distribuzione della popolazione, modificano l'economia di un Paese, in modo qualche volta brusco ed intenso. Considerando, invece, le influenze che i fattori economici hanno su quelli demografici, si nota come esse possano estrinsecarsi essenzialmente o nell'ambito familiare od in quello nazionale. La natalità è influenzata principalmente nell'ambito individuale o familiare; meno frequentemente tale influenza coinvolge una intera nazione. La mortalità, di contro, subisce una influenza dei fattori economici nell'ambito nazionale o internazionale, oltrecchè nell'ambito più ristretto della famiglia. Sui movimenti migratori, non dovuti a circostanze eccezionali di carattere naturale o sociale, i fattori economici esercitano influenza preponderante sia nell'ambito nazionale, sia in quello familiare. Mentre le influenze economiche sulla mortalità escludono quasi in maniera totale l'azione individuale, rendendola inefficace, le influenze sulla natalità operano, massimamente, come determinanti dell'azione personale. IV. - Le considerazioni generali or ora accennate perdono molto di significato se le restringiamo a circoscrizioni territoriali molto piccole. Volerle applicare, ad esempio, alle condizioni economiche e demografiche di una provincia, è fallace. Rimane, però, lo schema del ragionamento che, con opportune modifiche, può farci meglio comprendere il problema della situazione attuale e di quella futura di un certo territorio, sia pur piccolo. L'analisi della situazione presente, già difficile per le molteplici interferenze dei vari fattori economici e sociali che vi concorrono, è il primo passo per concretizzare una base, dalla quale poi poter partire ed ottenere dei risultati previsionali. Le ipotesi che possono essere formulate al presente hanno una probabilità decrescente di mantenersi tali, al crescere del periodo al termine del quale vogliamo estendere le nostre deduzioni. Nel campo delle previsioni demografiche, previsioni abbastanza soddisfacenti possono formularsi per un periodo di io, od al massimo di 20 anni. Oltre tale grossolano limite, le previsioni stesse acquisterebbero un carattere di aleatorietà e di pura congettura, mancando di ogni fondamento scientifico e reale. 29 I,