Storia della Fondazione Luigi Einaudi onlus | e successo da un’istituzione di tipo privatistico, tuttavia strettamente intrecciata con il patrimonio di conoscenze depositato nelle università, provvedendo così al potenziamento della formazione superiore. L’altro aspetto essenziale fu la natura della Fondazione come ente diretto e autonomo di ricerca. In quel luogo il perfezionamento della formazione intellettuale e professionale degli assegnatari dei contributi di ricerca dava vita a specifiche forme di sociabilità, che solo ed entro quell’ambito acquisivano significato. Questa seconda natura della Fondazione caratterizzò l’intero periodo in cui Mario Einaudi svolse un ruolo di direzione, che coincise con la fase precedente l’entrata in funzione dei dottorati di ricerca nelle università, il cui primo ciclo fu indetto proprio nel 1984. Il riadattamento del modello del Center for International Studies si concretizzò nella scelta di valorizzare specifiche aree di ricerca nell’intento di favorire la formazione di settori della classe dirigente secondo coordinate culturali “newdealiste” e keynesiane. In questo senso, Mario Einaudi e gli studiosi che componevano il Comitato scientifico condividevano, pur nei perimetri di una rigorosa delimitazione scientifica, un medesimo ethos che si richiamava alle culture democratiche dell’Occidente e la Fondazione si proponeva di offrire alle nuove generazioni, che al suo interno si formavano, strumenti culturali che erano stati gli ingredienti fondamentali della “grande trasformazione”. Ciò si tradusse in una struttura organizzativa complessa, con la presenza, accanto al Comitato scientifico, di ricercatori interni. Inoltre i borsisti approfondivano e perfezionavano la formazione in Italia o all’estero, ma con un luogo preciso di riferimento, la sede della 5