Danto per il fatto di appartenere ad un' epoca storica determinata e aver sentito con essa, non cessano di essere uomini universali, e mentre riproducono le aspirazioni e i pregiudizi dell' epoca, enunziano principii e verità universali. Ben disse lo Spaventa: « In un' opera filosofica e in genere in tutte » le produzioni del pensiero, bisogna distinguere due specie di » idee : alcune esprimono l'indole dello scrittore , le condizioni » della sua vita, il carattere particolare dell' epoca, e queste o » per breve tempo sopravvivono al mondo dei contemporanei o » muoiono appena nate ; altre appartengono a tutti i tempi, rap-» presentano i gradi dello svolgimento dello spirito umano, i mo-» menti progressivi dolla vita della intelligenza, sono la sostanza » del presente, i germi dell'avvenire » (i).
II.
Le dottrine sociologiche ci si presentano nel Medio Evo intimamente connesse con le grandi concezioni politiche e religiose ; e ciò riesce naturale ad ammettersi se si considera che nella storia delle scienze sociali, le teorie politiche nacquero sempre in circostanze storiche, le quali spinsero 1' ingegno umano ad indagare per qual modo i diritti o dell' individuo o della società possono mettersi in salvo da una forza che ne minacci 1' esistenza. Per tal modo si spiega come le prime teorie politiche sorgessero di mezzo alla agitata democrazia ateniese ed ai sanguinosi dissidii delle città greche, e i torbidi e le peripezie pubbliche di Firenze generassero le teorie politiche del Savonarola, del Guicciardini, del Macchiavelli (a).
Così avvenne nel Medio Evo : allorché piii viva si svolge la
(1)	Spaventa, Saggi critici T. Napoli 186" pag. 141.
(2)	Giovanni CaRMIC.N.vni, Storia dell' origine e tiri progressi tìeila filosofia del diritto Voi. II. pag. ;o, 104.