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TI Ministero del tesoro ha due bilanci: quello generale dell'entrata, ed uno proprio della spesa. Gli altri Ministeri hanno solo quello proprio della spesa. E figurano anche nel generale, tra l'uscita; ma non ugualmente in tutte le categorie. Tutti figurano quanto alle spese, ordinarie e straordinarie, ed alle partite di giro. Per le strade ferrate sono impegnati solo i Ministeri del Tesoro e dei Lavori pubblici; e del movimento di capitali si occupano i suddetti ed il Ministero delle Finanze e della Marina, ma nulla impedirebbe che anche altri Ministeri se ne assumessero l'ufficio.
11 bilancio, per poter essere più seriamente esaminato, è diviso in capitoli ed articoli.
La discussione cade sopra tutto sui primi, che comprendono tutto quanto si riferisce ad una funzione autonoma, avente carattere speciale e distinto. I capitoli hanno speciale importanza in riferimento alle sjksc. Queste vanno distinte in fisse e variabili, obbligatorie e facoltative.
Sonvi poi le spese d'ordine, le quali collegansi col bilancio della entrata (per esempio: quelle per telegrammi governativi). Ogni Ministero, in generale, comprende un capitolo di spese casuali.
In ciascun bilancio della spesa è inoltre inscritto il Capitolo dei residui passivi, per la somma dovuta ai creditori che la richiedono. Dall'art. 32 del testo unico di legge su la contabilità generale e reclami dei creditori, è stabilito che i residui passivi dei bilanci anteriori non possano seguirsi oltre il quinquennio. Per conseguenza, essi vengono tolti dalla contabilità dopo tale spazio di tempo, per poi risultare in un capitolo speciale della competenza, man mano che sieno richiesti dai creditori.
Ninna spesa può essere sostenuta, nè dovrebbe poter essere impegnata, se non sia stanziato nel bilancio un fondo corrispondente ; nè può oltrepassarsi la somma fissata dal capitolo. Pur troppo l'incontinenza negli impegni, anche nelle categorie che comporterebbero determinazione abbastanza precisa, fa sì che (non ostante lo spediente dei due fondi di riserva) il bilancio di assestamento accerti notevoli variazioni in quello di previsione. Riesce quindi inefficace il sindacato che sul potere esecutivo esercita la Corte dei conti (legge 17 febbraio 1SS4, art. 45 e 56).
Essa riscontra le spese col visto e con la registrazione, e vigila sulla riscossione delle entrate (art. 19. 21, 22 e 25, legge 14 agosto