Agricoltura io. Zona montana delle valli Chisone e Germanasca. La vallata del Chisone sbocca alle porte di Pinerolo. l/ una vallata ampia e ridente, che sale fino ai 2000 m del colle del Sestriere. A Perosa Argentina si apre la Val Germanasca, stretta e tortuosa e con una economia agricola molto povera. Le zone industriali di Pinerolo - Villar Perosa - Perosa Argentina e quella della Val Germanasca sono in parte comprese in questa zona agraria. La presenza di queste industrie e la vivacità del turismo in alcuni comuni concorrono a mantenere i redditi familiari a un discreto livello; si calcola che soltanto il 15 o 20 ° del reddito medio di una famiglia provenga dall'agricoltura. La zona va distinta in due sottozonc: la prima scende da Perosa fino a Porte e a San Pietro Val Lemina ed è la parte meno povera; la seconda comprende l'alta Val Chisone e la Val Germanasca, con una agricoltura molto depressa consistente soprattutto in boschi e pascoli. Nella media e bassa valle predominano i boschi cedui di castagni, mentre nella parte pianeggiante, lungo tutto il fondo valle da Perosa a Porte, l'agricoltura è progredita, con colture orticole e a seminativi, frutteti specializzati e vigneti. Mentre nelle zone di montagna l'agricoltura assume caratteristiche silvo-pastorali, sempre piú accentuate, i fondi valle hanno subito una evoluzione verso le colture tipiche della pianura. In questa parte della vallata la meccanizzazione è da ritenersi buona soprattutto se si considerano le limitate possibilità di utilizzo dei trattori nelle zone montane. Oltre Perosa l'agricoltura appare trasformata : i castagni la-sciano il posto ai boschi di conifere ed ai pascoli, ed anche i terreni un tempo coltivati a seminativi, sono tornati ad essere in parte boschi e pascoli. In tutta la zona l'estensione dei terreni coltivati a frumento, granoturco, segale ed uva diminuiscono, mentre risulta in aumento la coltivazione delle patate e del foraggio. La redditività agraria per ettaro ed il reddito medio pro capite sono tuttavia in ascesa, sia per l'aumento della produttività, sia, specialmente nelle zone del fondo valle, per la diminuzione del numero degli addetti alla agricoltura. Un'altra risorsa importante è costituita dal patrimonio zootecnico che però non presenta valori assoluti molto elevati. Buoni sono i pascoli in Val Chisone, anche per la maggiore diffusione della irrigazione. La maggior parte del bestiame è transumante "; molti sono i pascoli di proprietà comunale affittati e frequenti sono i contratti speciali di soccida, per cui ai margari vengono affidati, per il periodo dell'alpeggio estivo, singoli capi di piccoli proprietari, con modalità abbastanza varie per quanto riguarda il compenso e la divisione del prodotto. Il mercato su cui gravita tutta la zona è quello di Pinerolo, che è centro di attrazione di una larga plaga. Di interesse stret-tamente locale è invece il mercato settimanale di Perosa Argentina. Scarsi in rapporto alla superficie i crediti agrari concessi nella zona; essi raggiungono i valori piú elevati a Porte e negli altri comuni della bassa valle. Per quanto riguarda la proprietà fondiaria, in tutta la zona, fatta eccezione per alcuni comuni della bassa valle, quali Villar Perosa, Porte, Inverso Pinasca, Pinasca e San Pietro Val Lemina, dove predomina la piccola proprietà, prevale la grande e grandissima con diffusi boschi e pascoli. Lungo il corso dei torrenti nelle zone pianeggianti, dove l'agricoltura offre buone possibilità di reddito, la polverizzazione è notevole, per cui non si può ritenere che esistano vere e proprie aziende agricole, fatto da mettersi in relazione colle caratteristi-che che presentano molte famiglie prevalentemente interessate al-l'industria. Tra i redditi catastali prevalgono dovunque le classi inferiori, fatta eccezione per Salza di Pinerolo, Massello, Roreto Chisone e Pragelato, dove predominano poche grandissime proprietà con redditi elevati. ti. Zona montana dell'alta Valle di Susa. Subito dopo Susa la vallata della Dora Riparia subisce un forte dislivello, alzandosi di circa 200 m, per cui la sua morfologia si modifica notevolmente. La valle si restringe, per allargarsi poi nuovamente tra Exilles e Ulzio: qui si sdoppia in due tronconi, quello di Bardonecchia e quello che, attraverso Cesana, sale fino al Sestriere. Il fondo valle, nelle zone piú favorevoli, è caratterizzato da una agricoltura florida, dove non mancano le colture a seminativi, frumento compreso; nei comuni di Exilles, Chiomonte e Gravere predominano i pascoli ed i boschi di castagni, nei paesi piú alti i boschi di conifere. Nelle zone piú impervie, in questi ultimi tempi, si è verificato un abbandono di alcuni terreni prativi o pascolivi, con una corrispondente diffusione, anche spontanea, di boschi. Il generale aumento dei boschi trova alcune eccezioni: a Cesana e a Claviere, per esempio, risulta aumentato il prato e ciò è spiegabile con l'incremento del turismo invernale. Per quanto riguarda i cereali e altri seminativi si riscontra. nelle zone di alta montagna, un abbandono dei terreni marginali: molti piccoli appezzamenti, un tempo coltivati, oggi infatti risultano trasformati in prati. Considerando la zona nel suo complesso, la produzione di grano, segale e patate risulta molto diminuita, tuttavia, per quanto si è detto, la produttività per ettaro è aumentata notevolmente. Infatti dove esistono condizioni naturali favorevoli, si è avuta una grande diffusione dell'erba medica e dei foraggi da rinnovo, a scapito dei prati permanenti. In complesso si può dire che l'ab- 84