in sostituzione, rispetto alla graduatoria 1971 del settore gomma e plastica a Cuneo e dell'industria tessile a Novara. La riduzione di peso occupazionale riguarda non solo l'industria tessile, che passa dal primo al terzo posto a Novara e, pur confermandosi al primo posto, riduce la propria quota dal 61,82% del 1971 al 55,96% del 1981 in provincia di Vercelli, ma anche il settore affine dell'abbigliamento e calzature : tale settore non compare nella graduatoria 1981 ad Alessandria e ad Asti ove occupava, al 1971, rispettivamente il secondo posto con una quota del 10,84%, e il terzo posto con una quota pari all'11,43%. Si conferma al primo posto in graduatoria nelle province di Torino e di Asti il settore dell'auto, con una flessione della quota a Torino (dal 29,55% del 1971 al 29,07% del 1981) e viceversa, un rafforzamento del grado di assorbimento di addetti ad Asti (dal 14,87% del 1971 al 15,92% del 1981) . Si conferma altresì al primo posto, in provincia di Alessandria, il settore delle lavorazioni manifatturiere diverse con un incremento della quota dal 12,82% al 13,46% . Sommando le quote dei primi tre settori in graduatoria per ciascuna provincia si ottiene un indicatore relativo del grado di concentrazione settoriale dell'occupazione manifatturiera . Tale indicatore si colloca al 1981 in Piemonte al 42,32% . Rispetto a tale valore medio regionale si evidenzia un maggior grado di concentrazione nei settori prevalenti in provincia di Vercelli (71,01% al 1981) e in provincia di Torino (54,28%) . Risulta allineato sul valore medio il dato della provincia di Novara (43,93%). In tutte le province sud-orientali gli addetti risultano maggiormente distribuiti fra i diversi settori manifatturieri : il grado di concentrazione occupazionale nei tre settori prevalenti risulta infatti sensibilmente inferiore al valore medio regionale in provincia di Asti (36,71%), in quella di Alessandria (33,40%) e in provincia di Cuneo (35,34%). Il processo di rapida innovazione tecnologica che ha interessato, all'inizio degli anni '80, particolarmente in Piemonte, con maggiore o minore intensità tutti i comparti produttivi, ha determinato conseguenze apprezzabili, in termini di drastica riduzione degli stock di manodopera impiegata e delle dimensioni medie aziendali . Aumenta viceversa considerevolmente, come già evidenziava la lettura dei dati censuari 1981, il numero degli stabilimenti, ovvero il sistema produttivo si fa più articolato : alla struttura di organizzazione verticale della grande dimensione di impresa, cui deve necessariamente far riferimento anche un sistema di piccole e medie imprese in qualche modo 89