— 133 — tematica quando si passi dal tipo più semplice del mercato alle complessità che in esso introduce la divisione del lavoro ('). Le difficoltà stanno nelle condizioni, nella mi- sura e nei limiti del calcolo , nella sua espedienza pratica e talvolta nella possibilità tecnica del suo intervento {■). Ad esempio , circa la legge della domanda e dell' offerta tutto ciò che la matematica può fare è porre la forinola generale delle equazioni che esprimano la domanda e 1' offerta per due o tre ricchezze, per due o tre corpi di trafficanti, ma le funzioni che loro si riferiscono hanno un carat- tere così complicato che vi è molto a temere che la deduzione quantitativa possa fare grandi pro- gressi in questa direzione. Di regola poi, rispetto ai fenomeni complessi, sarebbe enorme la mole dell' osservazione e lo sforzo dell' induzione preliminare che dovrebbe essere poi ridotta a semplice congettura ipotetica, affinchè po- tesse prestare scientificamente allestito il materiale su cui il calcolo si dovrebbe, se pure è possibile, esercitare (3). Essendo quindi limitata di molto la possibilità della deduzione quantitativa dalla stessa natura dei fenomeni economici, ciò che rimane meno discuti- bile e talvolta evidentemente utile è la sua appli- cabilità nella illustrazione delle conclusioni otte- nute mediante il linguaggio ordinario. Sotto questo aspetto gli esempi aritmetici e le (1) Vedi D. Berardi, lav. cit. pag. 122-124. (2) A. Messedaglia, lav. cit. pag. 20. (3) Cfr. A. Messedaglia, lav. cit. pag. 20. — D. Berardi, lav. cit. pag. 124. Vedi intorno ai limiti del metodo matematico in economia po- litica, oltre i lavori citati, L. Cossa, op. cit. pag. 103-107.