Piú della metà degli addetti all'industria risultò quindi nel 1951 concentrata nell'industria meccanica che fu la sola ad aver miglio-rato in ciascuno dei periodi considerati il proprio peso nella struttura industriale. Delle altre industrie, trascurando il settore della gomma che comparve per la prima volta in quella rilevazione, quella che aumentò la propria consistenza nella struttura fu la industria chimica, il cui indice percentuale passò dall'1,85 ° del 1939 al 2,87 % nel 1951. L'industria delle costruzioni e impianti veniva subito dopo quella meccanica in ordine di importanza, anche se con valori molto piú bassi, seguivano quindi l'industria del vestiario e quella tessile. Se si esamina e si paragona la struttura industriale alle tre date considerate, le variazioni piú significative risultano essere avvenute nell'industria delle costruzioni e impianti, in quella metallurgica, in quella del vestiario e in quella tessile. Per l'industria delle costruzioni e degli impianti l'occupazione dopo essere salita nel 1939 a valori molto alti, cadde di nuovo, nel 1951, ai livelli del 1927. L'industria metallurgica incontrò un costante declino, cosí come quella del vestiario e quella tessile, sebbene questa nel 1939 avesse registrato un aumento del numero assoluto di addetti, probabilmente attribuibile all'imminenza del conflitto bellico e alla politica economica autarchica. Significativo risulta il confronto fra la struttura industriale del capoluogo e della provincia nel 1927 e nel 1951. Nel 1927 e nel 1951 la provincia, escluso il capoluogo, presentava la struttura industriale espressa dalla tabella 12. La struttura industriale della provincia, escluso il capoluogo, nel 1927 era caratterizzata dall'industria tessile, che concentrava circa la metà degli occupati nell'industria, dall'industria meccanica (circa 11,54 io) e da quella del vestiario e dell'abbigliamento (7,54 'o). Nel 1951 l'industria tessile era ancora la classe piú importante, ma si presentava ormai notevolmente ridotta, in grande espansione invece risultava l'occupazione nelle industrie meccaniche (24,18 %) e in quelle chimiche (7,04 %). Nella provincia, escluso il capoluogo, si mostra quindi in atto la stessa trasformazione strutturale dell'industria che si riscontra nel capoluogo. La produzione tessile continua a rappresentare la principale attività economica nella provincia, sempre escluso il capoluogo, tuttavia lo sviluppo dell'industria meccanica e di quella chimica viene assumendo valori sempre piú alti, mentre si manifesta in declino quella tessile, cosí come avvenne nei primi decenni del secolo nella città di Torino. Queste trasformazioni sono particolarmente cospicue nella cintura che appare sempre piú industrialmente integrata col capo-luogo e che ha un peso rilevante nella struttura industriale della provincia, esclusa la città di Torino. 9. Zona industriale della cintura di Torino. La città di Torino esercita la propria influenza su tutto il ter- ritorio della provincia ed anche oltre. Dal punto di vista indu- striale questa si manifesta con l'afflusso di lavoratori, che dai diversi comuni della provincia vengono nel capoluogo per prestar opera nelle industrie locali, e con la diffusione di stabilimenti TABELLA II. Percentuale di addetti per tipo di industria sul totale addetti nell'anno 1951. Classi °/ 0 Estrattive 0,09 Alimentari 3,69 Tabacco 0,65 Pelli e cuoio 1,22 Tessili 5,20 Vestiario e abbigliamento 5,85 Legno 2,56 Carta e cartotecnica o,8o Poligrafiche 2,66 Foto-fono-cinematografiche o,19 Metallurgiche 2,74 Meccaniche 55,37 Trasformazione minerali non metalliferi 0,99 Chimiche e affini 2,87 Gomma elastica 3,61 Manifatturiere varie 2,43 Costruzioni e impianti 7,19 Energia elettrica, gas, acqua 1,89 Totale Ioo,00 TABELLA I2. Addetti alle industrie nella provincia di Torino, escluso il capoluogo. Classi 1927 % 1951 °ó Estrattive 2 057 1,99 2 094 1,76 Alimentari 5 803 5,63 4 444 3,72 Pelli e cuoio i 888 1,83 3 099 2,60 Tessili 50 703 49,22 40 278 33,78 Vestiario e abbigliamento 7 766 7,54 4 299 3,61 Legno 5 554 5,39 6 461 5,42 Carta e cartotecnica 1411 1,37 2 314 1,94 Poligrafiche 370 0,36 631 0,43 Foto-fono-cinematografiche - - 111 0,09 Metallurgiche 1 913 1,86 4 203 3,53 Meccaniche 1I 883 11,54 27 823 23,34 Trasf. minerali non metall. 2 543 2,47 3 246 2,72 Chimiche 3 000 2,91 8 098 6,79 Gomma elastica - - 638 0,54 Manifatturiere varie 398 0,39 1 597 1,34 Costruzioni e impianti 6 623 6,43 8 313 6,97 Energia elettrica, gas, acqua 1103 1,07 1 580 1,33 Totale 103 015 100,00 119 229 100,00