311987 Té[nóCity L'avv. Luigi De Caslri, Direttore Regionale Sip, spiega: 11 programma telematico Sip per il Piemonte di domani Con la cautela necessaria ai progetti deli cali, la Sip annuncia di aver avviato il programma ,Pioto.n>, volto a trasformare la rete delle telecomunicazioni di Torino e deI Pienwnte- Si tratta di mi progello a più .Nadi, che prevede di dotare in lempi hrevi il Picmome di una rete telematica ad alle prestazioni e con elevalo valore aggiunto. Ne dà notizia lo stesso Luigi Di Castri, di-rettore regionale della Sip deI Piemonte e della Valle d'Aosta: «Cr muoviamo su più lDree di /moro. Una pie vede la rreu;ione eh un'isola oltica clre nnnovr la rete delle —itiun ca;mnr in Turino- 11 primo nucleo. quello reali; calo dull7,(itato San Paulo. e gia rum realtà. 1, . eCuao ovvieremo una vera e propria rete telernanca su scalo regionale, per lo quale e ut luce ovunanu di dacia liti pruno dr /ùltrhdifa, Questi servizi si tnlegreranno con le reti vpet'rabzz ale esislentl e con quella leleJonica nazionale. Un alino piano punta alla creu:,urne dr ari telepuihr, che potrà esse-re installato in raro der nodi prinmri di convnwazione eddenti nell'area metropolitana, in modo da poter servire !intera mGione», i o sforzo finanziario per creare simili strutture è ingente La Rete Telematica Piemontese comporta già uno stanziamento iniziale di 15 miliardi. Circa altrettanti tic servirebbero per dotare di serviti eli tele-comunicazione d'avanguardia l'interpor-io di l'orino; per il Teleporlo l'investimento è da triplicare. Inoltre per aarhluie» in fibra ottica l'intera città di Torino gli esperti sostengono che Ibrse non basterebbero 1500 miliardi. Per questo motivo la Sip ha scelto una strategia che prevede pii( segmenti di avanza-mento, con l'obiettivo di coinvolgere nei progetti il maggior numero di interlocutori qualificali. Per ora lo slancio imprenditoriale è quindi Contenuto in una serie di stu- di e di ricerche di mercato che intendono appurare le esigenze degli utenti. L'Istituto Bancario San Paolo di Torino, come viene favo notare in Sip, è stato il primo utente privato europeo ad accetta-re la sfida telematica e a dotarsi già di impiantì con la futura isola ottica. Se la Sip riuscisse a coinvolgere ancora altri tre o quattro clienti, di pari dimensioni ed un-portanza, il gioco sarebbe fatto. Poi gli altri dovrebbero scegliere se entrare nel «rbrffi, telematico o stare fuori a guardare. In attesa degli eventi la Sip in due anni ha .omunque completato gli studi necessari Ha fatto quindi stilare una sintesi descrittiva della situazione torinese, che, come ricordano in Sip: «E stata poi presetuata in termini di progetto ai pizi importanti operaion econonuci puhb6ci e privati. A loro è.staro spiegato come sia pos.sibile arancare con le tecnologie delle connotica:io- m verso la società dell'tnlornmzionen. La direzione Sip assicura che le indagini dì mercato già effettuate per verificare la domanda di un sistema telematico regionale hanno già rivelato la presenza di «uri migliaio di utenti elisponihih». Studi in corso stanno ora valutando quali servizi potrebbero essere diffusi all'Interporto. «Tulio dipende — precisano alla Sip da che lipo eli strulture si installeranno ad Orbassano. A vremo riuniti laggiù lato r trniglio- n operatori dell'impor(-export o dovremo adallarri a veder Risiere solo ari pnr iltrezzato scolo mreimodale.'» Non appena l'utenza dimostrerà eli rappresentare una valida piattaforma di mercato e di richieste la Sip sarà in grado di realizzare anche il leleporto. Le tecnologie per attuarlo sono già note. Bastano reti di fibre ottiche, centrali di smistamento e una grande antenna parabolica, capace dì colloquiare con i satelliti per telecomunicazioni. Tramite questo apparuo gli utenti potranno accedere, a costi compeuuet, con le più lontane banche dati deI mondo. Secondo la Sip i tempi per a', afe tutto il programma non sono lunghi. Per vedere «ruhlulr~~ i servizi della Regione Piemonte si dovrà aspellare poco più dì un anno. L'onera Torino servita da libre ottiche è una speranza che potrà diventare realtà entro il 2000, uni cadenza che alla Sip non considerano più da fantascienza.