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tematica quando si passi dal tipo più semplice del
mercato alle complessità che in esso introduce la
divisione del lavoro (').
Le difficoltà stanno nelle condizioni, nella mi-
sura e nei limiti del calcolo , nella sua espedienza
pratica e talvolta nella possibilità tecnica del suo
intervento {■).
Ad esempio , circa la legge della domanda e
dell' offerta tutto ciò che la matematica può fare
è porre la forinola generale delle equazioni che
esprimano la domanda e 1' offerta per due o tre
ricchezze, per due o tre corpi di trafficanti, ma
le funzioni che loro si riferiscono hanno un carat-
tere così complicato che vi è molto a temere che
la deduzione quantitativa possa fare grandi pro-
gressi in questa direzione.
Di regola poi, rispetto ai fenomeni complessi,
sarebbe enorme la mole dell' osservazione e lo sforzo
dell' induzione preliminare che dovrebbe essere poi
ridotta a semplice congettura ipotetica, affinchè po-
tesse prestare scientificamente allestito il materiale
su cui il calcolo si dovrebbe, se pure è possibile,
esercitare (3).
Essendo quindi limitata di molto la possibilità
della deduzione quantitativa dalla stessa natura dei
fenomeni economici, ciò che rimane meno discuti-
bile e talvolta evidentemente utile è la sua appli-
cabilità nella illustrazione delle conclusioni otte-
nute mediante il linguaggio ordinario.
Sotto questo aspetto gli esempi aritmetici e le
(1)	Vedi D. Berardi, lav. cit. pag. 122-124.
(2)	A. Messedaglia, lav. cit. pag. 20.
(3)	Cfr. A. Messedaglia, lav. cit. pag. 20. — D. Berardi, lav. cit.
pag. 124. Vedi intorno ai limiti del metodo matematico in economia po-
litica, oltre i lavori citati, L. Cossa, op. cit. pag. 103-107.