei due autori un'altra interessante differenza, che ci illumina un po') e anche lui uno specialista dell'economia americana e delle altre economie occidentali, e ha vissuto a lungo in occidente. Le sue esperienze scientifiche e di lavoro, riportate in sintesi nella terza di copertina, ci suggeriscono l'immagine di un perfetto esemplare della nomenklatura sovietica, colto, poliglotta, ma anche perfettamente in sintonia, in ogni momento, con la linea del partito. A questi due autorevoli esponenti dei rispettivi establishments accademici è stato affidato il compito di discutere di come funziona (o perché non funziona) l'economia sovietica e di quel che la distingue dall'economia americana. Essi lo fanno con grande buona volontà, in uno spirito di massima mutua tolleranza, e rispettando elevati standard di buone maniere internazionali. Cosa potrà apprendere il lettore medio dal libro? Innanzitutto che la grande minaccia, per entrambi i sistemi socio-economici esaminati, e il rigonfiarsi continuo di una burocrazia ingombrante, imperiosa e irresponsabile, che tende a soffocare l'azione degli esperti e la libertà dei cittadini. Come sottrarsi alle spire di questa parassitica piovra? i nostri autori non sembrano avere in merito idee molto chiare. E come volergliene, dato che non lo sa nessuno. Il let- [HUBERT SELBY Jr. CANTO DELLA NEVE SILENZIOSA I Dall'autore di Ultima uscita Iper Brooklyn quindici | magistrali racconti di [solitudine metropolitana. JACQUES ROUBAUD LA BELLA ORTENSIA Un giallo umoristico-lilosofico ricco di digre.ssioni profonde e irriverenti. Dell'autore del Rapimento di Ortensia. nomia sovietica. D'altro canto Mensikov, che ovviamente conosce l'arte del sopravvivere assai bene, alle critiche nei confronti dei vari leader che si sono succeduti alla guida dell'Unione Sovietica sa aggiungere considerazioni favorevoli. La sua interpretazione della storia politica ed economica sovietica è perfettamente in sintonia con la linea del partito quale essa era alla fine del 1987. La sua analisi quindi appare particolarmente moderata rispetto alla nuova e più radicale interpretazione della storia russa che oggi forniscono gli apparatciki vicini al segretario generale. Affiora dalle sue parole, tuttavia, un anticipazione di quel che sarà un recente leitmotiv sovietico, l'am- modo di produzione socialista è adottato da tutti i paesi che vogliono modernizzarsi velocemente. Questo può essere vero, ma certo l'Unione Sovietica, così come gli altri paesi a economia pianificata, non sembrano avere avuto molto successo quando hanno deciso di far consistere la modernizzazione in una imitazione pedissequa dei modelli di vita e di consumo occidentali. Dopo la costruzione veloce della struttura industriale di base e la fornitura di servizi essenziali alle proprie popolazioni, esse sono entrate in crisi. Avrebbero dovuto elaborare prodotti e servizi alternativi a quelli forniti dalle economie capitaliste, ma non sono stati capaci di farlo. Da quel momento è comin- [Premio Nobel [per la letteratura [Seconda edizione |NAGIB MAHFUZ [VICOLO DEL MORTAIO [La bella Hamida, il giovane [barbiere, padron Kirsha... [li romanzo della vita e [dell'avventura quotidiana nei [quartieri popolari del Cairo. Seconda edizione PAOLA CAPRIOLO Il Nocchiero La lenta irruzione di qualcosa di indicibile all'interno di una vita quieta e quasi automatica. Dopo i racconti di La grande Eulalia, il primo romanzo di Paola Capriolo. FRIEDRICH HOLDERLIN SUL TRAGICO Con un saggio introduttivo e a cura di Remo Bodei. 