4. Analisi comparativa per direttiva e azione

4.5      La     conDIzIone      LavoratIva
Nell’indagare la condizione lavorativa dei formati paragonando gli esiti dei 676 occupati
all’ottobre 2011 per le diverse azioni, si analizzano le caratteristiche dell’occupazione per quanto
riguarda il settore di impiego, la coerenza rispetto alla formazione ricevuta e le tipologie lavorative,
nonché le caratteristiche dell’inquadramento contrattuale in merito alla tipologia di contratto, alla
sua durata e alla retribuzione netta.
4.5.1    Il     settore di      impiego
Innanzitutto, si può notare che in tutte le azioni il settore privato dà lavoro ad almeno i 2/3 dei
formati, con picco massimo nell’azione II.E.12.01 (82,4%) e percentuale minima nella IV.H.11.99
(63,3%), che per contro colloca quasi il 37% dei suoi occupati nel settore pubblico (media infraazione 21% circa). Residuale in tutte le azioni è invece la quota dei lavoratori impiegati nel settore
non-profit (Tabella 7.35 in appendice).
Per quanto riguarda il dettaglio settoriale, la Tabella 4.7 riassume per macro-tipologie
la distribuzione settoriale intra-azione degli occupati (vedi appendice). Dalla tabella emerge che
i formati nella direttiva MdL si impiegano molto più frequentemente nel settore dei servizi (80,2%
vs. 67,7%); in particolare, gli specializzati si collocano soprattutto nell’ambito dei servizi alle imprese
e del commercio, mentre i qualificati nell’ambito della sanità e assistenza sociale. Invece, i settori
agricolo/estrattivo e manifatturiero/industriale impiegano proporzionalmente di più i formati
della direttiva OI (19,3% vs. 11,2% e 9,9% vs. 5,2%). Restano comunque saldi in tutte le azioni
i pesi relativi delle macro-tipologie settoriali, che caratterizzano la struttura produttiva piemontese
e italiana (vedi paragrafo 3.6.1) e che disegnano l’assorbimento degli occupati provenienti da tutte
le azioni in esame.
Comunque, tra le varie azioni si osservano alcune fondamentali differenze. In particolare,
nell’ambito della direttiva OI i qualificati dei percorsi annuali e biennali trovano impiego per quasi
il 30% nel settore industriale/manifatturiero, soprattutto nelle industrie alimentari, nella costruzione
di macchine ed apparecchi meccanici e nella produzione e lavorazione di prodotti in metallo, mentre
nei percorsi triennali la quota corrispondente supera appena il 10%. La quota maggiore di occupati
nei servizi si osserva invece nelle due azioni di qualifica della direttiva MdL (86% circa), sempre a
causa dell’elevato numero di qualificati OSS che trovano occupazione. Per contro, il peso del settore
agricolo/estrattivo è quasi doppio nelle azioni OI e II.E.12.01 (10% circa), mentre il settore delle
costruzioni ha il suo peso massimo nell’azione IV.I.12.02 (7,7%), pur rimanendo limitato a un
numero esiguo di individui (complessivamente 22 su 662).

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