lS2 Il ribasso si accentuò enormemente il 16 febbraio. Ma fu il 18 marzo che il fallimento del Sully e della ditta Daniel J. Sully e C. fu annunciato al Cotton Exchange, cagionando una emozione indescrivibile, una agitazione pazza. Si stimano fra 300.000 e 400.000 balle lo stock acquistato per consegnare, dal Sully : stock che rappresentava da 120 a 180 milioni di franchi. Nell'ultima settimana avrebbe comprato 150.000 balle e perduti 25 milioni di franchi. La sua caduta ha cagionato, fra tante altre, quella della grande ditta di courtiers, A. Baxter, di New York che aveva 125 succursali negli Stati Uniti. § 83. — Ripercussione sulla produzione del cotone. — Prima di lasciare quest'argomento diciamo due altre parole sulle conseguenze di questa crisi della speculazione. Abbiamo già veduto come da una parte il Sully ed altri speculatori si siano rovinati e come l'industria si sia risentita fortemente. Vedremo più oltre la ripercussione sui salari inglesi. Non tutti però sono stati danneggiati : i piantatori del Sud ebbero dei grandi vantaggi, f rialzisti affermano che questo è dovuto a loro. 11 fatto è in parte vero. La campagna rialzista aiutò potentemente i piantatori di cotone ; però un aumento dei prezzi pagati ai piantatori di cotone si sarebbe verificato egualmente. Solo avrebbe occorso un tempo più lungo. Ecco a questo proposito un brano interessante dell'Heyne : « Alcuni giornali insinuano che la campagna rialzista non aiutò alcuno all' infuori dei membri della Lega di New Orleans. Non credo che i piantatori del Sud, molto migliori giudici in causa, siano d'accordo con loro su questo punto. Il cotone rialzò da 7 i\2 c. a 13 i]2 c. cioè 6 c. per libbra. Io non pretendo asserire che il piantatore fruisse del beneficio dell'intero rialzo, però affermo