1/1988 TéènbCity Mentre l'industria di Tecnocity potenzia le sue risorse II sistema universitario piemontese e ingiustamente penalizzato LA STAMPA 1,,/ I11O;yZ ('v/I'L'L,'SL/ I1r11 1 1 ILT0/:E.STK IIL:GR 1 Il ( 111'0: /L C 1,50 PLEr1 L(1 \ IL .:lidi Uc,sandiia liaprile 19SS' Un recente convegno per discutere sul caso Piemonte Palesi le contraddizioni: l'area subalpina rappresenta l'80% della popolazione ma ha solo il 5,4% di iscritti - alt' Università II sistema universitario deI Piemonte e in-giustamente soli odimensionato rispetto al peso relativo della regione. I-'area subalpina rappresenta infatti l'8 per cento del-la popolazione nazionale. I'8.5 per cento dell'occupazione, il 10,7 per cento degli cecupati nell'industria. Qui però si produco-no solo il 5,7 per cento dei laureati e vi so-no solo il 5,4 per cento degli iscritti agli Atenei deI paese. Tutto ciò avviene mentre un sistema produttivo d'avanguardia, quale e quello piemontese, tende ad innalzare il tasso di istruzione medio dei suoi occupati. Ad esempio, in alcuni settori, come quello del-l'automazione, dell'informatica, dell'aerospaziale, le sfide concorrenziali sono permanenti e subiranno un'accentuazione dopo il 1992, quando la liberalizzazione dei mercati europei darà un'ulteriore stimolo al sistema delle imprese. In altri settori, come il tessile ed il meccanico e nelle piccole e medie aziende, indagini condotte da Nomisma nell'autunno scorso dimostrano che il balzo tecnologico e ancora ben lontano dall'essersi diffuso con sufficiente capillarità. Tutti gli ambienti intprenditoriali ora concordano nel dire che il fattore decisivo per l'avvio ed il compimento di questi proces si di modernizzanone e dato dal capitale umano, da quella che può essere definita Lu ~,ri,ola sapere,,. Non può quindi esse-re sottovalutata la funzione di una sede unieenitaria che catalizzi e diffonda I'istrunone di massimo livello proprio in quelle aree, corre il Piemonte Nord - Orientale, dotato di una precisa tiswnorma e solidità economico - sociale. Le condizioni per un insediamento universitario in questa zona ci sono- Su 64 aula universitari piemontesi 11 mila, pari ad un sesto, sono iscritti in Università dì altre regioni. L'Università di Tonno attira meno della metà di quel numero di studenti da altre regioni. II saldo negativo non è giustificato dalla crescente domanda di laureati (+pecie quelli tecnico - sc:entifici) sollecitata dalle imprese, nia anzi già crea tensioni in alcune Luce deI mercato deI lavoro. Su oltre 64 mila studenti universitari piemontesi calo circa11 mila t 1.'6) sono iscritn all'Untvcrsità di Turino. Quindi il pro-gettato secondo ateneo diventa un sicuro provvedimento utile a porre un prinio rimedio alla situaùone. Con tutto ciò non si vuole affermare che la seconda universita in Piemonte deve porre come primo obiettivo il contenimento alla frequenza di altre sedi. Si ritiene in-alti che la mobiliti nel sistema di istruzione universitario sia un indice di vitalità culturale inclinrinabile e o,erue da incoraggiare. E però opportuno scordare che l'assenza di sedi universitarie in aree geogratiche che posseggono i requisiti per accoglierle rappresenta un disincenino all'istruzione universitaria ad un impoverimento delle energie intellettuali locali, elle spesso tendono a rimanere là dove sunti state formate. Esistono inoltre altre dire condizioni aftinche l'istituzione Università possa alunentare il circolo virtuoso cultura - fornianone - ammodernamento deI sistenm prodmtivo. 1 a prima riguarda la sua capacita di integrarsi nel tessuto socio - economico circostante, la seconda concerne la sua abilità nello stabilire un filo direto con gli liti pulsi provenienti dall'esterno, al punto di individuare tra le proprie scelte di ricerca e di torniazione quanto meglio risponde al-le domande deI cmenia economico. 5