Agricoltura letto e La Cassa, sono stati eseguiti molti lavori di bonifica fon-diaria; nonostante questo la vauda (terreno arso di brughiera) è però ancora molto estesa. I mercati agricoli, che interessano la zona, sono quelli di Cirié, a cui tendono i comuni di Piano, Vallo, Varisella, quello di Cafasse e di Torino per gli altri comuni. San Gillio risulta essere il comune che ha ricorso in misura maggiore al credito agrario: qui si sono oltrepassate le 40000 lire di credito per ettaro, quota paragonabile a quella del ricco comune di Carmagnola. I redditi catastali prevalenti appartengono ai livelli piú bassi (soltanto a Caselette una sola grande proprietà è classificata tra i redditi catastali piú elevati). La densità del patrimonio zootecnico sulla superficie agraria e forestale non è molto elevata, salvo che a Chiesanuova e a Cintano. La razza bovina predominante è quella valdostana zs. La meccanizzazione si è diffusa a Forno Canavese e, in misura minore, a Prascorsano, Cintano e Chiesanuova: altrove è scarsissima o inesistente. Il mercato agricolo, su cui gravitano i comuni della zona, è quello di Cuorgné. Gli agricoltori di Borgiallo, Chiesanuova e Pratiglione sono quelli che maggiormente hanno fatto ricorso al credito agrario. L'azienda piú diffusa è quella di piccole dimensioni, con una estrema polverizzazione degli appezzamenti e, senza dubbio, questo è uno dei motivi dell'arretratezza agricola della zona. 19. Zona montano-collinare dell'alto Canavese e della Val Sacra. La zona è costituita da una fascia di comuni di alta collina prealpina, che ha il proprio centro in Cuorgné. Da un lato si estende fino a Pratiglione e Forno Canavese, dall'altro, lungo la Val Sacra, fino a Castelnuovo Nigra. Cuorgné ed i comuni di Forno Canavese e Pratiglione risultano ad economia prevalentemente industriale. Dove non esiste l'integrazione del reddito agricolo con quello industriale od i proventi del turismo, le condizioni economiche appaiono molto depresse. Il territorio della zona è di alta collina e, nelle parti piú elevate, di vera e propria montagna. L'ordinamento colturale si basa sui cereali e sugli altri semi-nativi tradizionali nelle plaghe semi-pianeggianti, per passare ai boschi ed ai pascoli nella parte piú alta, attraverso i frutteti ed i vigneti delle medie altezze. Parte dei prati stabili sono stati tra-sformati in prati da vicenda. Inoltre sono sorti, nelle zone piú pianeggianti, molti pioppeti sparsi (a Cuorgné, Borgiallo, Castelnuovo Nigra, ecc.). Nella fascia collinare, a Cuorgné, Pratiglione, San Colombano, Prascorsano, negli ultimi anni si è avuto un notevolissimo incremento della frutticoltura specializzata. Si calcola che siano stati piantati, negli ultimi tre anni, piú di 1500 meli e peschi. I vigneti sono diffusi un po' dovunque, sia sulla collina di Cuorgné e Chiesanuova, sia nei comuni da Canischio a Forno Canavese. Anche i boschi di castagno si estendono dovunque: il bosco ceduo ha tuttavia subito una diminuzione. Fra le colture tradizionali è aumentata la superficie coltivata a granoturco ed a vigneti, diminuita quella coltivata a frumento, segale, patate, ed i prati. La redditività per ettaro è lievemente aumentata nell'ultimo ventennio. Fatta eccezione per i comuni industriali, la zona è caratterizzata dallo spopolamento e gli addetti all'agricoltura sono diminuiti da oltre il 55 della popolazione attiva nel 1936, al 37 venti anni dopo.Zona collinare di Roletto - Cumiana. La zona è prettamente prealpina con caratteristiche agrarie di alta collina. Parte dei territori di Cantalupa e Cumiana sono occupati da estesi boschi di castagni. Il territorio di tali comuni presenta, nelle parti piú elevate, caratteristiche montane, con pascoli e boschi. Nelle parti piú basse l'agricoltura si basa sulle colture praticole, foraggere e cerealicole. Larga è l'integrazione dei redditi agricoli con il lavoro nelle vicine industrie di Pinerolo; le entrate extra-agricole compongono il 4o-45 del reddito globale familiare. La popolazione risulta complessivamente stabile, ma gli addetti all'agricoltura sono diminuiti. Tra le colture tradizionali nell'ultimo quinquennio si è avuto un aumento della superficie coltivata a frumento ed a foraggio, una diminuzione di quella coltivata a granoturco, segale, patate ed a vigneti. La redditività per ettaro ed il reddito agrario pro capite sono aumentati. Frutteti specializzati si trovano in tutti e quattro i comuni, gli orti industriali a Roletto e Cumiana. Data la natura del terreno, l'irrigazione è scarsa. Il patrimonio zootecnico non raggiunge un livello soddisfacente. Il comune maggiormente meccanizzato è quello di Frossasco, seguito da Cumiana, mentre a Cantalupa e Roletto la meccanizzazione è scarsa. A Cumiana e Roletto risulta notevole l'ammontare dei crediti agrari, minore a Frossasco e Cantalupa. Il mercato agricolo, che interessa questa zona, è quello di Pinerolo. La proprietà fondiaria predominante è quella di tipo medio. 17. Zona collinare di Avigliana. La zona è formata dalla fascia prealpina, costituita dalla parte meno elevata delle valli di Susa e Sangone, e dalla collina di Rivoli. Tutti i comuni, eccettuati Reano e Trana, hanno una eco- 89