I redditi dei comuni del Piemonte seconda cintura torinese (es. Carmagnola, Volvera) presenta una maggioranza di comuni con reddito di poco inferiore alla media provinciale, così come Pinerolo, Giaveno e Cumiana. Il Canavese al di fuori di Ivrea e dintorni evidenzia sia comuni appartenenti alla suddetta fascia di reddito (Castellamonte, Rivarolo, Aglié), sia a quella più bassa: si tratta in questo caso dall'area delimitata dai comuni di Corio, Front, Castenuovo Nigra, Cuorgné e Sparone. Le zone più "povere" della provincia appaiono l'estremo nord (Valprato Soana, Ronco Canavese, Traversella), alcuni comuni della valle di Lanzo (Cantoira, Chialamberto, Groscavallo, Usseglio), Exilles nella val di Susa e i comuni intorno a Perrero e Angrogna nel Sud-Ovest della provincia. Le basse valli di Susa e Sangone denotano una netta prevalenza di comuni con reddito compreso tra il 50 e 1'80% di quello medio. Qualche "macchia" di relativa povertà è infine avvertibile verso il confine con la provincia di Vercelli (Verrua Savoia, Verolengo, Mazzé). Per concludere si osserva che il reddito disponibile medio per abitante della provincia risulta al 1994 pari a 28 milioni di lire, ma con sensibili differenze territoriali. Infatti, sui 315 comuni della provincia, solamente 30 superano tale livello, ma la loro popolazione è di quasi 1.240 mila abitanti (55% del totale). Tre quarti dei comuni (235 con un totale di oltre 700 mila abitanti) dispongono di un reddito tra 15 e 25 milioni di lire. Un comune su quindici (21 per 8 mila abitanti) è al di sotto di 15 milioni di reddito pro-capite, cioè meno della metà della media provinciale. Sul fronte opposto si notano sette comuni (20 mila abitanti circa) con oltre 35 milioni di reddito pro-capite. Dei 62.762 miliardi di reddito globale provinciale, il 62% circa riguarda i sette comuni maggiori, per un totale di 1.250 mila abitanti (56% della provincia). Il 20% dei comuni (63) ha meno di 10 miliardi di reddito complessivo, non raggiungendo così neppure 1'1% del totale provinciale nè in termini di reddito nè di popolazione. La città di Torino da sola copre poco meno del 50% del reddito complessivo (43% degli abitanti). I trenta comuni più grandi della provincia (escluso Torino) dispongono del 30% del reddito totale (con il 32 degli abitanti); quelli tra 1001 e 10000 abitanti si attribuiscono il 18,3% del reddito globale (22% degli abitanti), mentre le località al di sotto dei 1000 abitanti (127 in tutto) evidenziano il 2,2% del reddito a fronte del 3% della popolazione. Vi è quindi una relazione diretta tra dimensione demografica e livello di benessere. 54