2/1986 T Cii [ity Digital propone all'industria il Map: Manifacturing Application Protocol Un solo Eurosoftware per i grandi dell'auto Contatti in corso con le principali industrie d'Europa. L'obiettivo: definire uno standard che consenta ai robot del continente di parlare «una stessa lingua». Il sistema permetterà di integrare sia le diverse produzioni d'auto che i loro indotti a prescindere dai linguaggi macchina già impiegati. Un software unico per tutto il continente produrrà l'automobile europea destinata ai mercati del secolo venturo. Il progetto, finalizzato alla realizzazione di un sistema integrato di produzione mondiale, coinvolge già l'area di Tecnocity. Il Centro Europeo per la Fabbrica Automatica, creato a Torino dalla Digital Equipment Corporation, ha già promosso contatti riservati con le principali case automobilistiche d'Europa. L'obiettivo è la defini- zione e l'adozione di uno standard che consenta alle apparecchiature e ai robot del continente di parlare «una stessa lingua». Si tratta di realizzare un «linguaggio di interscambio delle informazioni». Il termine tecnico è MAP (Manifacturing Apphcation Protocol). Consiste in un «supersoftware» in grado di far colloquiare fra loro robot, programmatori di controllo numerico, di controllo logico, terminali, che utilizzano oggi interfacce e «protocolli» diversi. Il sistema fornirà grandi benefici, riducendo parecchi costi. Basti immaginare che permetterà di integrare sia le diverse produzioni d'auto che i loro indotti, a prescindere dai linguaggi macchina già adottati. Inoltre riuscirà a organizzare tutte le informazioni utili alla produzione distribuendole, secondo le necessità, a tutte le funzioni aziendali. Il flusso informativo passerà attraverso un cavo a fibre ottiche, al quale verranno col-legate tutte le unità. Per ora il costo di una simile struttura è elevato. Ad esempio ogni punto di interconnessione della rete ottica, costa, oggi, circa 3 mila dollari. Perché il Map possa diffondersi bisogna che questa spesa si riduca al di sotto dei 500 dollari. È evidente che ciò sarà possibile solo se il mercato Map si amplierà tanto da ah- battere con una grande produzione di componenti le ingenti spese di avviamento. Per questo motivo la Digital sta consultando tutti i potenziali interlocutori, per capire i loro orientamenti e bisogni. Tutti hanno in comune l'interesse ad impor-re nel mondo un Map europeo. Negli Stati Uniti il sistema è già molto avanzato. In America la Generai Motor, insieme alla Kodak e alla Boeing, ha fondato da tempo il «Map Users Group», gestito dalla C.a.s.a. (Computer and Automated Systems Association) alla quale aderiscono circa 500 fornitori di livello mondiale. Dal 1985 l'esperienza Usa è sbarcata nel vecchio continente, dove è nata la «Map Users Group Europa», nella quale sono presenti anche Unilever e Fiat. L'organizzazione europea ha definito e congelato per due anni le specifiche di un Map al quale potranno uniformarsi progressiva-mente i vari fornitori del mercato automobilistico. Nel frattempo la Digital Equipment Corporation si è mobilitata per assicurare l'hardware e il software necessari ad un'industria europea che non utilizza, come in America, la stessa lingua. Particolari studi sono in corso presso il Centro Digital di Torino, dove entro l'anno si promuoveranno corsi e seminari finalizzati a spiegare gli sviluppi applicati-vi del Map. Impianti "FMS" della O.C.N. La Ocra Sistemi, del gruppo Olivetti, ha creato un nuovo impianto di automazione.flessibile capace di eseguire una complessa sequenza di lavorazioni meccani-che sulle testate in ghisa dei motori diesel per trattori. L'appurato impiega 4 macchine utensili a controllo numerico e una apparecchiatura di misura messe o punto dalla Ocn. L'impianto si completa con usa macchina della Vigel di Tori-no e con un robot «pick and piace» del-la Jobs di Piacenza. Con questo sistema la Same Trattori di Treviglio (Bergamo) riuscirà ad automatizzare una produzione di media serie, capace di assicurare circa /00 mila pezzi l'arano. 5