riNDjCF ■Idei libri del meseBH LUGLIO 1993 - N. 7, PAG. 5 In principio era l'acqua di Piero Boitani Norman Maclean, In mezzo scorre il fiume, Adelphi, Milano 1993, ed. orig. 1976, trad. dall'inglese di Marisa Caramella, pp. 153, Lit 18.000. Siamo nel Montana occidentale, lungo l'immane frattura — il Continental Divide — che le ere geologiche hanno colmato, unendo le Montagne Rocciose alle Grandi Pianure negli Stati Uniti nordoccidentali. È l'estate del 1937. Circondato da un paesaggio primigenio, un uomo è andato a pesca di trote nel Big Blackfoot River. Sull'acqua, i miraggi del calore danzano l'uno dentro l'altro. Lo spettatore si congiunge al fiume e i due diventano una cosa sola: quella cosa è il fiume. 11 fiume è nudo: poco più a valle un canale si è disseccato, è morto, e per il pescatore "uno dei modi di arrivare a conoscere una cosa è attraverso la sua morte". In questo momento Norman Maclean, taglialegna, impiegato del Corpo Forestale (e molto tempo dopo professore universitario di letteratura inglese), sente che forme e disegni della sua vita si uniscono ai miraggi del caldo. Allora comincia a prender corpo in lui la storia che diventerà In mezzo scorre il fiume. La storia deve essere iniziata molto tempo prima, "vicino al rumore dell'acqua", e diventerà più simile al fiume che non a un libro. A metà del libro, scopriamo così che "leggere l'acqua" è il compito fondamentale che questo scrittore si prefigge e che indirettamente assegna anche a noi lettori. Compito arduo, però, perché il fiume scorre incessante e incommensurabile mormorando parole che vanno interpretate, ma soprattutto perché "per tutti noi è molto più facile leggere le acque della tragedia" anziché capire "dove e a che ora del giorno la vita si presta a esser presa come uno scherzo". Eppure, Norman Maclean ha letto le acque in modo mirabile, e in un racconto a prima vista assai poco promettente di pesca a mosca ha intrecciato il tragico, il comico, l'insignificante e il sublime in meandri così sottili e pieni di sorprese, bolle così luminose, rapide così scroscianti che il lettore non riuscirà a deporre il libro finché, tutto d'un fiato, non l'avrà terminato e ripreso in mano da principio. Prendiamo il pescatore che sente, a metà racconto, come la storia avrà inizio. In quell'istante, è solo. Ma in realtà quel giorno è andato a pescare accompagnato dal fratello più giovane, Paul, dal cognato Neal e dalla temporanea amante di costui, una donna di facili costumi chiamata Vecchia Pellaccia. Ebbene, Neal e la donna non hanno alcuna intenzione di pescare, e quando i fratelli si riuniscono al termine della giornata scoprono che i due si sono scolati tutte le loro birre e giacciono, ubriachi, nudi, e arrostiti dal sole, su una lingua di sabbia in mezzo al fiume. Lì, al centro dell'universo, troneggiano due deretani rossi che "sfrigolano sotto il sistema solare" e da cui fuoriescono a poco a poco piedi, gambe, colli, schiene. Su una natica della donna è tatuato LO, sull'altra VE: LOVE, amore. La scena, descritta con incredula, esilarante lentezza, è di una comicità irresistibile. Tuttavia, contiene un nucleo serissimo. Neal ha infatti scardinato l'ordine del cosmo, violato l'etica che governa la pesca a mosca e irrimediabilmente inquinato il fiume di famiglia. Fra i tre elementi il legame è inscindibile: "Nella nostra famiglia non c'era una chiara linea di demarcazione tra religione e pesca a mosca", recita la prima frase del libro. 11 padre dei due fratelli è un ministro della chiesa pre- sbiteriana 0 quale crede fermamente che la pesca a mosca è una forma di redenzione e che "tutte le cose buone — dalle trote alla salute eterna — derivavano dalla grazia, e la grazia dall'arte, e l'arte non è una cosa facile". Apprendere quest'arte e praticarla con bellezza costituisce il compito fondamentale dell'uomo. Ora, proprio qui si annida il dissidio tragico della vicenda. Perché il fratello minore, Paul, aereo danzatore fra le rocce del fiume, elegante maestro d'orchestra nel maneggio della canna e nel lancio della lenza, insomma artista supremo della pesca a mosca e dunque "eletto" fra i tanti dannati, conduce invece una vita solitaria e di dissipazione che lo porta ad esse- re picchiato a morte e buttato in un vicolo. Né il fratello maggiore, che a lui è unito da un vincolo saldissimo di amore e di ammirazione che ne studia i movimenti e ne ascolta le storie, può mai comprenderlo e tantomeno aiutarlo nonostante gli sforzi che biblicamente compie per diventarne il "guardiano". Predestinato alla grazia, Paul precipita inesorabilmente, come il fiume, verso le rapide della vita, mentre il fratello maggiore, pescatore assai più modesto nella prassi, ma cogitabondo osservatore del paesaggio incantato e pensatore svagato dei sentimenti delle trote, riesce a raggiungere