4 Parte prima Poiché tutti questi artigiani e-imprenditori si servono scambie- volmente, come pure i signori, non ci si accorge che il manteni- mento degli uni e degli altri ricade in definitiva sui signori e sui proprietari di terre. Non ci si accorge come, in una città quale quella da noi descritta, tutte le piccole case dipendano e siano mantenute dalle spese delle grandi. Tuttavia in seguito verrà di mostrato come tutti gli ordini e gli abitanti di uno Stato vivano a spese dei proprietari di terre. La città in questione si ingrandirà ancora maggiormente se il Re o il governo vi stabilirà dei tribunali, ai quali gli abitanti dei borghi e dei villaggi di quella provincia debbano ricorrere. Sarà necessario un maggior numero di impren- ditori e di artigiani di ogni genere per i bisogni dei magistrati e degli avvocati. Se in questa stessa città sorgeranno, oltre a quelli richiesti per il consumo interno, degli opifici e delle manifatture per l'espor- tazione e la vendita all'estero, essa si ingrandirà in proporzione del numero degli operai e degli artigiani che in essa vivono a spese dell'estero. Ma, tralasciando queste considerazioni per non complicare il nostro argomento, si può affermare che la riunione di molti ricchi proprietari di terre, che risiedono in una medesima località, basta per formare quella che si chiama una città, e che molte città d'Eu- ropa, situate nell'interno, devono a questa riunione il numero dei loro abitanti: nel qual caso la grandezza di una città è natural- mente proporzionata al numero dei proprietari di terre che vi ri- siedono, o piuttosto al prodotto delle terre che loro appartengono, dedotte le spese di trasporto per coloro le cui terre sono più lon- tane e la parte che sono obbligati a versare al Re o allo Stato, che generalmente deve essere consumata nella capitale.