w979aca30 - da una parte si deve far crescere nelle aziende la percezione dell'importanza che le risorse umane possono aver nell'ottica di un riposizionamento strategico dell'impresa, verso una maggiore emancipazione dalle aziende committenti e un avvicinamento ai mercati; di qui il favore con cui bisogna guardare alle operazione di ristrutturazione aziendale cui si accompagnino azioni di riqualificazione della manodopera (si ricordi che, specie tra le aziende delle Valli, la formazione dei dipendenti non è particolarmente diffusa: solo il 40% ha svolto attività di formazione nel 1993 ricorrendo, per lo più alle sole risorse interne); - dall'altra si deve favorire la mobilità della manodopera locale e l'accesso delle aziende ai centri di formazione qualificati presenti nelle aree limitrofe; le iniziative del C.I.L.O. di Pinerolo sembrano muoversi lungo questa direzione. Infine, nell'opera di ricostruzione del mercato del lavoro del Pinerolese e delle Valli, non bisogna dimenticare la crisi del terziario, che nelle sue forme tradizionali (commercio al minuto, ma anche pubblica amministrazione) non è più in grado di assolvere più a quel ruolo di polmone occupazionale che aveva ricoperto in passato. Nelle aree dove il processo di deindustrializzazione è in atto ormai da parecchi anni, quale ad esempio nelle Valli di Lanzo, la chiusura di molti esercizi commerciali è la forma, spesso meno rumorosa, che la disoccupazione è venuta ad assumere negli ultimi anni. 1.6