Capitolo VI Revisione dei risultati mediante l'analisi discriminante Una volta determinata la funzione di regressione è stato possibile stimare i redditi dei 1.209 comuni piemontesi, sempre fatto pari a 100 il valore medio regionale. Il modello utilizzato per il suddetto calcolo è il migliore tra quelli ottenibili sulla base delle ipotesi e dei dati di partenza, ma tale giudizio è di carattere statistico, cioè è valido nella maggior parte dei casi, non certo nella loro globalità. Il fatto stesso di dover valutare un elemento complesso e articolato quale il grado di ricchezza e di povertà di una ristretta area socio-economica come quella comunale con solo quattro indicatori validi per tutto l'universo esaminato è indubbia-mente semplicistico ed aleatorio. Si è quindi cercato di correggere alcune evidenti anomalie, senza tuttavia discostarsi dal metodo originale e mantenendo una ben precisa linea logica e fondata su elementi obiettivi. In particolare è stato esaminato attentamente il quarto indicatore introdotto nel modello, e cioè il rapporto tra lavoratori dipendenti e indipendenti nell'industria. Esso, pur valido in linea generale, diventa discutibile per certe tipologie comunali, e precisamente: 1) comuni poco industrializzati, cioè con una bassa percentuale di occupati nel secondario. In questa categoria rientrano, ad esempio, le località turisti-che, quelle con alto grado di terziarizzazione, le agricole e i comuni con elevata percentuale di popolazione non facente parte delle forze di lavoro (pensionati, giovanissimi, casalinghe, ecc.); 2) comuni altamente industrializzati, ma prevalentemente con attività artigiane (sia di produzione che artistiche) o sotto altre forme, quali il lavoro a domicilio o similari. In tutti questi casi si ha, o si rischia di avere, un valore piuttosto basso per il suddetto indicatore e quindi una sottovalutazione del reddito che potrebbe essere distorsiva. È ipotizzabile anche il caso di comuni con un elevato rapporto tra lavoratori dipendenti e indipendenti nel secondario e quindi fortemente industrializzati (ciò è rilevabile dal rapporto tra occupati nell'industria e totale occupati), senza tuttavia essere in cima alla graduatoria in fatto di ricchezza disponibile. Nonostante l'indicatore in questione sia quello con il minor « peso » nella funzione di regressione, non si possono certo sottovalutare le eventuali distorsioni a livello di singoli comuni. Si è pertanto ricercato e applicato un metodo di calcolo che consentisse di analizzare tali inconvenienti, di eliminarli o per lo me-no attenuarli senza nel contempo stravolgere la primitiva impostazione. Esso è stato individuato in una serie di analisi discriminanti, dai cui risultati incrociati 33