1 più importanti testi holderliniani sulla filosofia e l'essenza del tragico. La scoperta di un mondo ellenico oscuro, ctonio, "orientale" e panico. |CLAUDIO PIERSANTI |L'AMORE DEGLI ADULTI ["La forma tangibile del pudore [nella scrittura" (Gianni Celati). [Dodici storie d'amore |lampeggianti d'ironia. EDNA O'BRIEN RAGAZZE DI CAMPAGNA Il primo romanzo della grande scrittrice irlandese. L'educazione sentimentale di due ragazze di campagna nell'Irlanda d'inizio secolo: le gioie e le delusioni amorose, i sensi di colpa e la sensualità tormentata. RAYMOND CHANDLER LA SORELLINA Un romanzo nero dal montaggio perfetto. Il quinto libro di Chandler che ha per protagonista il mitico Marlowe. |JACQUES DERRIDA [DELLO SPIRITO [Heidegger e la questione [Un punto di vista originale sul [grande filosofo tedesco, ma lanche il resoconto del [tormentato dialogo di Derrida |con Heidegger. tore apprende anche che negli Stati Uniti così come nell'Urss vi sono gruppi di potere interessati al mantenimento della guerra fredda, che combattono contro tutte le ipotesi di disarmo e coesistenza parifica tra i due blocchi. Non è una novità ma, di nuovo, non si può negare che sia una informazione plausibile. Ed è perfino possibile che al mondo ci sia ancora qualcuno che non lo sappia. Dagli interventi di MenSikov veniamo a sapere che nel dopoguerra, e in particolare ai tempi di Breznev, l'economia russa non è riuscita a tenere il passo con il ritmo di sviluppo che era riuscita a stabilire nell'anteguerra. Di chi la colpa? Dei burocrati, ovviamente, che hanno riempito il paese di fabbriche obsolete e inutili, dando loro, dopo averle fatte costruire, obiettivi produttivi spesso irrazionali e non integrati con quelli delle fabbriche operanti negli stessi e in altri settori. Anche questo è vero, ma, di nuovo, è difficile pensare che il pubblico occidentale non sia informato di questa peculiarità dell'eco- UGO VOLLI LA QUERCIA DEL DUCA Vagabondaggi teatrali Il piacere del teatro e il nesso segreto che congiunge teatro e vagabondaggio. Grotowski e Barba al centro di un'analisi filosofica che ripensa radicalmente la vita del teatro. mirazione solo velata per il thatcheri-smo, visto come capacità di rimettere in moto un'economia bloccata. Tutti coloro che si sono recati nei paesi dell'Europa orientale o nell'Urss in tempi recenti sono stati colpiti dalla profondità e diffusione di questo sentimento. Le riforme della lady di ferro hanno certamente stampa assai migliore a est di quanta ne abbiamo a ovest. Di ciò si rende conto Galbraith, che lo fa notare, con bonaria ironia, al suo interlocutore. Diceva memorabilmente Michal Kalecki che il comunismo è la via più lunga al capitalismo. La profondità è attualità di questo aforisma, così come la sua amarezza, non sembrano presenti a Mensikov. Una volta risolto il problema di cosa produrre in una società comunista, e risoltolo, come hanno fatto i sovietici, adottando tutti i modelli di vita e tutti i prodotti delle società capitalistiche, non si capisce perché debbano insistere nel produrli secondo un modello organizzativo che non sia quello capitalistico. Dice Mensikov che il EDGAR MORIN LA CONOSCENZA DELLA CONOSCENZA Le risposte di un grande pensatore ai "paradossi della conoscenza"! Una guida sicura nel labirinto delle scienze cognitive contemporanee. ciata la lenta agonia del loro sistema, che certo non è fatto per produrre in maniera efficiente quel che le economie occidentali producono. L'ironia, non si sa volontaria o involontaria, di aver messo a confronto Galbraith con Mensikov, sta nel fatto che il secondo si trova, ai di là di un generico desiderio di disarmo e coesistenza, a consigliare e sperare per il proprio paese un avvenire economico