Rotary di Torino ha ritenuto quest'anno di adottare un tema come soggetto di discussione che fosse in armonia col Centenario dell'Unità d'Italia, in quanto le celebrazioni del prossimo anno saranno il consuntivo di un secolo di storia gloriosa, saranno una esposizione dell'efficace contributo che il Piemonte ha dato all'unità d'Italia ed allo sviluppo della patria nostra in tutti i settori. Il contributo che il Rotary si propone di recare con la giornata di oggi deve servire, in certo modo, ad anticipare la visione e la conoscenza degli sviluppi e dell'evoluzione del Piemonte e della Valle d'Aosta nei prossimi anni. Non si tratta, ho detto, di fantasia, si tratta invece (li studiare in concreto come potranno presentarsi nel prossimo futuro il Piemonte c la Valle (l'Aosta nei diversi settori, nel settore urbanistico, in quello demografico, nel campo della cultura, nel campo dell'economia nei suoi diversi aspetti. Non è possibile oggi, data la rapida evoluzione e la continua trasformazione degli elementi economici e tecnici della nostra società, non è possibile, dico, vivere alla giornata e risolvere caso per caso i numerosi problemi che incessantemente si presentano; è indispensabile invece preparare programmi e piani tenendo conto del variare dei diversi fattori, e seguire gli tini e gli altri, per quanto è possibile, affinchè non si abbiano ad incontrare in seguito situazioni impreviste o di difficile risoluzione. È per questo che il Rotary di Torino ritiene di portare un contributo concreto ed effettivo alle celebrazioni dell'anno prossimo, completando, nel limite delle sue possibilità, il panorama che in tale occasione sarà presentato dalle diverse mostre, cioè con lo studio e l'esposizione degli sviluppi futuri della nostra regione, in modo che coloro che tra cinque, dieci, venti anni dovranno affrontare i problemi che si presenteranno al loro esame, siano in grado di constatare che tali problemi non si presentano totalmente nuovi e senza riferimento al passato, ma erano già stati visti e impostati nel 196o dai piemontesi e dai valdostani. Non abbiamo la pretesa di essere dei profeti nè che sia possibile, come per tutti i programmi futuri, preparare un preventivo di perfetta aderenza alla realtà. Vogliamo soltanto indicare quali potranno essere le direttrici di massima che il nostro Piemonte, che tanto contributo ha dato alla storia (l'Italia, darà ancora in futuro per lo sviluppo e l'affermazione della Patria nostra. Voi tutti ricordate la poetica visione che Giosuè Carducci ebbe to