sione delle imprese o degli impianti (che non devono occupare più di 100 operai) e la loro origine (deve trattarsi di iniziative affatto nuove). Malgrado le accennate limitazioni, si è avuto il vantaggio di operare sui risultati di un esperimento che è durato otto anni (cioè per un periodo abbastanza lungo) e che ha abbracciato i quattro quinti del territorio regionale. Un esperimento, inoltre, che ha visto numerosi enti locali intervenire con forme supple- mentari di incentivazione, quali sarebbe stato difficile prevedere date le modeste disponibilità finanziarie degli enti stessi. Va infine aggiunto che, nel 1961, il limite dei 100 operai venne elevato a 500 per le nuove industrie insediantisi nei territori montani: col che la gamma dei potenziali beneficiari si ampliava notevolmente, fino ad includere imprese da considerarsi (per l'Italia) di media dimensione. I risultati dell'indagine hanno consentito la verifica di ipotesi come quella sul rapporto tra entità dell'incentivo e « risposta » degli imprenditori, o l'altra sulla tendenza delle minori aziende a concentrarsi in dati distretti e dati settori di attività. Inoltre essi hanno permesso di determinare in concreto i « tempi tecnici » necessari affinchè l'incentivo spieghi i suoi effetti. Il parere, sia degli imprenditori sia dei comuni, sulla efficacia della legge n. 635 come tale e sulle sue modalità di applicazione, ha integrato i dati oggettivi e registrato il conflitto tra aspettative e realtà. L'inda- gine ha, tra l'altro, indotto ad avanzare alcune sommarie conside- razioni in merito all'opportunità di favorire sia il coordinamento degli incentivi che la loro applicazione scalare in funzione del grado di depressione o di sottosviluppo. Nel presentare tali con- siderazioni si è fatto ripetuto accenno al d.d.l. 1215, cioè al pro- getto governativo per la cc riforma » dell'intervento a favore delle « nuove piccole industrie ». Ci è gradito dovere esprimere un sentito ringraziamento agli enti, imprese e persone che hanno cortesemente coadiuvato il CeRIS nella raccolta dei dati e delle notizie che formano la docu- mentazione del presente lavoro. Si ricordano in modo particolare la Camera di Commercio, Industria e Agricoltura di Torino e gli imprenditori industriali che, consentendo alle interviste dirette, hanno permesso di analizzare criticamente significato e portata dell'incentivo nei riguardi sia delle decisioni di insediamento che della gestione economica dell'impresa. 4