consistente in quella centralità della impresa che Galbraith ha visto come una delle più gravi pecche del capitalismo, e in particolare di quello americano. Mensikov sembra, in altre parole, volere per il proprio paese tutto quello che Galbraith ha passato la sua vita a denunciare nel capitalismo americano. È quindi illustra la convergenza dei due economisti nel denunciare il burocratismo. Il capitalismo riformato di Galbraith sposterebbe i burocrati dalle grandi imprese al governo e il socialismo riformato di Mensikov sposterebbe i burocrati dal governo (e dal partito) alle grandi imprese. Malgrado le simpatie thatcheria-ne, infatti, Mensikov è abbastanza uomo di apparato da non credere ai miracoli del mercato. Inclina piuttosto verso una redistribuzione del potere, dai pianificatori centrali alle imprese. Di nuovo la sua visione sembra superata dai fatti del suo paese, dove pare essersi instaurata una seconda incarnazione della Nep, fatta di libertà e borsa nera, di teatro sperimentale e commerci in dollari, di vodka distillata in casa alla salute di Raissa. Quando all'economia americana, non è che il lettore di questo libro apprenderà su di essa informazioni, diagnosi e opinioni che non siano state riportate sulla stampa mondiale migliaia di volte. C'è da dire che Mensikov appare anche in questo caso più galbraithiano di Galbraith, nelle proprie analisi dell'economia americana. Giocando in casa, Galbraith sembra essere diventato più tollerante nei confronti delle grandi imprese del suo paese, e più interessato a una politica governativa fatta più di buone opere (scuole, case e ospedali, tanto per capirci) che di tentativi di imbrigliare il potere delle grandi imprese stesse. Gli editori, di questi tempi, sembrano prediligere le interviste. Forse pensano che il nome degli intervistati basti a far vendere i libri. Questo libro prova che, quali che potranno essere le sue vendite, la qualità del suo contenuto è certamente inferiore a quella del contenuto di qualsiasi libro di Galbraith e probabilmente, di Mensikov. Con questi sistemi forse si riesce a competere con la televisione, ma certo non si fanno buoni libri. FILOSOFIA E PRASSI ATTUALITÀ E RI LETTURA CRITICA DI G. LUKACS ED E. BLOCH -.- ì ' » ' Pagine 400 Lire 30.000 Saggi di: Cases, Fortini, Luporini, Preve, Tertulian, Petrucciani, Schmidt, Oldrini, LOwy, Richetto, Raulet, Pirola, Holz, Mascitelli, Kofler, Zecchi, Muller, Franco, Wouilmart, Scarponi, Munter, Cunico, Talenti. ccn Pagine 160 Lire 15.000 Neln"9:n. Madera La democrazia in Europa e il modello sudafricano. A. Moscato La perestroj-ka dopo le elezioni. W. Peruzzi Appunti sulla modernizzazione. V. Crugnola Da dove rispunta il "terrone"? L. Vinci La riflessione strategica di Dp. Intervista a E. Dussel Rileggere Marx dall'America Latina. A Baracca e M. Tur-chetto Scienza, tecnologia, lavoro. D. Paccino Ecologia e economia. C. Preve Marxismo e giustizia. W. Peruzzi Rimettere Marx con i piedi per terra. P. Ferri L'eredità di Marx nella "filosofia del denaro" di Simmel. H. Jaffe II problema del razzismo. I. Wallerstein Le tensioni ideologiche del capitalismo. Biblioteca. M0DERN TIMES GRAMSCI E LA CRITICA ALL'AMERICANISMO EL ur urna ACRITICA IMSM0 / ■ L Pagine 488 Lire 32.000 Saggi di: Baratta, Catone, Richetto, Sasson, Knapp, Buttigieg, tacchini, Carazzi, Potier, Frosini, Pala, Manacorda, Texier, Finelli, Ferraris, Riechers, Tosel, Haug, Kébir, Demirovic, Festa, Caputo, Vacca, Cardia, Szabò, Said, West, Glinga, Diaz, Regidor, Sa-jo, Mordenti, D'Agostino, Girardi, Cortesi, Santucci, Preve. (i§ii(M]sì0m8i Via Vetere 3,20123 Milano • Tel. 02/8326659-8370544