979aca30 2.2. L'articolazione delle linee di intervento I due obiettivi si vengono ad articolare poi in una serie di linee di intervento in ragione delle specifiche esigenze che la ricerca ha avuto modo di evidenziare (cfr. tav. 2.1.). L'obiettivo della crescita dei soggetti economici investe, come già accennato, sia l'aspetto dimensionale che quello, a questo intimamente legato, qualitativo. Se la fase di passaggio che l'economia dell'intero Paese sta vivendo si caratterizza per una spiccata competitività (*) e per un processo di sfoltimento della soggettualità economica, nell'area oggetto di studio un rafforzamento dei soggetti economici minori appare quanto mai necessario per i tanti segnali registrati dalla ricerca che riconducono ad una difficoltà di questi a interpretare il nuovo ciclo economico. Appare quindi necessario agire in diverse direzioni: a) Incentivare la diversificazione delle produzioni e delle committenze delle piccole imprese industriali Il combinato disposto di estrema concentrazione settoriale e diffusa ristrettezza delle committenze finisce con il provocare, nelle fasi recessive quale quella che si sta concludendo, un fenomeno di "darwinismo industriale" tra aziende concorrenti della stessa area con insopportabili costi sociali e impoverimento imprenditoriale. Favorire la diversificazione delle committenze e delle produzioni rappresenta un modo di rafforzare stabilmente il sistema industriale rendendolo più solido di fronte a nuovi, (*) Cfr. Censis, "Inventare una società neo—competitiva", Franco Angeli, Milano, 1994. 24