POSITIVISMO GIURIDICO E POLITICO DI A. COMTE 389 L'errore di intendere divisi e quasi contrapposti i due momenti, di rinnegare se non di ignorare la sintesi soggettiva, cioè la politica del Comte, il prodotto maturo, riassuntivo del suo pensiero, ha impedito di rilevare e di intendere la parte da lui fatta al diritto e allo stato nel suo sistema filo- sofico. Il problema giuridico e politico infatti non ha, nè poteva avere al- cun particolare rilievo nella sintesi oggettiva tentata dal Comte nel « Cours ». 3. — La fondazione della sociologia era la condizione necessaria di una qualsiasi politica positiva: questa sta alla sociologia come l'aspetto pratico sta all'aspetto teoretico della speculazione. Nella sociologia infatti lo spirito positivo non solo si estende ai fenomeni più elevati, più « nobles »,più com- plessi, ma realizza l'unità e l'universalità che nessun'altra scienza distinta o associata con altre, poteva raggiungere. (Cours, cit., I, pag. 22). Osserva il Lévy-Bruhl che la sociologia nel Comte universalizza il metodo [lositivo e, una rolla fondata come scienza speciale, assurge a significalo di scienza ultima universale, cioè di filosofia (1). E come il metodo positivo si risolve nel metodo storico, così la sociologia si risolve, ai fini pratici, in una filoso- fia positiva della storia. Nella storia infatti trova espressione concreta la coscienza che l'umanità acquista sempre più chiara di sè attraverso gli sforzi e i progressi intellettuali e morali compilili. Per la legge di continuità e di solidarietà che regge l'umanità nel suo essere e nel suo divenire, il passato rappresenta per le nuove generazioni una eredità sacra che non può essere rifiutata. Secondo la caratteristica formula del Comte: « L'hu- manité se compose plus des morts que de vivants ». Compito della sociologia è di fondare sulla scienza un ordine esterno oggettivo, presupposto necessario dell'ordine soggettivo politico. L'idea di ordine è certamente comune a tutti gli stadi attraversati dall'umanità: ma solo nell'età positiva tale idea si scioglie idal presupposto di un ordinamento divino del mondo o da concetti razionali « a priori » per identificarsi con l'invariabilità delle leggi dei fenomeni che fa l'intelligibilità del mondo. Ogni scienza costituisce l'ordine nella sfera che le è propria: nella sociologia l'idea di ordine assorge a significato universale e non è solo ordine statico, ma dinamico, non risulta cioè solo dall'insieme di azioni o di reazioni reci- proche delle diverse parti del sistema sociale in un determinato momento della sua esistenza, ma risulta soprattutto dalle leggi che reggono il dive- nire continuo e progressivo dell'umanità. La solidarietà ( « consensus » ) e la continuità sono gli attributi essenziali di quella « immense et éternelle unite sociale » che è la umanità. La quale è l'assoluto del Comte, l'essere cioè il più « compliqué » e il più « noble », il « sujet universel » non nel senso astratto e metafisico di Kant, ma nel senso di soggetto reale e con- ci) Cfr Levy-Brihl, La phd. d'A. C., Paris, IV-V ed., p 463.