— 36 — portent les Latins à se souvenir qu'il y a une Amérique latine à sauvegarder contre toute hégémonie, qu'il y a une Mediterranée ouverte à tout le monde, mais aussi un petit peu propriété des races qui en ont un commerce important à défendre, qu'il y a enfin une place à conserver à la civili-sation latine. » La grandiosità di questo disegno (dove la politica c'entra nel solo, onesto, nell'unico modo che vi può entrare nella costituzione di un sindacato industriale, o nella creazione di un formidabile opificio italiano destinato a battere in breccia l'industria straniera) ci conduce ad alcune osservazioni : 1° che esso era il logico risultato del pensiero scientifico dell'uomo; 2° dell'uomo dico, che era a ciò condotto da un intenso amore per il proprio paese, amore che nessuno può mettere in dubbio quando si conosca la vita del Pantaleoni; 3° che all'idea generale, grandiosa e logica non corrispose la bontà dei mezzi pratici e che qui si ha una seconda edizione del caso Oobden : uomo politico anch'egli, e così grande che trasformò la politica economica d'Inghilterra; 4° che il risultato pratico è stato un fiasco, ma « un bel fiasco » che vai meglio di tanti comodi successi; 5° che, avvenuto lo scandalo, era doveroso far la parte che meritavano a questi motivi; e che i consigli dovevano essere dati prima; e che del senno di poi son piene le fosse. La sconfitta uon muta la logica dei motivi che hanno determinato l'azione. Vuol semplicemente dire che il Pantaleoni (pure avendo un'abilità pratica più o meno grande) è stato ingannato, o che si è ingannato, oppure che gli avvenimenti contrari sono stati più forti di lui. Una frase che ricorreva frequentemente in bocca del Pantaleoni è questa : — Bisogna essere onesti per sè ; ma credo che se gli uomini fossero furbi capirebbero che avrebbero interesse ad essere galantuomini. Ora come mai si riuscirà a pensare che un uomo di così grande integrità morale, un uomo di così eminente posizione scientifica e, suo malgrado, politica, volesse giocare