Thcria[it da Itera y Periodico di economia, cultura, informazione tecnologica 3/1987 Un impegno per pubblici e privati Lavorare insieme Torino metropoli internazionale nel 2007? Forse. Torino che si trasforma da metro-poli industriale in metropoli terziario-finanziaria? Non è detto. Quello che è certo, e assolutamente necessario, per Torino, e per Tecnocity nella sua accezione più ampia, e che si arrivi nel più breve tempo possibile ad instaurare una collaborazione organica tra í soggetti pubblici e privati che hanno responsabilità di programmazione, di scelte e di impulso operativo. Ben vengano, quindi, tutte quel-le proposte organiche che hanno come comune denominatore lo slogan (conialo in un recente convegno di largo respiro sul fu-turo di questa città promosso dall'Istituto Bancario San Paolo) «impegnamoci a da-re finalmente vita alla Torino S.p.A.,,. Indipendentemente dalla formula specifica da adottare (e quella appena menzionata potrebbe forse far storcere il naso a quanti hanno maturato una sana diffidenza nei confronti di metodi operativi troppo intrisi di tecnocraticità dirigistica), il criterio è sicuramente corretto e quanto mai auspicabile. Ma ciò che ci induce ad un certo ottimismo nasce da due precise constatazioni. Da un Iato che i «decision makers» di questa città abbiano maturato la consapevolezza che occorre uno sforzo congiunto per tonificare ed irrobustire ulteriormente il «circolo virtuoso» lungo cui si e inanellata Tecnocity. Dall'altro il fatto che il metodo di Tecnocity stia cominciando a Far proseliti oltre la cerchia degli operatori puramente economici, pubblici o privati che siano. La soddisfazione più grande deriva da un crescente numero di segnali che arrivano dai vertici delle amministrazioni pubbliche lo-cali. E la più significativa — ma certamente non l'unica — testimonianza di impegno e di volontà a partecipare a questa cordata, creandole le migliori condizioni operative al contorno, parla con tutta l'autorevolezza — e l'impegno anche sul piano per-sonale — del nuovo sindaco di Torino (no- atra intervista a pag. 2). Senza nessuna con-cessione a roboanti t rion tal ismi, pensiamo che questi primi passi verso una maggiore osmosi Ira pubblico e privato nei processi decisionali e, poi, operativi (salvaguardando comunque sempre il principio della specificità e della non commistione dei ruoli) rappresentino non soltanto la via maestra cla seguire, ma anche quella che, a rigor di logica, sembra possa dare i migliori risultati nel medio e lungo periodo. Ed è anche quella die più correttamente sembra prestarsi a coniugare il principio e l'obiettivo dell'efficacia a quello della democraticità e della trasparenza. Siamo appena agli esordi di questo non facile percorso, dove a segnali positivi se ne accompagnano altri di segno meno favo- ~,{ revole (sul piano delle infrastrutture e del Il rapporto tra bisogni emergenti e realizzazioni esistenti si vedano i servizi contenuti in questo numero). Ma la via sembra assai più delineata e la consapevolezza dei decisori pubblici e privati più matura. pag. 2 Intervista al Sindaco di Torino Maria Magnani Noya pag. 3-4 I piani per raddoppiare gli studenti al Politecnico pag. 6-11 SIP - CSI: Telematica per le aziende pag. 15 Gli impianti Lavazza computerizzati Un vnleurfsco ho-v III.il,i C.N.vru~ a pali 13) 1