che risente pur essendo anch'esso alquanto periferico — ancora nettamente la forza di attrazione di Torino e più ancora la sentirà con la costruzione dell'autostrada fra le due città. Esso però mantiene collegamenti abbastanza stretti — più per ragioni di transito che di economia — con le regioni contigue della Liguria e della Lombardia. Per compiere il giro panoramico delle cellule caratterizzanti il nostro territorio, dobbiamo ancora considerarne alcune che per posizione, per struttura o per importanza di risorse acquistano nel complesso un particolare compito. Il massiccio collinoso del Monferrato (continuato verso le colline di Torino) e quello delle Langhe formano due zone a economia quasi simile, con la parte agricola molto sviluppata, però denuncianti localizzate ma gravi depressioni economiche e anomalie da risolvere con piani a largo raggio d'azione e non certo con semplici e ristretti inter-venti locali. Il loro inserimento economico più diretto nelle importantissime zone che li circondano può essere determinante verso il Casalese, l'Astigiano e l'Albese. La Valle di Susa con le sue attività in parte ancora allo stato potenziale, dal traforo del Frejus riceverà un poderoso impulso, e ha la rosea prospettiva di diventare la valle più importante delle Alpi occidentali, e uno degli elementi principali nell'economia della zona torinese sia per lo sviluppo turistico dell'alta valle e sia per quello industriale nella media e bassa valle. Similmente, ma in scala più ridotta, la l'alle del Pellice potrà ricevere il flusso vitale che oggi fa difetto, dalla realizzazione della strada internazionale attraverso il traforo del Colle della Croce. Un particolare cenno deve essere fatto per quella caratteristica sequenza di piccole ma notevolissime zone data dal Canavese occidentale (Cuorgnè), dal Canavese orientale (Ivrea), dal Biellese e dalla I 'alsesia. È questo il territorio dove si può dire nacque un'importante parte dell'industrializzazione del Piemonte e dove trovarono il terreno adatto per svilupparsi particolari complessi pur molto forti che volevano o dovevano sfuggire l'egemonia a volte fin troppo assorbente della città principale. 82