un'unione perfetta con la moglie e ad avviarsi verso la lettura delle acque: a trasformare, cioè, l'arte della pesca in 2d .a DIPLOMI UNIVERSITARI INTERPRETE - TRADUTTORE Deliberazione del CUN Consiglio Universitario Nazionale (22-24 Aprile 1993) ScUola suPERiore inTerpReti IrADUTtori TORIno 101 28 TORINO - Via San Secondo, 35 Tel. Fax: 01 1/59.54.90 INTERPRETE E TRADUTTORE E OLTRE: ESPERTI DELIA COMUNICAZIONE LINGUISTICA I libri consigliati Quali libri vale sicuramente la pena di leggere fra le migliaia di titoli che sfornano ogni mese le case editrici italiane? "L'Indice" ha chiesto a una giuria di lettori autorevoli e appassionati di indicare dieci titoli fra le novità arrivate in libreria nei mesi scorsi. Non è uno scaffale ideale, né una classifica o una graduatoria. I dieci titoli sottoelencati in ordine alfabetico per autore rappresentano soltanto consigli per favorire le buone letture. Nassera Chora - Volevo diventare bianca - e/o Randall Collins - Teorie sociologiche - Il Mulino Goffredo Fofi - Strana gente 1960 - Donzelli Tahar Ben Jelloun - A occhi bassi - Einaudi Norman MacLean - In mezzo scorre il fiume - Adelphi Giovanni Mariotti - Matilde - Anabasi Yukio Mishima - Musica - Feltrinelli Lalla Romano - Un caso di coscienza - Bollati Boringhieri Giovanni Russo - Sud, specchio d'Italia - Liguori Ferruccio Ulivi - Tempesta di marzo - Piemme La giuria che consiglia i libri per il mese di luglio 1993 è composta da: Francesco Abbate, Gianni Baget Bozzo, Arnaldo Bagnasco, Maria Corti, Massimo Ghirelli, Ludovica Koch, Romano Luperini, Tullio Regge, Carlo Tullio-Altan racconto. Metamorfosi lenta e affascinante, che avviene sostanzialmente in due modi. Primo, la scrittura stessa: scabra come un ciottolo consumato dalla corrente, ma aspra e forte come è giusto attendersi dal West americano. Secondo, il movimento della storia: una sequenza di scene di pesca avvolte come spire a culminare in un'epifania finale che ci riporta all'inizio. Questa volta il vecchio predicatore presbiteriano accompagna i propri figli sul fiume. Qui, il fratello maggiore raggiunge ben presto uno stato di plenitudine interiore che chiama "perfezione": la famiglia si è ricomposta, Paul non sta prendendo nemmeno un pesce, e lui sta invece per farne una strage. Riempito il proprio cestino, si unisce al padre, seduto al sole a leggere l'inizio del Vangelo di Giovanni in greco. Da lontano, i due fissano lo sguardo su Paul, che dà inizio a una vera e propria girandola di balzi e lanci, a un'esibizione sublime di arte piscatoria. Terminatala con la preda più grossa, Paul, circonfuso d'acqua e di sorriso, raggiunge il padre e il fratello. È la sua ultima pesca, un istante miracoloso di bellezza e di eternità prima della morte. Dopo, non rimangono che le parole. Ma "In principio era il Verbo", annuncia il brano di Giovanni letto dal vecchio sull'argine. "Ed è proprio così", commenta il ministro presbiteriano, "un tempo credevo che l'acqua fosse venuta per prima, ma se la si ascolta attentamente, ci si rende conto che sotto ci sono le parole... l'acqua scorre sopra le parole". Verba sunt substantia rerum. A questa metafisica fluvial-verbale, a questa comprensione delle cose nascoste sin dalla fondazione del mondo giunge infine, vecchio anche lui, il pescatore-scrittore: "Alla fine tutte le cose si fondono in una sola, e un fiume la attraversa. Il fiume è stato creato dalla grande alluvione del mondo e scorre sopra rocce che sono le fondamenta del tempo. Su alcune di queste rocce sono impresse gocce di pioggia senza tempo. Sotto le rocce ci sono le parole, e alcune delle parole appartengono alle rocce". ~ instar • libri Lapis Percorsi della riflessione femminile Rivista trimestrale Direttrice Lea Melandri DAL NUMERO 18, GIUGNO 1993 CON LA TARTARUGA EDIZIONI IN TUTTE LE LIBRERIE NUOVE RUBRICHE Fra sé e l'altro, Racconti del corpo, n mosaico dell'identità, I paradossi dell'emancipazione UN APPROFONDIMENTO DI TEMI il rapporto con l'altro, con il diverso, nella vicenda uomo donna e nella vita sociale, il sentimento di appartenenza rispetto a una generazione o una nazionalità, i mutamenti de! corpo femminile tra tempo biologico e tempi sociali, un inizio di discussione sui criteri con cui leggiamo le scritture letterarie delle donne. SCRIVETE CON LAPIS ABBONANDOVI E REGALANDO ABBONAMENTI Abbonamento annuo ordinario (4 numeri) L. 35.000 Abbonamento annuo sostenitore L. 50.000 Versamento sul conto corrente postale N. 24001208 intestato a: La Tartaruga edizioni via Filippo Turati 38 - 20121 Milano - Tel. (02) 6555036 - Fax (02) 653007 Geoff Dyer Natura morta con custodia di sax Storie di jazz Duke, Monk, Lester Young... un giovane scrittore londinese ascolta e ci fa ascoltare i grandi della musica classica nera Distribuzione Garzanti Saggia/Mente pp. 308 L.20 000