I redditi dei comuni del Piemonte totale di quelle circolanti". Pure significativi, ma con contributi tra loro opposti, sono risultati anche gli indici di occupazione e di disoccupazione. L'ultimo fattore estratto (10% di varianza spiegata) è quello che si può definire della "ricchezza immobiliare" e dei consumi ad essa riconducibili. Le voci maggiormente "caricate" in questo caso sono costituite, nell'ordine, dal patrimonio immobiliare pro-capite, dal numero degli abbonamenti telefonici privati rapportati al totale delle famiglie e dal consumo di acqua erogata in rapporto ad ogni abitante, secondo l'equazione: patrimonio immobiliare consistente (ed elevati consumi ad esso collegati) = maggiore reddito. Come è già stato spiegato, questi quattro fattori sono stati assunti come base per il calcolo dei redditi disponibili in ogni comune, pur con le limitazioni e le avvertenze già segnalate. I risultati ottenuti parlano, per il 1994, di un reddito provinciale pro-capite di poco meno di 28 milioni di lire (27.952.400, per l'esattezza), superiore di circa il 3% a quello medio regionale (27.137.000). A livello di indici comunali vengono rispettate, a grandi linee, le consuete mappe locali di "ricchezza", anche se la disaggregazione assai spinta ed il sistema di calcolo che si è dovuto adottare possono fornire risultati a volte di difficile comprensione. I quattro comuni a più elevati redditi pro-capite (oltre 35 milioni) risultano essere nell'ordine: Quattordio, Valenza, Pecetto di Valenza e Tortona. Seguono poi altri 11 che sono i soli a superare, magari anche di poco, la media provinciale. Sono, in ordine decrescente: Pietramarazzi, Fraconalto, Alessandria, Casato M.to, Felizzano, Villanova M.to, Castelnuovo Scrivia, Occimiano, Ovada, Sale e Novi Ligure. Vengono dunque sostanzialmente confermate, con qualche "sorpresa", le aree di maggior sviluppo provinciale comprendenti i comuni capizona (che sono dotati di migliori insediamenti abitativi e costituiscono centri di servizi) con la sola esclusione di Acqui Terme e le direttrici Felizzano-Quattordio (caratterizzata da consistenti insediamenti industriali, in prevalenza legati all'indotto auto), Occimiano-Casale M.to-Villanova M.to (industria, soprattutto "del freddo", e commercio), Valenza-Pecetto (oreficeria) e Sale-Castelnuovo Scrivia (agricoltura specializzata e manifatture). La carta della ricchezza vede poi tutti i comuni capi area contornati da una "corona" di altri a relativo benessere, mentre le aree meno dotate di reddito della provincia 10