Se alla crescente difficoltà di dover formulare previsioni per periodi abbastanza lunghi si aggiunge quella di dover considerare la popolazione di un territorio di insediamento molto ristretto, non è difficile immaginare le difficoltà insite nel problema da affrontare. Infatti, molto più un territorio è piccolo e più grandi sono le ripercussioni dei movimenti migratori e delle variazioni nella natalità e mortalità. Mentre per un territorio relativamente poco soggetto a movimenti migratori le previsioni sulla numerosità della popolazione possono basarsi limitatamente al prevedibile andamento della natalità e della mortalità, per un territorio nel quale è notevole il flusso migratorio (che qualche volta supera persino quello naturale), le previsioni sullo stato della popolazione debbono tener conto anche di questo non trascurabile fattore, ancor più difficile da misurare in quanto è molto legato ai variabilissimi elementi economici locali ed esterni, nonchè alle qualità demografiche degli immigrati, generalmente diverse da quelle degli abitanti in loco. Ciò può far meglio comprendere quanto sia complesso e difficile. se non impossibile, la risoluzione di un simile problema, e quanta massa di dati occorrerebbe, per ottenere un risultato che dovrebbe essere, alla fine... preso con le molle. Le considerazioni finora avanzate erano essenziali per poter affrontare il tema dello sviluppo demografico delle provincie del Piemonte, tema che, date le caratteristiche di tali provincie, presenta difficoltà particolari. Infatti, le risultanze demografiche così possono essere sintetizzate: — la natalità è la più bassa di tutte le altre regioni italiane, e'1 oscilla intorno al 12 per mille, con lieve andamento crescente in questi ultimi anni; — la mortalità è molto alta ed anch'essa oscilla intorno al 12 per mille, con lieve andamento decrescente in questi ultimi anni; — l'incremento naturale, pertanto, è quasi nullo; — I movimenti migratori presentano un flusso positivo in tre provincie (Novara, Torino, Vercelli), negativo nelle altre tre (Alessandria, Asti e Cuneo), con il risultato complessivo di un saldo posi- 30