1. CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE E AGRICOLTURA
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METODOLOGIA

Per ottenere circoscrizioni più omogenee, le Zone altimetriche sono state
suddivise in circoscrizioni minori denominate Regioni agrarie, costituite da
comuni contigui i cui territori si trovino in analoghe condizioni naturali (giacitura, rilievo, geologia, clima, ecc.) e
agrarie (colture attuali o potenziali).
Le Zone altimetriche sono state individuate in base alla presenza di una vasta
quota del territorio appartenente a determinate altimetrie. La Zona altimetrica di montagna comprende comuni
con prevalenza di quote non inferiori:
• a 600 m nell’Italia settentrionale;
• a 700 m nell’Italia centro-meridionale e insulare.
La Zona altimetrica di collina comprende comuni con prevalenza di quote inferiori a 600/700 m a seconda delle zone d’Italia.
Per Zona altimetrica di pianura s’intende “il territorio basso e pianeggiante caratterizzato dall’assenza di masse
rilevate”.
Tenendo conto dell’azione mitigatrice
del mare sul clima e dei conseguenti riflessi sulla caratterizzazione agraria, alle
Zone altimetriche di montagna e di collina è stata aggiunta la specificazione di
“montagna e collina interna” e di “montagna e collina litoranea”. In Piemonte
le Zone presenti sono quelle di montagna interna, collina interna e pianura.

CONFINI

Sono rigorosamente rispettati tutti i
confini amministrativi, in particolare si
tratta di ambiti sub-provinciali con riscontro in analoghi ambiti nazionali.
A differenza della classificazione tra
montagna, collina, collina depressa e
pianura che spinge l’approssimazione
al foglio catastale, e quindi a un ambito
sub-comunale, la classificazione altimetrica ISTAT si ferma al singolo comune,
attribuito per intero all’una o all’altra
Zona secondo le prevalenze altimetriche dell’intero territorio comunale.