sfruttamento del territorio semplicemente in termini di produttività economica o paracconomica, ria è invece legata a concetti eli pianificazione se si ipotizza una maturazione della concezione dei servizi pubblici in funzione dell'interesse collettivo. Sotto quest'ultimo aspetto mancano però concreti quadri di riferimento fornirti da scelte politiche definite e appoggiati su progetti validi. Conseguentemente lo sviluppo del discorso in tale direzione non fa piú parte del momento di registrazione delle spinte evolutive ma di quello delle conclusioni e delle proposizioni. Il problema è infatti eli evitare che, seguendo la tendenza (( spontanea », si passi da uno stadio di sfruttamento privatistico dei centri urbani a quello eli sfruttamento privatistico dell'intero territorio. 3.2 L'IMI'O5'I'AZIONl TEORICA E METODOLOGICA Nel definire gli obbiettivi di un modello interpretativo, utili per le nostre analisi, occorre tener presente che esso costituisce soltanto una parte, anche se quella di gran lunga più importante, dell'intera ricerca sull'assetto dei servizi. I suoi obbiettivi non coincidono quindi con quelli piú generali della ricerca (esposti nel cap. 1), la quale integra le analisi operate con l'ausilio del modello, con altre analisi cd approfondimenti, che valgono ad assicurare l'utilità intersettoriale dei risultati. Gli obbiettivi del modello interpretativo sono dunque più specifici e parziali di quelli della ricerca. A loro volta, nella misura in cui il modello interpretativo si compone di piú strumenti (l'analisi, opportunamente coordinati, i suoi obbiettivi potranno non coincidere con quelli assegnati, di volta in volta, alle singole analisi. ('i' premesso, si può ritenere che, nel quadro generale della ricerca, l'obbiettiz'o centrale del modello consista nella comprensione delle forme e strut tuie territoriali dell'assetto attuale (lei servizi risalendo ai processi socio-' economici e ai modelli di comportamento clic le sottendono, in modo da. consentire la formulazione di ipotesi di trasformazione alternative, applicabili in particolare: a) ai diversi gradi e modi del decentramento della popolazione e delle attività produttive; b) ai diversi caratteri demografici, economici e sociali della popolazione e perciò alle possibili variazioni quantitative e qualitative della domanda dei servizi (con particolare riguardo alla mobilità dei consumatori); c) alla prevedibile ristrutturazione del settore terziario ed alle variazioni clic ne deriveranno nella classificazione dei servizi, nelle soglie tipiche e nella gerarchia eli questi; d) all'entità e alla distribuzione territoriale degli investimenti nelle infrastrutture piú direttamente connesse con i servizi (vie di comunicazione, servizi pubblici, rinnovamento urbano ecc.). Oggetto di studio sono dunque le strutture territoriali dell'assetto dei servizi, ossia, nel loro significato piú profondo, il « sistema di relazioni », clic lega gli elementi eli servizio tra loro e con gli utenti, nel territorio considerato. Ciò significa che il modello interpretativo non potrà affrontare i problemi del e contenuto » dei servizi, della loro struttura interna, della loro gestione ecc.: problemi tutti che, come si è già chiarito in premessa (cap. 1), esulano dai limiti della presente ricerca. 3.2.1 ~lettivi. limiti e requisiti del modello 76